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Assorel: presenta il Premio 2018, stima una costante crescita del settore ed è disponibile al confronto sui programmi per un’unica rappresentanza del comparto

Autore: V Parazzoli


Presentandone le novità, il presidente dell’organismo, Filomena Rosato, ha fatto ieri il punto sulla situazione del comparto, che vale 500 milioni di onorari, e ne ha ribadito la posizione rispetto al dialogo inter-associativo

«Quello di quest’anno ha l’obiettivo di far chiarezza sul raggio d’azione delle imprese di relazioni pubbliche, promotrici di contaminazione e innovazione per la loro progettualità trasversale che, dall’idea creativa, raggiunge tutti i touchpoint della comunicazione» ha dichiarato ieri Filomena Rosato, presidente Assorel, in apertura dell’incontro stampa di presentazione della 21° edizione del Premio dell’associazione, che è «fotografia del cambiamento, essenza stessa del mondo PR nel fare propri le evoluzioni del mercato e i suoi comportamenti, rispondendo con adeguata consulenza e servizi evoluti di comunicazione contemporanea». «In un mercato dove i confini tra ciò che è istituzionale e prodotto sono sempre più labili e il “prodotto” si nutre dei valori corporate del brand – ha continuato - reputazione, relazione, fiducia sono i pilastri delle Relazioni Pubbliche d’Impresa, che hanno nel proprio DNA la capacità di gestire la complessità della relazione tra aziende, consumatori e brand. Nel lungo perdurare di una crisi, anche gli stakeholder aziendali hanno percepito pienamente l’importanza della tutela del brand e del valore della relazione per costruire fiducia. Un fatto che ha provocato una nuova visione, spostando verso le PR gli investimenti in comunicazione, come conferma il dato del nostro Osservatorio, con l’incremento della domanda PR costante, seppur contenuto, negli ultimi cinque anni».
Onorari e investimenti
Secondo le stime di Assorel, il fatturato onorari delle Imprese PR coprono il 60% circa del totale investimenti che le aziende riservano alle Relazioni Pubbliche, generando un giro d’affari annuo valutabile in circa 500 milioni di euro. Il mercato del le imprese PR è caratterizzato in Italia da un’offerta stimata di oltre 400 imprese, che sfuggono però ai parametri di tracciabilità. Nielsen, nella ricerca realizzata per l’associazione, sviluppata su un panel di oltre 300 direttori Comunicazioni e Marketing di 40 tra le principali aziende investitrici sul mercato italiano, ha rilevato una crescita degli investimenti del 4% tra il 2017 e il 2016. Lo stato di salute del comparto è confermato inoltre a livello globale dal “World PR Report”, l’indagine annuale svolta da ICCO – International Communications Consultancy Organization – in collaborazione con le associazioni PR di 55 Paesi, tra cui Assorel.
Fattori di crescita
Diverse e diversificate le motivazioni che hanno generato la crescita del comparto, sebbene contenuta: la valorizzazione da parte delle aziende della reputation come valore cardine delle PR nel perdurare della crisi di mercato; la crescita dell’investimento medio in comunicazione; l’attrattività del settore per nuovi investitori per una nuova accessibilità di investimento rispetto ai budget richiesti dalla comunicazione pubblicitaria; e l’evoluzione delle PR nel digitale, esaltandone la funzione a tutela della reputazione degli stakeholder e nell’ottica della distribuzione di contenuti strategici e coerenti nella rete, laddove il consumatore stesso è protagonista e produttore dei contenuti editoriali. Negli ultimi anni il settore si è quindi confermato anti-ciclico, sostenuto dall’implementazione dei servizi digitali da parte delle imprese PR, aprendo nuove prospettive per il giro d’affari e per la professione stessa.
La giuria
La giuria del 21° Premio Assorel rispecchia questa evoluzione e tra i 23 esponenti del mondo accademico, istituzionale, aziendale e associativo che ne fanno parte, comprende anche esperti di neuromarketing, filosofia della complessità e arti visive applicate alla comunicazione. La nuova organizzazione del Premio è in tre anch’esse nuove sezioni – “Eccellenza in PR”, “Tecniche di PR e Tecnologia” e “Best In”, con l’inserimento di nuove categorie - come l’”Economia Circolare” – e tipologie di premi volte a esaltare il contributo delle PR nell’idea creativa, nell’uso delle tecnicalities digitali e nel video content. Nuovo capitolo anche per il “Premio alla Carriera”, per il quale è stato istituito il “Comitato d’Onore”, composto da personalità di altissimo livello, e che ha già visto l’adesione del presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi.
I temi sul tavolo
«La 21° edizione del Premio rappresenta un nuovo valore a disposizione di tutti gli operatori della comunicazione contemporanea, invitati a partecipare – ha continuato Filomena Rosato -. Fare cultura della comunicazione è fondamento ineludibile dell’evoluzione, e il compito di Assorel, che affronta oggi temi di grande complessità e interesse collettivo, come il contratto unico di lavoro, attraverso Confindustria Intellect. Il riconoscimento della giusta remunerazione, la difficoltà del recruitment, la spinosa questione della regolamentazione e della trasparenza delle gare pubbliche e private, in merito alle quali è aperto il dialogo con UPA, AssoCom, Unicom, i principali player internazionali, tra i quali WPP, e le istituzioni, con l’iscrizione di Assorel al Registro della Trasparenza di Montecitorio, sono le tematiche su cui siamo impegnati. Nel solco di ogni possibile evoluzione, la nostra associazione è impegnata attivamente nel confronto più aperto con tutti i colleghi PR, dentro e fuori ogni organizzazione, affinché l’aggregazione del comparto PR diventi il primo passo per il riconoscimento di un segmento economico che ha interessanti margini di crescita. E siamo naturalmente sempre disponibili, come già abbiamo avuto modo più volte di affermare, al confronto con gli altri organismi per dar vita a un’associazione unica della comunicazione, basata però sulla condivisione di programmi e valori, e non solo per pura logica di aggregazione».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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