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Magazine International cresce con la raccolta di Newsweek, chiusura d’anno a quota 3 milioni di euro

Autore: S Antonini


La concessionaria di Luciano Bernardini de Pace raggiungerà il pareggio con l’esercizio in corso come la casa editrice di Rolling Stone, che nel 2018 lancerà un nuovo progetto internazionale

Newsweek Media Group ha scelto Magazine International per la raccolta pubblicitaria in Italia del settimanale Newsweek (carta e digital) e di tutto il polo digitale nel proprio portafoglio, da Ibtimes.com a Player.one, Latintimes.com e Medicaldaily.com, per un totale di 88 milioni di visitatori unici e 10 milioni di follower sui social. La concessionaria di Luciano Bernardini de Pace chiuderà il 2017 con un fatturato di 3 milioni di euro, e i conti in pareggio a tre anni dalla sua nascita.
La nascita dell’editrice e della concessionaria
Bernardini de Pace ha lavorato nel mercato dei fashion media sin dagli anni ’80, diventando il punto di riferimento per la Hearst in Italia. Quando la multinazionale è sbarcata in Italia, Bernardini de Pace ha contribuito alla nascita della Hearst Adv Worldwide trasferendovi know how, fatturati e personale. Uscito a fine 2013 da questa struttura che all’epoca generava ricavi per 35 milioni di euro, ha deciso di acquisire in concessione il marchio Rolling Stone Italia con la Luciano Bernardini de Pace Editore, anch’essa in procinto di raggiungere il break even nell’esercizio in corso. Contemporaneamente nasce la concessionaria, che aveva in pancia le due testate USA V Magazine e V Man. «Abbiano trasformato un magazine che veniva percepito come sorpassato per un target anziano in un brand pop, rappresentativo di una certa cultura italiana di cui vogliamo essere il faro - spiega l’editore - anche se Rolling Stone è un marchio straniero». Non più (solo) rock, oggi il giornale parla per il 30% di musica, cinema e affari sociali, «e per il 10% è divertissement» scherza l’editore. Nel 2015 raccoglieva 900mila euro, l’anno scorso ha chiuso a quota 1,5 milioni, e nel 2017 l’adv sarà di 2 milioni. La parte digital vale oltre 500mila euro. «Sia la concessionaria, sia l’editrice si devono ampliare» dice Bernardini de Pace, che per il 2018 annuncia il lancio di un nuovo progetto editoriale su licenza internazionale, «che va perfettamente a braccetto con Rolling Stone». Il magazine vanta una social fan base di oltre 800mila contatti, mentre il sito ha 900mila utenti unici e oltre 6 milioni di pagine viste al mese. La newsletter raggiunge 25mila destinatari, mentre su Spotify Il cartaceo ha una diffusione di 20mila copie dichiarate dall’editore, con 4mila abbonamenti a 30 euro l’anno: «Siamo usciti da ADS lo scorso gennaio dopo i problemi emersi in merito alle diffusioni digitali gonfiate» spiega il publisher Davide Da Rold. «Noi vinciamo con la qualità dei nostri contenuti, l’unico modo per salvare le testate cartacee – dice l’editore -, laddove Rolling Stone affida al sito l’aggiornamento quotidiano. Instagram e Twitter hanno ruoli diversi, il primo estetico, il secondo la diffusione di un certo approccio culturale».
Le attività per le testate estere
La International Magazine raccoglie pubblicità anche per le testate V Magazine e V Man di Stephen Gan - che la Luciano Bernardini de Pace Editore riedita da quest’anno tradotte in Italia, rispettivamente come bimestrale e semestrale con una distribuzione di 4mila copie di cui 500 in punti selezionati -, e per numerose testate dell’editore spagnolo Spain Media di Andrés Rodriguez (Tapas, Forbes - 65mila copie tirate di cui 25mila diffuse presso i decision maker -, Robb Report, T Magazine Spagna e il quotidiano online El Espanol – 15 milioni di utenti unici). Nel 2017, le attività di raccolta pubblicitaria della Magazine International in area USA raggiungono il milione di dollari e quelle spagnole 300mila euro.
La politica commerciale
Per Rolling Stone «applichiamo un listino etico uguale per tutti i clienti: 6mila euro con lo sconto di agenzia del 15%. I clienti dell’entertainment pagano mille euro in meno. Il punto però è che non vendiamo più la pagina pubblicitaria, ma progetti articolati tra carta, sito, social ed eventi, con un forte utilizzo del video». Bernardini de Pace insiste sul tema dei nuovi linguaggi: «Il futuro è nel video e nello streaming, basti vedere l’esplosione di Snapchat, Periscope e, oggi, le stories di Instagram. Nel nuovo sistema di equilibri che si è venuto a creare con la trasformazione dei brand in media di sé stessi, i media tradizionali si devono inserire con la propria autorevolezza e la capacità di usare i nuovi linguaggi». Progetti speciali che uniscono comunicazione di brand a strumenti video e social sono Huawei al Coachella Festival e i concerti a sorpresa di Timberland.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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