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Kinetic Italia punta sul programmatic OOH. E nel 2016 il fatturato sta crescendo a doppia cifra

Autore: S Antonini


La società del gruppo WPP, guidata da Alberto Cremaschi, sta correndo a un ritmo più forte del mercato; mobile, integrazione fra mezzi, big data spiccano al centro delle strategie del Global Ceo Worldwide, Mauricio Sabogal

Con la gestione di circa il 40% del mercato mediato della pubblicità Out of Home, Kinetic Italia - guidata dal managing director Alberto Cremaschi - è la società del gruppo WPP leader nella pianificazione e realizzazione di strategie media nel settore dell’esterna nel nostro Paese. E si appresta a chiudere il 2016 con fatturati in crescita a doppia cifra rispetto all’andamento del mercato in linea con l’anno scorso, a quota circa 405 milioni di euro (stima Kinetic). Un risultato - per il mezzo - più che soddisfacente, considerato che Expo 2015 ha generato un forte sviluppo e ricadute positive sull’anno in corso. Kinetic Italia fa capo a Kinetic Worldwide, un network con un billing globale di quasi 4 miliardi di dollari. Da un anno ha avviato un piano di rebranding che riflette le nuove visioni strategiche di Mauricio Sabogal, Global Ceo Kinetic Worldwide da due anni. Al centro ci sono la mobilità dell’audience e la rilevanza del contesto in cui quest’ultima entra in contatto con gli annunci. Perciò, la “nuova” pubblicità esterna, secondo Kinetic, punta sulla totale interazione tra piattaforme media, sul mobile come strumento per questa interazione e per la raccolta di dati, altro elemento cruciale per le aziende in cerca di precisione sempre maggiore nella targetizzazione delle proprie campagne. Come spiega Sabogal, ieri presente a Milano presso la sede di GroupM - di cui Kinetic è partner per le strategie OOH -, attraverso gli smartphone e le ricerche proprietarie Kinetic è in grado di rilasciare ai propri clienti una serie di dati puntuali sui flussi di persone che passano davanti agli annunci, sui loro comportamenti, sulle interazioni social, fino a tracciare eventuali “conversioni” in acquisto dell’esposizione all’advertising. «Partendo dal contesto siamo in grado di stabilire i parametri dell’“active journey” del consumatore e sviluppare una comunicazione ad hoc»

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Obiettivo: sviluppare il programmatic dell’OOH

   

Il “contextual planning” in ambito di pubblicità esterna rimanda al programmatic OOH, che «ovviamente non può essere uguale a quello digitale» dice Sabogal. «Il programmatic OOH è strettamente legato alla prossimità geografica con l’investitore e quindi alle tematiche del geomarketing». A questo proposito, Kinetic sta studiando insieme a Xaxis, un’altra società del gruppo WPP specializzata in programmatic adv, la maniera di fondere i due mondi. Essenziale per lo sviluppo di questa modalità di planning è l’adozione dei moderni impianti digitali, che permettono, tra l’altro, di gestire in tempo reale le creatività delle campagne proprio in relazione al contesto. «Ma nel nostro Paese la possibilità di installare questi impianti è limitata ad alcune location, come aeroporti e stazioni, ed è pressoché assente nelle zone urbane, fatta eccezione per la città di Milano. A Roma, per esempio, è vietato» spiega Cremaschi. «In altri Paesi - continua il managing director di Kinetic Italia - è realtà da anni: pensiamo a Piccadilly Circus a Londra o a Times Square a New York, dove le affissioni sono tutte digitali. In Italia, alcuni operatori stanno già facendo investimenti in questo senso, ma i comuni non rilasciano le autorizzazioni. E pensare che sarebbe una significativa fonte di introiti». Non c’è pericolo, comunque, che l’affissione statica scompaia: «Il digital screen è costoso e quindi adatto solo a determinate campagne, non è un impianto da utilizzare ovunque».

Ricerche proprietarie e rapporto con AudiOutdoor

   

Kinetic sta lavorando per creare una piattaforma dati il più pervasiva possibile, in modo da fornire ai propri clienti informazioni puntuali sui flussi di persone che entrano in contatto con gli annunci pubblicitari. Intanto, attraverso la ricerca proprietaria “Adv Factor OOH”, sviluppata con GroupM, è in grado di monitorare le campagne in tutti i loro aspetti e, in particolare, capire i formati più efficaci per l’attivazione dei consumatori, in relazione anche agli altri mezzi. La ricerca si avvale della Kinetic Dashboard, strumento interattivo di media business intelligence che permette di navigare tra campagne e impianti sul territorio, controllando in tempo reale l’andamento della campagna e integrando dati di geo-marketing. Cremaschi annuncia che si sta lavorando a un’integrazione con i dati provenienti dal traffico mobile attraverso accordi con le compagnie telefoniche, per arrivare in futuro a misurare il Roi delle campagne, tracciando le persone esposte all’annuncio che sono passate all’acquisto. Con un potenziale panel di 30/35 milioni di persone abbonate alla telefonia mobile, la ricerca di Kinetic fa concorrenza alla “audi” ufficiale. «AudiOutdoor è una buona base, ma rappresenta circa la metà delle concessionarie di esterna presenti nel mercato italiano - commenta Cremaschi -. Per esempio, non monitora le grandi affissioni urbane che invece sono un formato sempre più diffuso. Io stesso mi sono speso invitando ad aderire gli operatori che ancora non l’hanno fatto, perché il mercato ha bisogno di dati». Intanto, Kinetic è comunque in grado di monitorare tutti i contatti generati dalle campagne anche se non rientrano nell’universo di AudiOutdoor.

