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Kopjra, i segreti della startup accelerata da TIM #WCap

Autore: Redazione


In occasione della Call 2016 che si tiene oggi a Bologna l’azienda di cui è ceo Tommaso Grotto traccia un bilancio di un anno di attività

Uno degli appuntamenti più attesi del mondo dell’innovazione e delle startup digitali si tiene oggi a Bologna, dove sarà lanciata nel pomeriggio la call 2016 di TIM #WCAP, il programma di Open innovation di TIM pioniere in Italia che dal 2009 finanzia e accelera le migliori startup in ambito digitale con l’obiettivo di contribuire  alla crescita dell’ecosistema dell’innovazione nel Paese. Tante le novità di questa edizione, a partire dall’aumento del budget dedicato al programma che quest’anno sarà di 1,7 milioni di euro. Ciascuna startup selezionata avrà un grant di 40mila euro, e la ricerca delle realtà da finanziare sarà più selettiva e funzionale alle esigenze delle business unit del Gruppo Telecom Italia. Si tratterà infatti di una vera e propria call for startups più che call for ideas. Con l’occasione, DailyNet ha intervistato Tommaso Grotto, ceo della startup Kopjra, una delle migliori accelerate da TIM #WCap nel capoluogo emiliano per la qualità dell’execution e per l’originalità del progetto, entrata anche nel portfolio del corporate venture capitale TIM Ventures, grazie a un investimento, nel suo capitale, di 150.000 euro in syndication con Club Italia Investimenti 2. Tecnologie legali Kopjra è una startup selezionata da TIM #Wcap nel 2014 e specializzata in tecnologie legali. Forte di un team giovane e pronto alle sfide internazionali, propone soluzioni innovative contro la cyber-pirateria, la contraffazione e la diffamazione online, con l’individuazione delle violazioni del copyright e lo studio dei dati aggregati sulle attività illegali. Kopjra rappresenterà quindi un nuovo standard per il diritto al tempo di Internet. Qualche mese fa, infatti, il suo team ha organizzato con la partecipazione di TIM #Wcap e dell’università di Bologna anche il primo Legal Tech Forum italiano. Il nome Kopjra deriva dal troncamento e dal permutamento di “kopirajto”, una parola che in esperanto significa “diritto d’autore”. Gestione delle violazioni del diritto d’autore, di marchi, di brevetti e della privacy l’ambito in cui è nata Kopjra. Uno dei settori più sfidanti per l’economia digitale. Quanto conta per una startup puntare sul settore giusto? Puntare su un settore in crescita, a nostro avviso, è importante ma decisive sono le iperspecialità: competenze distintive che possono garantire un vantaggio competitivo nel lungo periodo, determinanti per il posizionamento strategico della società anche e soprattutto in contesti internazionali. Iperspecialità sottende innovazione, quindi opportunità di tutela formale di questi asset immateriali tanto preziosi. Quali sono gli altri ingredienti che fanno di una startup, una startup di successo? Kopjra non è una startup di successo ma siamo convinti di aver compiuto i passi giusti, uno alla volta, da quando Kopjra era solo un’idea. Gli ingredienti fondamentali, dettati dalla nostra esperienza, sono un founding team coeso e trasversale, l’ammissione della propria ignoranza e la conseguente necessità di circondarsi di persone di alto livello, trasparenza nei confronti di shareholder e stakeholder. Ci raccontate la vostra storia? Anche qualche aneddoto, ad esempio in che circostanze è nata l’idea di fondare la startup? Kopjra, nome derivante dalla lingua esperanto, è nata nel 2013 durante una delle tante sessioni di brainstorming notturno mie e di Pier Raffaele, nel periodo in cui eravamo coinquilini in via San Vitale 106 a Bologna. Ci confrontavamo su quali fossero gli argomenti in comune tra tecnologia e diritto. La protezione del diritto d’autore online ci era sembrato un tema da approfondire. Da chi è composto ora il team? Siamo 5 soci fondatori di età compresa tra i 24 e i 26 anni, ognuno con competenze specialistiche. Siamo supportati da Luis, sviluppatore senior con dottorato in machine learning, Marialuisa si occupa di comunicazione e Gregory ci coadiuva nelle operations. I primi di aprile enterà nel team Enrico, anche lui sviluppatore senior. Quali opportunità vi ha offerto l’acceleratore TIM WCap di Bologna? TIM #Wcap Accelerator Bologna, a valle del percorso di accelerazione, ci ha permesso di sviluppare importanti relazioni con il mondo R&D e corporate di TIM. Ad oggi stiamo valutando numerose opportunità tecnologiche e commerciali. L’estate scorsa ha creduto in noi TIM Ventures, fondo di corporate venture capital di TIM, il quale ha investito 150.000 € assieme a Club Italia Investimenti 2, permettendoci di perseguire la strategia di crescita della società. Perché consigliereste di partecipare alla call di TIM? TIM #Wcap Accelerator è il primo e più rinomato programma di accelerazione italiano per startup. Kopjra è riuscita e negoziare un investimento con TIM Ventures prima di completare il programma di accelerazione, a testimonianza che l’indotto costruito negli anni da TIM funziona in modo eccellente ed è reattivo, in grado di sopperire velocemente alle esigenze delle startup early stage.

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Tim

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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