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Cairo Communication: nei nove mesi forte crescita dei ricavi grazie a RCS

Autore: S Antonini


I dati di Gruppo a perimetro complessivo riflettono l’andamento di via Rizzoli a partire dal primo settembre 2016; per La7 margine operativo lordo positivo di circa 2,5 milioni di euro, contro i -2 milioni dell’anno scorso

Cairo Communication chiude i primi nove mesi del 2017 con ricavi lordi per 882,7 milioni di euro contro i 272,1 milioni raggiunti nello stesso periodo del 2016. Il dato, che riguarda l’intero perimetro del gruppo, tiene conto del consolidamento di RCS a partire dall'1 settembre 2016, quindi i dati dei nove mesi tra 2017 e 2016 non sono immediatamente confrontabili. A perimetro omogeneo, vale a dire i periodici della Cairo Editore, La7, concessionarie di pubblicità, l’operatore di rete e Il Trovatore, i ricavi lordi si attestano a quota 180,8 milioni di euro a fronte di 188,7 milioni conseguiti nel 2016.  I ricavi pubblicitari lordi nell’area stampa, internet ed eventi sportivi ammontano a 340,8 milioni di euro, di cui quasi 319 milioni riconducibili a RCS, contro i 66,7 milioni dei primi nove mesi 2016. L’area televisiva registra un fatturato adv sempre lordo di 99,5 milioni di euro, contro i 98,7 milioni del 2016. Gli utili sono in crescita, passando dai 5,3 milioni dei primi nove mesi 2016 ai 17,3 milioni di quest’anno.

I risultati complessivi

Nel periodo da gennaio a settembre 2017 l’intero perimetro del Gruppo il fatturato lordo, pari a 882,7 milioni di euro, registra una forte crescita soprattutto grazie al consolidamento di RCS per tutti i primi nove mesi dell’esercizio, che ne ha comportato un incremento di circa 621,1 milioni. Il margine operativo lordo (ebitda) e il risultato operativo (ebit) sono stati pari rispettivamente a 104,7 milioni e 56,8 milioni, e si confrontano con un 2016 rispettivamente a quota 22,1 milioni e 9,8 milioni. I risultati includono oneri non ricorrenti netti per 0,9 milioni di euro (1,7 milioni al 30 settembre 2016). Il risultato netto di pertinenza del Gruppo è stato pari a circa 17,3 milioni di euro contro i 5,3 milioni nei primi nove mesi del 2016. Nel periodo è proseguito il rilancio di RCS, che ha realizzato margini in forte crescita, sostanzialmente in linea con le aspettative per il conseguimento degli obiettivi di risultato del 2017, con un margine operativo lordo di 91 milioni di euro nel bilancio consolidato di Cairo Communication, in forte crescita di 43,7 milioni di euro.

I risultati a perimetro omogeneo

Considerando i soli settori del Gruppo editoria periodici Cairo Editore, concessionarie di pubblicità, editoria televisiva La7, Il Trovatore e operatore di rete, i ricavi lordi consolidati sono stati pari a circa 180,8 milioni  di euro che includono 176 milioni di ricavi operativi lordi, nonché altri ricavi e proventi per 4,8 milioni, in flessione rispetto a quelli realizzati nell’esercizio precedente (188,7 milioni comprensivi di ricavi operativi lordi per 181,1 milioni e altri ricavi e proventi per 7,6 milioni). Il margine operativo lordo e il risultato operativo sono stati pari a rispettivamente 13,7 milioni e 3,8 milioni (rispettivamente 10,3 milioni e 3 milioni nei primi nove mesi del 2016). Il risultato netto di pertinenza del Gruppo è stato positivo per 2,6 milioni, contro i 4,3 milioni nei primi nove mesi del 2016. Per quanto riguarda i singoli settori di attività, i periodici della Cairo Editore hanno registrato un margine operativo lordo e un risultato operativo pari rispettivamente a 10,1 milioni e 9,3 milioni, contro i 11,5 milioni e 10,7 milioni del 2016. Con circa circa 1,7 milioni di copie medie settimanali vendute nei nove mesi gennaio-settembre 2017 (dati ADS) la Cairo Editore si conferma leader di vendite in edicola con una quota di mercato di circa il 30%. Considerando le vendite di “Enigmistica Più”, non rilevate da ADS, le copie medie vendute sono circa 1,8 milioni.

