ABBONATI

La Verità al debutto, tra gli azionisti c'è Marco Benatti

Autore: S Antonini


E' on air su reti Mediaset lo spot di lancio del nuovo quotidiano di Maurizio Belpietro; attraverso la FullPlan l’imprenditore veronese cura anche la raccolta pubblicitaria

E' tutto pronto per il debutto de La Verità, il nuovo quotidiano di Maurizio Belpietro che sarà in edicola domani 20 settembre al prezzo di 1 euro, con una tiratura iniziale di 200mila copie. Intanto ieri è partita la campagna pubblicitaria televisiva a sostegno del lancio, pianificata su reti Mediaset. Protagonista dello spot, realizzato negli studi della Square di Paolo Monesi, è Belpietro che ne è anche l’ideatore. Dopo una sequenza di immagini di politici italiani - ad alcuni dei quali cresce il naso come Pinocchio - arriva il direttore che annuncia l’arrivo del giornale.

La società editrice in mano all'azionariato diffuso

L’editore è La Verità srl, una società partecipata dallo stesso Belpietro che ne detiene il 10%, e da un azionariato diffuso di soggetti che aderiscono al progetto con quote non superiori alla stessa cifra, con l’accordo di affidare al direttore ogni decisione sulla linea editoriale in piena autonomia. Il tetto massimo del 10% è stato stabilito proprio per non dare adito a figure di editori di riferimento. Al momento tra questi azionisti che hanno dato la propria disponibilità ci sarebbero l’amministratore delegato Enrico Scio, presente con una quota del 3%; Riccardo Ruggeri, già ceo di New Holland e oggi titolare di un blog dove annuncia che collaborerà con La Verità; e Marco Benatti, il quale cura anche la raccolta pubblicitaria del giornale attraverso la FullPlan. La formalizzazione dell’azionariato avverrà però successivamente al lancio del giornale. La concessionaria ha approntato un’offerta che si basa solamente su otto formati di ingombro pubblicitario, «all’insegna della semplicità del giornale e della trasparenza dei listini - spiega Benatti - costruiti sulla base degli attuali valori di mercato».

Il format del giornale

La Verità sarà un giornale «sul modello del Fatto Quotidiano, con una foliazione leggera di 24 pagine e la particolarità di non essere rigidamente suddiviso in sezioni, perché accoglieremo tutte le notizie che riterremo interessanti», spiega il condirettore Massimo de’ Manzoni. Il motto del giornale è, si legge nella descrizione riportata dal sito (www.laverita.info), lo stesso del New York Times: «Tutte le notizie che vale la pena stampare». La Verità si propone nel ruolo di cane da guardia del potere, anche dando spazio a opinioni e idee di diverso orientamento, con attenzione rivolta ai personaggi, movimenti e categorie di area moderata che non trovano spazio sui media “in base al dilagante conformismo del «politicamente corretto»”. Il giornale sarà in formato berliner (310x450mm), completamente a colori. Il formato carta è di 310 x 450 millimetri. Il formato della gabbia di pagina è di 276 x 414,9 millimetri, e la gabbia è formata da 6 colonne. Il progetto grafico chiaro e pulito è stato realizzato dallo studio di design editoriale Alberto Valeri. I titoli sono nel font Tablet Gothic Condensed Heavy, mai adottato prima in Italia, disegnato dalla grafica Veronika Burian di Praga. La redazione è guidata da Massimo de’ Manzoni, già vice direttore vicario a Libero, mentre Stefano Lorenzetto, che svolgeva lo stesso ruolo a il Giornale, è il direttore editoriale. Tra le firme che hanno aderito al progetto figurano Giampaolo Pansa, Roger Scruton, Andrea Vitali, Mario Giordano, Luca Telese, Giancarlo Perna, Aldo Forbice, Cesare Lanza, Paolo Nori, Riccardo Ruggeri, Carlo Pelanda, Mauro della Porta Raffo, Costanza Miriano, Marcello Mancini, Richard Millet, Massimo Gandolfini, Umberto Tirelli, Ettore Gotti Tedeschi, Laris Gaiser, Robert Spencer, Renaud Camus, Luigi Negri, Giacomo Amadori, Francesco Borgonovo, Claudio Antonelli, Edoardo Cavadini, Sarina Biraghi, Maurizio Caverzan, Eugenia Roccella, Mario Celi, Francesco Agnoli, Alessandro Gnocchi, Paolo Attivissimo, Eugenio Benetazzo, Gemma Gaetani, Adriano Scianca. E altri, dice de’ Manzoni, arriveranno. Oltre alla campagna pubblicitaria, il lancio de La Verità sarà affidato a un ciclo di incontri pubblici con Belpietro che si terrà in giro per l’Italia da ottobre.

Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy