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Just Eat soddisfa tutti i desideri culinari degli italiani, al via nuova strategia e campagna con BCube

Autore: D Sechi


Un rinnovamento totale che interesserà da marzo anche il logo, il sito, l’app e i materiali trade. Pianificazione in tv, web ed esterna con Carat, Simple Agency e Posterscope

«La democrazia del food». Una dichiarazione (di intenti?) che potrebbe creare allarmismo, perplessità, ma anche curiosità. Nulla a che vedere con la distribuzione equo solidale del cibo a livello globale, quanto piuttosto la ricerca della soddisfazione più completa dell’utente medio, quello che si rallegra di fronte a una pizza ma che, magari una sera particolarmente votata al sofisticato, si sente più propenso verso piatti maggiormente elaborati e non sempre legati al classico fornello tricolore. E allora “Ogni desiderio è servito!”, assicura Just Eat, azienda da tempo nota per la sua attività di delivery legata al cibo che ora ha deciso di cambiare marcia; e la scalata ha come obiettivo quello di erigere la più grande community di food a livello globale. Agendo con precisione chirurgica sui singoli mercati nazionali. L’Italia, uno di questi, uno dei più importanti, «quello cresciuto più velocemente sotto il marchio Just Eat», sottolinea l’azienda durante la conferenza di presentazione del nuovo logo, del rinnovato sito, del lancio della strategia di comunicazione che potrebbe e dovrebbe caratterizzare il prossimo biennio dell’azienda. Il tutto condito da una campagna di certo non trascurabile. Just Eat vuol dire colore: in tv, web, esterna, ovunque Inizierà ufficialmente il 6 marzo, ormai a due passi dallo start primaverile, anche in Italia il nuovo capitolo della storia griffata Just Eat. Il rebrand, già avvenuto in Uk nel 2016, si sposta ora in Italia mantenendo la mission legata a una nuova identità fatta di varietà, scoperta, innovazione e infinite occasioni di consumo, il tutto declinato con una campagna tv, affissioni e digital. La strategia di comunicazione prevede la veicolazione in tv, dal 12 marzo, e per tre settimane, con un 30” e tre 15”; affissioni a partire dal 15 marzo su Milano, Roma e Torino; una pianificazione web, quanto mai appropriata, visto che la protagonista principale è un’azienda digitale; e il 16 maggio sarà online anche il nuovo sito. La strategia prevede anche una nuova app e inediti materiali trade. Uno degli intenti è invadere i centri, in senso pacifico e, soprattutto, molto colorato. La campagna è stata siglata da BCube (con la direzione creativa di Andrea Stanich e Arturo Dodaro, l’art Pippo Fiorentino e il copy Domenico Greco), mentre la produzione video è a cura di Bedeschi Film. Planning diversificato: Carat per la tv, Posterscope per l’esterna, Simple Agency per il web. Nessuna precisazione sulle effettive cifre dell’investimento; si sa, però, che il 50% sarà indirizzato alla televisione, il 30% alle affissioni, il 20% al digital. Varietà in tavola e semplicità digitale Presente in Italia dal 2011, Just Eat è presente in oltre 500 comuni, associata a più di 5.500 ristoranti (che diventano 68.000 circa in tutto il mondo), propone 70 tipi di cucina e 340.000 piatti, muovendosi all’interno di un mercato che ha un potenziale di 1,77 miliardi di euro su base annua (come da fotografia tratta da una ricerca firmata dall Osservatorio Just Eat in collaborazione con Icrios - Bocconi. «Il nuovo marchio rappresenta l’evoluzione del nostro approccio per soddisfare i desideri dei clienti e per aggiungere sempre più valore alla community dei ristoranti partner. Crediamo molto in questa campagna che farà entrare i consumatori italiani in un mondo di varietà di cibi e infinite possibilità di cucine, ma che è in grado di sottolineare anche la semplicità e l’efficacia del digitale rispetto all’ordinazione al telefono. Varietà e scoperta diventano, per noi, i punti cardine attorno ai quali costruire una vera food community» ha dichiarato Nicolò Grosoli, marketing manager di Just Eat in Italia, speaker della giornata insieme a Barnaby Dawe, global chief marketing officer e Daniele Contini, country manager.     Niccolò Grosoli, Barnaby Dawe, Daniele Contini

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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