Il settore tv (La7) ha conseguito un margine operativo lordo positivo di circa 2,5 milioni, in forte crescita rispetto al periodo analogo dell’esercizio precedente  che invece era negativo per 2 milioni. Il settore editoriale televisivo presenta una stagionalità che penalizza normalmente i risultati del terzo trimestre dell’anno. Il risultato operativo è stato pari a -4,8 milioni ed ha beneficiato nel bilancio consolidato, rispetto al bilancio separato di La7 S.p.A., di minori ammortamenti per 2,4 milioni per effetto delle svalutazioni delle attività materiali e immateriali effettuate nel 2013 nell’ambito della allocazione del prezzo di acquisto della partecipazione in La7. Nei primi nove mesi del 2016 il risultato operativo era stato pari a -8,2 milioni ed aveva beneficiato in bilancio consolidato di minori ammortamenti per 4,2 milioni. Per quanto riguarda l’area concessionarie, il margine operativo lordo e il risultato operativo sono stati rispettivamente pari a 0,6 milioni e 0,5 milioni, nel 2016 a quota 0,8 milioni e 0,6 milioni.

Per il settore operatore di rete, la società del Gruppo Cairo Network ha proseguito l’attività di realizzazione del mux, la rete di diffusione televisiva in tecnica digitale terrestre, che a regime avrà una copertura almeno pari al 94% della popolazione nazionale, con standard di livelli di servizio di alta qualità. A partire da gennaio 2017 il mux è utilizzato per la trasmissione dei canali di La7.

Il settore RCS

Nel bilancio consolidato di Cairo Communication, RCS registra un il margine operativo lordo e un risultato operativo a quota rispettivamente 91 milioni e 53,1 milioni, in forte crescita, rispettivamente, di 43,7 milioni e 47,9 milioni rispetto ai nove mesi del 2016, quando RCS era inclusa nell’area di consolidamento del Gruppo Cairo Communication per il solo mese di settembre 2016. Si ricorda che RCS presenta un andamento stagionale delle attività che penalizza normalmente i risultati del primo e terzo trimestre dell’anno. Per effetto delle valutazioni effettuate nel processo di misurazione del fair value delle attività/passività acquisite nell’ambito della business combination di RCS, nel bilancio consolidato di Cairo Communication, rispetto al resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 di RCS, sono stati rilevati minori ammortamenti delle “attività immateriali” per circa 6 milioni. I ricavi operativi netti pari a circa 654 milioni presentano nel loro complesso un calo di 51,8 milioni rispetto al pari periodo del 2016, flessione che si attesterebbe a 13,8 milioni escludendo dal confronto eventi disomogenei tra i quali principalmente la cessazione di alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (ricavi per 1,2 milioni nei nove mesi del 2017 rispetto a 22,8 milioni nei primi nove mesi del 2016), il diverso piano editoriale dei collaterali (13,5 milioni) e la revisione della politica promozionale in Spagna (2,5 milioni).

Dati finanziari di Cairo Communication

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2017 risulta pari a circa 307,7 milioni (352,6 milioni al 31 dicembre 2016) ed è riferibile a RCS per 335,1 milioni (366,1 milioni al 31 dicembre 2016). La variazione dell’indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2016 è principalmente riconducibile ai flussi di cassa generati dalla gestione tipica (87,1 milioni), agli esborsi per oneri non ricorrenti di RCS rilevati a conto economico in precedenti esercizi (13,9 milioni) e per l’attività di investimento (21,6 milioni la somma di capex e acquisizioni nette) e alla distribuzione di dividendi (6,7 milioni). Si ricorda che l’Assemblea degli Azionisti dell’8 maggio 2017 ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, con data stacco cedola il 22 maggio 2017. Nel corso del primo semestre 2017 è stato completato il processo di determinazione del fair value delle attività e passività consolidate di RCS necessario per l’applicazione ai sensi dell’IFRS 3 del c.d. “acquisition method”. Tale processo ha comportato, tra l’altro, anche una misurazione delle attività e passività del Gruppo RCS alla data della aggregazione aziendale differente rispetto a quella presentata al 31 dicembre 2016, con conseguenti effetti economici e patrimoniali, descritti nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017.

Attività dei prossimi mesi

Nel corso di quest’anno, il Gruppo Cairo Communication continuerà a perseguire lo sviluppo dei suoi settori editoria periodica Cairo Editore e raccolta pubblicitaria, per Cairo Editore continuando nella strategia di sviluppo volta a cogliere segmenti di mercato con maggiore potenziale, consolidando e sviluppando inoltre i risultati delle testate recentemente lanciate. Per tali settori, nonostante il contesto economico e competitivo, in considerazione della qualità delle testate edite e dei mezzi in concessione, considera realizzabile l’obiettivo di continuare a conseguire risultati gestionali positivi. Per quanto riguarda La7, si prevede il conseguimento anche nell’anno 2017 di un margine operativo lordo positivo e in crescita rispetto al 2016. Relativamente a RCS, in assenza di eventi al momento non prevedibili sono sostanzialmente confermati gli obiettivi di risultato per il 2017. L’evoluzione della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento, anche per i possibili effetti sul mercato pubblicitario spagnolo legati alla situazione creatasi in Catalogna, potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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