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Hearst: da novembre ELLE Italia diventa settimanale con alla direzione Maria Elena Viola. Chiude Gioia!

Autore: V Parazzoli


Le redazioni delle due testate si integrano e Antonella Antonelli ne diventa creative director, mantenendo il ruolo che già riveste di Fashion Vice President at Large del Gruppo, il cui Ceo Giacomo Moletto ha spiegato ieri le ragioni della decisione

Importanti novità sul fronte strategico ed editoriale per Hearst Italia, che ha deciso di dare una periodicità settimanale a ELLE Italia, ciò che avverrà a partire da inizio novembre, contestualmente alla chiusura di Gioia!, come ha deciso Giacomo Moletto, Ceo di Hearst Italia e Western Europe. In pratica, il Gruppo porterà il suo marchio più forte nel segmento dei settimanali moda, mentre la sua ultima uscita come mensile è prevista il 16 ottobre.

Nella sua nuova periodicità, ELLE Italia uscirà al giovedì, come avviene attualmente per Gioia!. Presente in Italia dal 1987 e leader nel segmento dei mensili fashion per diffusione e numero di pagine pubblicitarie, ELLE si accinge, quindi, a entrare nell’arena dei settimanali moda, il segmento più ricco di pubblicità per i periodici italiani, con l’obiettivo dichiarato di conquistarne la leadership.

Lanciato in Francia come settimanale femminile nel 1945, ELLE, brand di proprietà di Lagardère Active, si è rivelato, del resto, subito un enorme successo, diventando velocemente il primo fashion media del mondo con un network che conta attualmente ben 45 edizioni. La testata Hearst Italia diventa, quindi, la prima edizione del network a puntare sulla periodicità di carattere settimanale. A maggio, ha registrato una diffusione di 172.932 copie, mentre per Gioia!, sempre valutando i dati ADS, ne riporta una, relativa a giugno, di 165.257.

Il team

Per raggiungere questo ambizioso traguardo, Hearst Italia costituisce la redazione stampa e digital più forte e numerosa del settore, con eccellenze nella moda, ma anche nel beauty e nell’attualità. Al gruppo originario di ELLE mensile si aggiunge, infatti, tutta la redazione di Gioia!. Maria Elena Viola, che guida Gioia!, ha assunto da ieri la carica di Direttore Responsabile anche di ELLE, affiancata da Antonella Antonelli, Creative Director ELLE, che avrà il compito di guidare l’immagine e il posizionamento moda. Antonelli mantiene anche la carica di Fashion Vice President at Large di Hearst Italia, che aveva assunto dopo essere stata a sua volta direttore di Marie Claire prima di Antonella Bussi.

Ai vertici della redazione di ELLE: Elena Mantaut (direttore a interim del mensile) è Vice Direttore Vicario Attualità; Benedetta Dell’Orto (attuale capo redattrice moda del mensile) è Vice Direttore Vicario Moda, affiancando Alberto Zanoletti; Claudia Valeriani e Michela Gattermayer (attuali vicedirettori di Gioia!) sono vicedirettori centrali. Il progetto grafico di ELLE è affidato a Pilar Ibanez, Art Consultant del magazine. La redazione di elle.it à guidata da Paola di Marcantonio, Digital Managing Editor con Barbara Digiglio, Deputy Digital Managing Editor.

I commenti

“ELLE diventa settimanale perché siamo fortemente convinti che con qualità dei contenuti, coerenza di posizionamento fra print, digital e social, e un brand internazionale così forte, si possano appassionare le lettrici, fornire un media efficace ai clienti pubblicitari e far crescere i fatturati. Cadenza e contenuti di un settimanale moda, e del suo sito, consentono più potenziale di crescita rispetto a un mensile - dichiara Moletto -: inoltre, lo storico successo dell’edizione francese conferma come ELLE sappia combinare il DNA del settimanale con un’immagine moda particolarmente qualitativa, potendo anche contare su collaboratori quali fotografi e modelle che abitualmente privilegiano le fashion bible mensili. In più, grazie al network internazionale, i nostri partner avranno l’opportunità di sviluppare progetti di comunicazione multimediale di respiro internazionale”.

“Siamo veramente contenti e fieri della decisione strategica di ELLE Italia. ELLE Italia è il primo magazine del network a essere pubblicato su base settimanale, seguendo le orme della sorella maggiore ELLE Francia. Questo passaggio è la dimostrazione del valore del brand ELLE in un mercato, quello italiano, fondamentale per fashion e luxury” afferma François Coruzzi, Ceo ELLE International Media Licenses & Ceo Lagardère Global Advertising. In linea con la visione della sua fondatrice Hélène Lazareff, “du sérieux dans la frivolité et de l’ironie dans le grave” - “ironia nelle cose serie, serietà nelle cose frivole” - ELLE è il femminile che considera la donna la vera energia della società e la protagonista del cambiamento. Il nuovo ELLE va in questa direzione, a rafforzare il senso di appartenenza a un mondo di valori condivisi da un network di 45 edizioni globali.

Il network

Oggi il network di ELLE, inclusa la Francia e le edizioni internazionali, raggiunge più di 22 milioni di lettori in tutto il mondo: 45 edizioni di ELLE in 43 Paesi, 25 edizioni di ELLE Decoration (tra cui ELLE Decor nel nostro mercato, dove mantiene la sua cadenza mensile), 5 edizioni di ELLE à Table, 3 di ELLE Men e una di ELLE Girl. Rappresenta 46 siti web locali e conta circa 100 milioni di visitatori unici al mese. Lagardère Active, proprietario dei marchi di ELLE & ELLE Decoration, è partner di prestigiose case editrici in tutto il mondo, con contratti di licenza, ed è una delle quattro filiali di Lagardère SCA, insieme a Lagardère Publishing (Libri ed e-Publishing), Lagardère Travel Retail e Lagardère Sports and Entertainment.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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