ABBONATI

Martin Sorrell torna a parlare a New York: a tutto campo su creatività, Amazon, WPP e GDPR

Autore: Redazione


Il manager, che oggi guida S4 Capital, protagonista al Programmatic I/O a New York, ha detto di voler fare ancora due cose e poi, probabilmente, di voler riposare un po’

Martin Sorrell torna a parlare in pubblico e lo fa in occasione del Programmatic I/O, organizzato da Adexchanger a New York. Il manager, che ad aprile ha lasciato WPP dopo 33 anni, ha discusso delle strategie del suo nuovo veicolo d’investimento, S4 Capital. Che a fine settembre è approdato sui listini azionari del London Stock Exchange dopo aver rilevato l’agenzia olandese MediaMonks per 350 milioni di dollari, strappandola proprio a WPP. Come riporta Ad Age, Sorrell ha dichiarato che S4 Capital non sta mettendo da parte la creatività, nonostante abbia sempre detto che il focus operativo della società sia ben puntato su contenuti, dati e buying e planning digitale. “Esistono giornalisti creativi, ci sono data scientist creativi, ci sono persone creative nel media e persino nel mondo della finanza - ha affermato dal palco dell’incontro -. Quello di cui stiamo parlando è la creatività nel senso più ampio”. E proprio per questo il tema non può che giocare un ruolo centrale in S4 Capital, o in aziende di questa tipologia. Un altro principio chiave di S4 sarà quello di fare le cose per i clienti “meglio, più velocemente e facendoli risparmiare”, ha chiosato Sorrell, sottolineando che “è un modo molto grezzo di dirlo, ma comunque al centro di tutto ciò di cui stiamo parlando”.

Amazon

Sorrell è da sempre un fermo sostenitore di Amazon quale strumento per la pubblicità delle aziende. Per il manager l’ecommerce arriverà a generare un giro d’affari pubblicitario di 100 miliardi di dollari, scrive Adexchanger. Una provocazione, visto che oggi Amazon fattura circa un decimo di quanto predetto da Sorrell, ma anche un segnale di quanto questo canale sia divenuto centrale per diversi investitori. È un discorso di qualità delle persone, ma è soprattutto un affare relativo alla Search, un campo dove “ci sarà una grande battaglia tra Amazon e Google”, che si estenderà al segmento dei dispositivi intelligenti per la casa. Un vero e proprio scontro tra titani, che deciderà l’allocazione del budget dei big spender mondiali nei prossimi anni. Tuttavia, Amazon è ancora lontano dal suo rivale: per Sorrell quest’anno Google fatturerà 125 miliardi dalla pubblicità, mentre Facebook si fermerà a 50 miliardi.

GDPR e walled garden

In merito al GDPR, ancora una volta Sorrell non ha avuto peli sulla lingua: “Le aziende hanno cessato le loro attività in Europa perché è troppo costoso rendersi conformi al GDPR e l’ironia è che ciò ha reso Google, Facebook e Amazon più potenti”, ha affermato. Di grande interesse sarà l’evoluzione del tema della gestione e dell’uso delle informazioni relativi ai comportamenti e alle azioni dei consumatori, con diverse aziende ed editori che stanno facendo leva sui first-party data, ridimensionando le collaborazioni con i fornitori terzi. Secondo Sorrell, Amazon è ancora più geloso rispetto a Facebook e Google delle informazioni in suo possesso, che per altro sono connesse direttamente all’acquisto di prodotti, il che ne fa un altro walled garden. “Uno dei motivi per cui i loro margini sono sotto pressione è perché si nascondono dietro la maschera di azienda tecnologica, ma sono a tutti gli effetti delle media company - ha detto -. Vendono spazi pubblicitari”.

Un cocco di mare

Quindi lo scambio di battute si è spostato sulla società che Sorrell ha lasciato in primavera e di cui detiene ancora una quota del 2%, WPP. JWT, Ogilvy e Grey erano di per sé delle holding, delle “mini-WPP”. L’idea di Sorrell è che i tempi sono cambiati in un contesto in cui il tema della distribuzione si è fatto centrale. Per questo S4 Capital ha in serbo delle novità: “Mi piacerebbe fare probabilmente tre cose. Ne abbiamo fatta una. Ne rimangono altre due da fare abbastanza velocemente. E poi penso che probabilmente vorrei riposare”. Sorrell ha detto più volte che S4 Capital è una nocciolina in confronto a WPP. Tuttavia oggi S4 Capital è già qualcosa di diverso: “Non siamo una nocciolina, siamo una noce di cocco… Quando, e se faremo i nostri prossimi passi, diventeremo un cocco di mare”.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy