ABBONATI

Hearst: è online la versione italiana di Esquire

Autore: Redazione


Il progetto del publisher americano sbarca nel nostro Paese, appare ottima la risposta degli inserzionisti, Audi è sponsor con una monografica di cinque giorni

Esquire, la versione nazionale del più influente maschile americano edito da Hearst, è ora online in Italia. Esquire è un brand che ha fatto la storia del giornalismo mondiale: fondato nel 1933 negli Stati Uniti, ha visto tra i suoi collaboratori firme come Ernest Hemingway e F. Scott Fitzgerald e i rappresentanti del cosiddetto “new journalism” degli anni sessanta, Tom Wolfe, Norman Mailer e Gay Talese, tra gli altri. È oggi un successo internazionale che vanta 28 edizioni nel mondo, traduzioni in 15 lingue e una presenza in 46 Paesi. 21 siti web per un totale di oltre 11,3 milioni di visitatori unici e 71,5 pagine viste. Una diffusione globale di 1,9 milioni di copie con una readership di circa 8,6 milioni.

Digital-first

L’edizione italiana di Esquire, digital-first, è suddivisa in cinque macro-sezioni, Stile, Cultura, Lifestyle, Entertainment e Sport. Ognuna di queste sezioni, a sua volta, contiene tra 3 e 9 sottosezioni, per un totale di 27 sezioni nel sito. I diversi argomenti spaziano dalla moda, con verticali dedicati alla sartoria, al grooming, agli orologi, fino alla mondo della televisione, film, musica e libri, per non dimenticare politica, food & drink, sport, e motori. Grande spazio è dedicato all’attualità, con un piglio brillante, ma anche approfondito e con una homepage aggiornata dieci volte al giorno. Obiettivo è quello di intrattenere, ma anche approfondire, senza dimenticare l’importanza dello humour, che di Esquire è una colonna portante. Costante è il dialogo con la rete mondiale, così come avviene per tutte le altre testate internazionali di Hearst.

Un maschile moderno

La sfida è quella di fare un maschile moderno, di largo appeal, ma contraddistinto dalla qualità giornalistica in ogni articolo, in ognuno dei suoi verticali e, allo stesso tempo, di portare avanti una visione di un uomo moderno che sia fedele ad un brand storico e sfaccettato come Esquire. In apertura gli articoli di noti giornalisti, da Raffaele Alberto Ventura e Valerio Mattioli a Gabriele Ferraresi e Cesare Alemanni, da Fabrizio Biasin a Simone Conte e Vanni Santoni, fino a Andrea Daniele Signorelli, Federico Sardo, Chiara Papaccio e Stefano Piri.

La positiva risposta del mercato

Marco Cancelliere, direttore generale Adv Italia: “Il mercato ha manifestato subito entusiasmo per questo nostro importante lancio. Da quando Hearst è arrivata in Italia, infatti, tutti i nostri clienti si chiedevano (e ci chiedevano): ‘ma quando arriva Esquire?’. L’idea della piattaforma only digital è stata accolta con eccitazione ed i primi risultati di raccolta sono andati oltre le nostre aspettative ed obiettivi. Per i primi cinque giorni Audi ha voluto sponsorizzare il lancio di Esquire con una monografica esclusiva, oltre ad aver già prenotato una campagna branded content il prossimo novembre. Dalla prossima settimana saranno online clienti di tutte le industries con campagne display e, soprattutto, progetti speciali/native advertising. Aspesi, Colmar, Givenchy, La Martina, Lotto, Suzuki, Tagliatore, Tommy Hilfigher, Tod’s, Perlunica, Ysl Beautè e Woolrich sono i clienti che hanno già confermato la loro presenza nelle prossime settimane. Ma non si contano i brand della Moda, Beauty e Grandi Mercati che stanno cercando gli ultimi spazi disponibili fino a Natale. Insomma siamo certi (e lo eravamo anche prima del lancio) di poter giocare un ruolo di primissimo piano sul mercato dei maschili grazie a questo straordinario brand e all’eccellente lavoro degli editor in chief e di tutto lo staff di Hearst digital”. Esquire Italia è guidato da Giampietro Baudo, editor in chief Fashion&Business development e Timothy Small, editor in chief editorial development. Esquire Italia è già attivo su Twitter, Facebook e Instagram.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy