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Nasce Kahuna, società che offre una consulenza a 360 gradi nel campo del programmatic adv

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Soci sono l’a.d. Paolo Serra, Marco Fontebasso e Alberto Giusti. Obiettivo: accompagnare le imprese italiane a trarre pieno beneficio dall’automazione pubblicitaria

Paolo Serra Paolo Serra

Si chiama Kahuna la nuova avventura imprenditoriale di Paolo Serra, tra i massimi esperti di digital e programmatic advertising in Italia, insieme ai soci Marco Fontebasso e Alberto Giusti, anche loro con una comprovata esperienza nel campo. Una sfida che  avviene in un momento in cui l’automazione - e il programmatic adv in particolare - sta conquistando il mercato italiano, ma serve ancora un salto di qualità, una ulteriore conoscenza delle soluzioni, per trarre effettivamente pieno profitto dalle proprie attività programmatic.

«Abbiamo optato per il nome Kahuna, una parola che in hawaiano significa ‘esperto’, perché l’idea è quella di rimarcare i concetti di leadership e unicità nel segmento del programmatic», ha dichiarato a DailyNet Paolo Serra, amministratore delegato di Kahuna.

In cosa è specializzata Kahuna?

Kahuna è operativa esclusivamente nel programmatic advertising, un fatto che rivendichiamo gelosamente. Aiutiamo tutte le tipologie di aziende a sviluppare strategie che utilizzano l’automazione come proprio veicolo. Al momento, in tutta Europa, non esistono agenzie del genere, perché i nostri rivali o gestiscono campagne, o sono centrali media, o sono direttamente piattaforme. Nessuna di loro si occupa, o lo fa solo in minima parte, della parte strategica.

Marco Fontebasso Marco Fontebasso

E qual è l’elemento differenziante di Kahuna?

Per noi strategia significa aiutare le aziende nella scelta e nella adozione degli strumenti: abbiamo sviluppato un processo che prende il via dalla definizione dei target rilevanti per ciascuno dei marchi o prodotti, passa attraverso la costruzione di modelli di dati e della scelta dei tool e dei partner migliori, fino all’analisi dei risultati e all’ottimizzazione in tempo reale delle campagne. Il tutto, ripeto, con un approccio consulenziale volto a supportare l’investitore pubblicitario nell’identificare la soluzione che più è adatta ai propri specifici bisogni e criticità media.

Qual è il rapporto tra Kahuna e le piattaforme?

Noi siamo agnostici, decidiamo di volta in volta con quale piattaforma collaborare fornendo ai nostri clienti la migliore soluzione tra le tante possibili. Così possiamo sfruttare i punti di forza delle singole piattaforme generando il massimo valore per chi decide di appoggiarsi a Kahuna.

Da quali basi nasce Kahuna?

Oltre alla profonda conoscenza del settore Digital dei tre soci, sfruttiamo il know how e l’autorevolezza sviluppati dal blog programmatic-rtb.com, che ho aperto pochi anni fa e che ha già riscosso il favore di un nutrito pubblico.

Alberto Giusti Alberto Giusti

Secondo lei a che punto è il mercato italiano con il programmatic advertising?

Il mercato, soprattutto in Italia, è giunto ad un punto per cui è necessario fare un passo in avanti, un salto di qualità nell’approccio per raggiungere gli altri paesi più avanzati. Sono convinto che il momento sia arrivato: le piattaforme hanno il limite di dover essere bravi in quello, non nel guidare le aziende verso soluzioni e mix “ideali”. Mentre le agenzie hanno un approccio ancora limitato al programmatic in Italia. Noi lo usiamo per dare vita a operazioni di marketing di grande valore, per aiutare le aziende a risolvere i loro problemi di marketing e di media mix grazie ad una tecnologia innovativa e senza precedenti. È evidente che c’è una certa confusione sul mezzo: pensiamo sia il momento giusto per una realtà che sappia gestire al meglio e con professionalità lo strumento per portarlo in azienda in modo facile e subito operativo. In questo momento stiamo avviando le prime collaborazioni, abbiamo accordi con clienti e piattaforme e siamo fiduciosi per una pronta risposta da parte della filiera. 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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