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Calcio: i diritti televisivi del periodo 2018/2021 vanno a Sky e Perform per 973 milioni di euro. Possibile un accordo di ritrasmissione per riuscire a evitare il doppio abbonamento

Autore: V Parazzoli


Alla cifra si potrà aggiungere una parte variabile fino a 100 milioni di euro, legata al numero degli abbonati e alla quota dei ricavi. Per Mediaset, un “bando totalmente squilibrato”

Sky e Perform si sono aggiudicati i diritti televisivi del Campionato di calcio per il periodo 2018/2021. Il primo a rivelarlo è stato il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, uscendo ieri dalla sede della Lega Serie A di via Rosellini, a Milano. “I tre pacchetti sono stati assegnati ai due operatori, Mediaset non ha presentato nessuna offerta. Le offerte sono state migliori rispetto a quanto ci aspettavamo” ha aggiunto. La cifra è di 973 milioni di euro, a cui si potrà aggiungere una parte variabile fino a 100 milioni legata al numero di abbonati e ai ricavi. La fase dei rilanci delle offerte in base al bando è rimasta aperta fino alle 20. Sky si è aggiudicata i primi due pacchetti, Perform il terzo (con 780 milioni per la prima e 193,3 per quest’ultima). La giornata si era scaldata fin dal mattino. Le buste non avevano prodotto il minimo garantito richiesto di 1,1 miliardi di euro, per cui si era deciso di avviare appunto la seconda fase, che prevedeva la possibilità per i broadcaster che hanno presentato offerte, di rilanciare. A condurre le trattative, il presidente Gaetano Miccichè, accompagnato da un gruppo di presidenti, che ha detto che i due assegnatari hanno in corso trattative per un accordo di ritrasmissione che consenta ai telespettatori di non sottoscrivere due abbonamenti per vedere l’intero campionato. Miccichè ha poi assicurato che è stato anche raggiunto un accordo che riguarderà i tempi di trasmissione in chiaro e che comunque consentirà di “salvare” la trasmissione “90esimo minuto” della Rai.

Chi è Perform

Con l’assegnazione di ieri e quella già avvenuta dei diritti per l’estero, la Serie A ha già raccolto quindi circa 1.4 miliardi di euro, cifra a cui potranno aggiungersi altri introiti, come quelli radiofonici. Al termine degli incontri si procederà alla distribuzione, totale o parziale, dei tre pacchetti: uno con quotazione minima di 452 milioni con 3 partite a giornata (sabato alle 18 e domenica alle 15 e 20.30); uno da 408 milioni con 4 match (sabato alle 15, domenica alle 15 e 18, e il “monday night”); e, infine, quello da 240 milioni con 3 gare (sabato alle 20.30 e domenica alle 12.30 e 15). Nessuna offerta è stata presentata da Mediapro, Tim e Italia Way, gli altri operatori che avevano partecipato alle trattative private prima della stesura del bando. Perform Group è una sports media company globale attiva su una vasta gamma di piattaforme digitali. È proprietaria del network di siti web Goal.com, di Runningball e del provider di statistiche OptaSports. Nel 2015, ha fondato una sua piattaforma di live sports streaming, denominata Dazn (si pronuncia “The Zone”), attualmente presente in due mercati: il Giappone e il cosiddetto Dach (Germania, Austria e Svizzera Tedesca). Dazn è un un sistema di streaming, con un palinsesto che annovera intorno agli 8 mila eventi l’anno, con pacchetti ad hoc e una forma di utilizzo che prevede sia la visione in diretta, sia in differita o con la possibilità di fermare la trasmissione in diretta per poterla proseguire in un secondo momento. Un modello che potrebbe essere replicato anche nel nostro Paese.

Il comunicato di Mediaset

Nel tardo pomeriggio Mediaset ha pubblicato un comunicato definendo “il bando totalmente squilibrato”. Nella nota, il Biscione spiega che “basta pensare che fino a oggi i pacchetti per il digitale terrestre avevano sempre contenuto tutte le partite delle migliori otto squadre italiane. Mentre il bando di oggi offre 3-4 match per turno, oltretutto senza club chiaramente definiti e quindi senza nessun appeal per i tifosi delle singole società. Nonostante questo, per tutelare i diritti di visione dei clienti Premium, Mediaset ha partecipato per il pacchetto meno penalizzante (il pacchetto 6) offrendo una cifra rilevantissima, un totale di 600 milioni di euro in tre anni”. Ora da Cologno si muovono per riconoscere a favore degli abbonati Premium il diritto di accesso alla Serie A attraverso i diritti di ritrasmissione, “uno strumento che è stato definito perfetto per scongiurare l’obbligo dei telespettatori a sottoscrivere diversi abbonamenti per poter vedere tutte le partite della propria squadra”.

Il commento di Sky

Su Sky, dunque, per ogni giornata saranno trasmesse 7 partite su 10, il 70% dell’intero torneo. In diretta esclusiva due anticipi del sabato (ore 15 e 18), due match della domenica pomeriggio alle 15, quello delle 18, oltre al posticipo della domenica sera, alle 20.30, e la novità del Monday Night, il lunedì alle 20.30. Le partite in esclusiva saranno, quindi, più del doppio rispetto alle precedenti stagioni e includeranno 16 dei 20 top match. La Serie A di Sky si potrà vedere attraverso diverse tecnologie di trasmissione: via satellite, sul digitale terrestre e via fibra. Grazie a Sky Q, i match saranno anche in 4K HDR, visibili in streaming su NOW TV e in mobilità su Sky Go. Andrea Zappia, Amministratore Delegato di Sky Italia, ha commentato: “Siamo fieri di poter continuare a garantire ai nostri clienti il meglio del calcio di Serie A, con un’offerta mai così esclusiva, un prodotto di qualità editoriale e di spettacolarità tecnologica. Da sempre puntiamo a valorizzare il racconto del calcio italiano, esaltando il bello di questo sport. Sky, oggi, è orgogliosa di poter offrire ai clienti il meglio del calcio in esclusiva, insieme alla migliore esperienza televisiva e alla totale libertà di scelta, anche grazie alla possibilità di vedere i contenuti attraverso molteplici piattaforme tecnologiche. È così che ogni giorno confermiamo di essere la casa del grande sport, a fianco dei tanti appassionati che scelgono di viverlo su Sky”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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