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AssoCom e UPA si alleano per l’edizione italiana degli Effie Awards. Obiettivo: premiare l’efficacia delle campagne e far crescere la industry

Autore: V Parazzoli


I Presidenti delle due associazioni, Emanuele Nenna e Lorenzo Sassoli de Bianchi, hanno presentato ieri il format, che sarà accompagnato anche da momenti formativi e che vedrà Alberto Coperchini, Global Media Vice President del Gruppo Barilla, guidare i lavori della prima giuria del premio

Dopo averlo preannunciato già prima della pausa estiva, ieri AssoCom e UPA hanno presentato la prima edizione italiana del Premio Effie Awards, la cui celebrazione è prevista per novembre dell’anno prossimo. L’iniziativa, che vede per la prima volta le due associazioni impegnate insieme nella gestione di un progetto di questo tipo, vedrà il nostro Paese aggiungersi agli altri 46 dove già si tiene e poter entrare quindi con i lavori vincenti nell’”Effie Index” mondiale delle migliori campagne scelte sulla base dei rigidi parametri che rendono unico e apprezzato questo premio che, nato nel 1968, negli anni è diventato un punto di riferimento per tutta la industry del marketing e della comunicazione, guidando, ispirando e sostenendo le pratiche e i professionisti che lavorano per ottenere risultati di efficacia dai loro investimenti. Grazie all’attribuzione dei premi nei diversi Paesi, è possibile inoltre agevolare la condivisione delle idee in ambito marketing e comunicazione che funzionano e contribuiscono al successo di un brand, favorendo così un dialogo sull’importanza della misurazione e dell’efficacia delle campagne stesse. L’Effie Awards premia infatti le campagne di comunicazione che hanno raggiunto i migliori risultati di performance all’interno del proprio ambito, in base a obiettivi ben definiti e dichiarati.

I commenti

«Siamo certi che la misurazione dell’efficacia sia una leva sempre più strategica nella ideazione delle campagne di comunicazione e che già dalla fase di gara possa davvero fare la differenza. Riteniamo però che sia necessario realizzare attività di formazione su questo tema, per sensibilizzare tutto il comparto, e siamo quindi davvero orgogliosi di poter collaborare con UPA per raggiungere insieme questo obiettivo. L’obiettivo che ci siamo prefissi, e che rispecchia la mission internazionale, è quello di dar vita a un forum sull’efficacia della comunicazione per creare un dibattito sul tema - ha dichiarato Emanuele Nenna, Presidente di AssoCom -. Poter dimostrare quanto valga una buona campagna aiuterà sicuramente la crescita degli investimenti in questo ambito, e siamo impazienti di vedere le candidature dei primi lavori». Nenna ha anche aggiunto che, a suo giudizio, non c’è incompatibilità con altri premi di settore, compresi Cannes e quello stesso dell’ADCI che, per altro, vede coinvolti nelle giurie sempre più rappresentanti delle aziende stesse e che premia di più le idee, mentre gli Effie mettono in risalto soprattutto i risultati. Anche se, ha aggiunto, l’edizione tricolore di quest’ultimo premio cercherà di valorizzare la creatività. «L’obiettivo degli Effie Awards, oltre che premiare le idee che fanno strada, è quello di educare il sistema all’utilizzo di un metodo operativo che fissi chiari obiettivi e che riesca a misurare con precisione i risultati raggiunti aiutando aziende e agenzie a prendere le decisioni più appropriate - ha dichiarato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di UPA -. Tutto questo rappresenterà uno stimolo per le aziende a migliorarsi, una gratificazione per chi ha fatto un buon lavoro e contribuirà a una crescita solida del mercato».

L’organizzazione

L’apertura del bando e delle iscrizioni (con fee da 600 a 1.000 euro, le categorie saranno una dozzina con possibile ma non automatica assegnazione anche di un “Grand Effie”) è prevista per novembre 2018 e potranno concorrere al premio tutte le iniziative di comunicazione che abbiano un percorso ottimale di costruzione e sviluppo della strategia, obiettivi precisi dichiarati e costantemente monitorati, e misurazione dei risultati e dal loro successo o meno. Il premio è aperto ad aziende, agenzie e centri media che potranno decidere a quali categorie iscriversi, privilegiando gli ambiti di appartenenza o gli obiettivi perseguiti o raggiunti. I criteri con cui saranno giudicate le campagne rispecchieranno gli standard internazionali poiché tutti i vincitori delle edizioni locali dei premi Effie entrano a far parte come detto del citato ranking globale. Il premio, molto conosciuto e apprezzato dalle grandi multinazionali che già partecipano alle edizioni locali in altri Paesi, sarà un’occasione per avvicinare sempre di più anche il mondo dell’imprenditoria italiana alle varie tecniche di valutazione dei risultati della loro comunicazione. La giuria sarà composta da rappresentanti delle agenzie, delle aziende, dei media e delle istituzioni accademiche. Ogni anno sarà presieduta da una personalità diversa, in grado di rispecchiare la filosofia del Premio. Per la prima edizione è stato scelto Alberto Coperchini, Global Media Vice President del Gruppo Barilla, che ha già preso parte, in rappresentanza dell’Italia, alla Giuria Effie Europe. Facendo riferimento anche a questa recente esperienza, Coperchini ha sottolineato l’importanza della misurazione dei risultati delle campagne di comunicazione. «Per tutti noi che operiamo sul mercato, la condivisione di idee che funzionano e contribuiscono al successo di un brand, può fornire nuovi stimoli ed essere fonte di ispirazione», ha detto.

Il ruolo dei KPI

In vista del percorso che porterà alla giornata di premiazione, e per sottolineare l’importanza del dialogo sul tema dell’efficacia, UPA e AssoCom hanno organizzato una giornata di formazione strategica rivolta ad aziende e agenzie che, partendo da quanto realizzato da UPA in merito ai KPI lo scorso anno, possa portare a campagne di comunicazione realizzate per obiettivi e di cui sia poi possibile valutare i risultati, innalzando a un livello sempre più professionale il dialogo tra aziende a agenzie. La giornata di formazione è prevista il 15 ottobre. “Come forum con focus sui risultati per l’industria, Effie riunisce clienti, agenzie e media per discutere e celebrare l’efficacia del marketing - ha dichiarato Traci Alford, Presidente e CEO di Effie Worldwide -. Siamo entusiasti di portare i Premi Effie in Italia e di dare il benvenuto al programma nella rete globale di Effie. Grazie al forte legame creatosi tra AssoCom e UPA, siamo fiduciosi di realizzare un’organizzazione dinamica ed entusiasmante e non vediamo l’ora di collaborare con loro”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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