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Hearst lancia oggi Esquire Italia con 108 pagine di advertising su 332 di foliazione; l’obiettivo di diffusione è stato stabilito in 50 mila copie medie

Autore: Redazione


Dopo lo sbarco sul web, la storica testata presenta l’edizione cartacea bimestrale. La direzione è affidata a Giampietro Baudo e Timothy Small. 78 clienti attivi sul primo numero, rappresentativi di tutti i settori

Dopo aver conquistato il web, Esquire Italia si prepara a debuttare nelle edicole. A partire da oggi, il gruppo Hearst lancia l’edizione italiana del celebre maschile che esattamente un anno fa, a ottobre 2017, aveva fatto il suo debutto in rete. Fondato nel 1933 negli Stati Uniti, Esquire arriva in Italia con un bimestrale in un elegante formato (230 x 287mm) dove ogni numero verrà concepito come un pezzo da collezione, un libro-magazine, un bookzine di ampio respiro, un maschile non maschilista, scandito da 332 pagine da leggere e da sfogliare al prezzo di 6,50 euro. Diretto da Giampietro Baudo e Timothy Small, il primo numero di Esquire Italia avrà tre cover speciali dedicate ad Armie Hammer, Salvatore Esposito e Tom Hardy. Tre volti globali, interessanti e contemporanei, capaci di raccontare storie intense nel rispetto della linea editoriale basata su approfondimento, eleganza e humour.

Da un’idea chiara

“Di Esquire avevamo in testa un’idea chiara - spiega Giampietro Baudo - raccontare l’uomo di oggi, scrivere un manifesto del contemporaneo cercando di andare oltre cliché di pensiero e di stile, retaggio di uno ieri costellato da icone importanti. Utilizzare il passato blasonato di Esquire, simbolo di un certo modo anglosassone di fare giornalismo e di creare immagine, per definire un vocabolario nuovo. Adatto al contemporaneo maschile di oggi e di domani”. Conferma Timothy Small: “Abbiamo lavorato per un anno intero al sito di Esquire, esquire.com/it, tutti i giorni, e abbiamo iniziato a capire cosa potesse interessare ai nostri lettori, come trattare alcuni argomenti. Come usare l’umorismo e la leggerezza. Come scegliere di non trattare alcuni temi o personaggi. Quando approfondire, e quando tentare un cambio di gioco. E poi abbiamo studiato le edizioni internazionali di questa rivista leggendaria, per fare in modo di distillare qualcosa dell’essenza di Esquire, senza copiare le edizioni più rodate della nostra, ma reinventandola, usando gli stessi ingredienti e adattandola alla cultura e al costume italiano”.

I contenuti

A scandire il primo numero di Esquire Italia sarà un percorso di storie e argomenti speciali, nati reinterpretando la tradizione di Esquire o creati ex novo. In primis What I’ve Learned, la rubrica di interviste in prima persona a figure iconiche chiamate a condividere i loro consigli di vita. E poi The Essentials, gli essenziali del guardaroba contemporaneo, figli del momento, ma destinati a entrare nel mito. In At His Best vedremo un’unione di cultura e lifestyle in un’unica sezione, fatta di contrapposizioni tra cose teoricamente diverse ma unite, in qualche modo, da un fil rouge. Il Futuro Del Gusto include otto lunghi articoli che vanno dalla politica italiana a quella americana, passando per la vita di coppia, e poi da un’icona italiana come Lancia alla rivoluzione culinaria della New Trattoria, fino alla tecnologia, e come questa sta modificando la medicina, la democrazia e il nostro modo di concepire “la vita” stessa. The Now Look sperimenterà un approccio differente per raccontare la moda e lo stile, scegliendo un linguaggio curatoriale, affidando a oltre 30 fotografi italiani e internazionali l’interpretazione dell’uomo moderno. Tra modelli e celebrities, come Francesco Scianna e Jacopo Olmo Antinori, leggende come Sting & Shaggy, oppure gli attori come Adrien Brody e Jamie Dornan, artisti come Nico Vascellari o dee-jay come Diplo. Nella sezione Cose Da Uomo, compare invece una selezione degli oggetti che definiscono la visione dell’uomo Esquire. E infine, un racconto inedito in ogni numero, come nella migliore tradizione di Esquire.

La campagna di lancio

Per il lancio di Esquire Italia, Hearst ha previsto una campagna di comunicazione sui principali quotidiani e radio nazionali; testate trade e comunicazione; periodici Hearst; piattaforme social e un’importante affissione di oltre 600 mq in Piazza Cordusio a Milano, a partire da ieri. La creatività della campagna è stata affidata alla coppia creativa Velia Mastropietro e Sonia Cosentino che ha studiato un posizionamento che esprima la doppia anima giornale-libro di Esquire: “The fashion of culture. And vice versa” è il nuovo payoff messo in risalto da una grafica essenziale ed elegante.

I numeri di Esquire

Fondato nel 1933 negli Stati Uniti, Esquire è stato il primo maschile dell’editoria moderna e ha visto tra i suoi collaboratori, tra gli altri, firme come Ernest Hemingway e F. Scott Fitzgerald, Tom Wolfe, Norman Mailer, Truman Capote e Gay Talese. Oggi è un successo internazionale che vanta una presenza in 46 Paesi con 26 edizioni nel mondo (compresa quella italiana), traduzioni in 15 lingue e 21 siti web per un totale di oltre 11,3 milioni di visitatori unici e 71,5 pagine viste. Una diffusione globale di 1,9 milioni di copie con una readership di circa 8,6 milioni.

La raccolta pubblicitaria

Marco Cancelliere, Direttore generale adv Italia, ha commentato: “Il Mercato ha risposto con grande entusiasmo al lancio di Esquire Italia. E’ stato subito evidente quanto molti inserzionisti aspettassero con interesse l’arrivo del magazine dopo un anno dal lancio del sito web. La raccolta ha superato le nostre aspettative sotto tutti i punti di vista: 108 pagine adv e un prezzo a pagina in linea con l’obiettivo condiviso con l’editore. L’indiscutibile forza del brand, il successo delle piattaforme digitali dell’ultimo anno uniti alla fiducia che Hearst Italia ha saputo conquistare sul mercato della pubblicità sono gli elementi che hanno determinato questo straordinario successo. 78 clienti attivi sul primo numero rappresentativi di tutti i settori. oltre all’abbigliamento (46 clienti) ci sono 9 marchi di orologeria e 7 di cosmetica e beauty. Ma anche i mercati meno endemici per Hearst Italia hanno risposto con interesse: alle 7 case automobilistiche si affiancano 9 marchi di tecnologia, bevande e turismo. Con il sistema Esquire affrontiamo dunque il 2019 con rinnovata forza e la concreta opportunità di consolidare la nostra leadership sui segmenti del lusso anche sul target maschile”. L’obiettivo diffusionale è di 50 mila copie medie.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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