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Il mobile per l’attivazione nelle campagne loyalty

   

Nella visione di Kinetic il mobile è anche uno strumento cruciale per lo sviluppo delle campagne loyalty in modalità “mobile activation”. Attraverso la CEE APP, applicazione dello smartphone in grado di leggere segnali video, audio e immagini il consumatore può scannerizzare annunci OOH, televisivi, radiofonici e stampa, e ricevere contenuti speciali legati a quella campagna. L’applicazione è già in uso in diversi mercati europei, Italia compresa, e utilizza un software multi scanning che unifica tutte le modalità di lettura in uso oggi, da barcode scanner a QR code reader.

Il 2017 di Kinetic Italia

   

«L’OOH è un mezzo antico ma è quello che ha più possibilità di sviluppo e crescita anche attraverso la tecnologia» conclude Cremaschi. Il 2017 si preannuncia molto impegnativo: «Il Gruppo ha perso Volkswagen, altri sono pending (TIM, FCA Emea, ndr), noi saremo molto aggressivi sul new business e sui clienti diretti»; come Ritter, attualmente in campagna su impianti digitali nelle città di Milano, Torino, Napoli e Bologna.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 15/04/2024


Absolut Vodka sceglie CreationDose per la campagna di influencer marketing dedicata al lancio di Absolut Gift

Absolut Vodka, il brand leader di vodka premium, ha lanciato lo scorso mese la nuova bottiglia “Absolut Gift” e, dopo una gara, ha scelto CreationDose per la realizzazione del progetto di influencer marketing su Instagram, con l’obiettivo di promuovere Absolut Gift come il regalo perfetto per ogni occasione e stimolare l’engagement del pubblico. Il brand ha prodotto le bottiglie  in quantità limitate, disponibili per la vendita in esclusiva su Amazon dal 21 marzo. La particolarità della bottiglia risiede nell’offrire una “gift experience” unica attraverso il suo QR code che, una volta scansionato, mostra messaggi personalizzati dai  propri  amici  attraverso  la  realtà  aumentata e  rende speciale ogni evento.  La strategia influencer Il team di CreationDose è stato chiamato a ideare la strategia per il lancio del prodotto e ha individuato profili in linea con i valori del brand legati all’amicizia, al divertimento e all’inclusività. La squadra di influencer selezionata comprende Edoardo Zaggia e Alberto Sacco, conduttori di “Most Ridiculus” su Comedy Central Italia e coppia nella vita, e Lina Galore, la vincitrice della terza edizione di Drag Race Italia. I creator hanno raccontato le caratteristiche tecniche del prodotto Absolut Gift all’interno di uno storytelling in linea con i loro contenuti di intrattenimento, arricchito da un tocco di magia. Lina Galore ha assunto le vesti di una fatina che arriva in aiuto di Edoardo e Alberto, in crisi per un’idea regalo: la bottiglia Absolut Gift risolve il loro dilemma. “Ciascun party è un’occasione per creare ricordi indelebili, e Absolut Gift rappresenta un regalo unico che rende ogni momento ancora più speciale”, afferma Letizia Invernizzi, Brand Manager di Absolut Vodka. “Insieme al team di CreationDose, che abbiamo scelto per la sua capacità di connettere brand e community attraverso i giusti creator, abbiamo dato vita a una campagna originale, capace di dare voce  ai  valori  del  brand  con creatività. Con il lancio, Absolut si conferma un brand che osa innovare e che si impegna a celebrare l’unione e la gioia di stare insieme”.  La campagna a supporto Il team di CreationDose ha coordinato una campagna di seeding che ha amplificato la risonanza del lancio di Absolut Gift e ha inviato a un pool di creator box personalizzate e curate in ogni dettaglio, per un’esperienza di unboxing propensa alla condivisione. Infine, CreationDose ha curato l’ideazione e la distribuzione del comunicato stampa dell’azienda, in collaborazione con Ghost Studio per l’attività di Pr. “Siamo molto contenti di essere stati scelti da Absolut per l’ideazione della campagna - sottolinea Anthony Favitta, Head of Influencer Marketing di CreationDose -. Per il team di CreationDose è motivo di orgoglio essere riusciti a progettare una campagna che sia stata in grado di abbracciare i valori del brand e farli propri; una leva essenziale al fine di raggiungere i risultati migliori”.  

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Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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