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Intesa Sanpaolo lancia il nuovo format “Sharing Ideas” con stv DDB e MEC

Autore: V Parazzoli


Budget di oltre 2,5 milioni per lo spot istituzionale. A seguire le declinazioni dedicate ai prodotti-servizi

“Sharing Ideas” è il principio che ispira la nuova campagna di Intesa Sanpaolo, sviluppata sotto il profilo creativo da stv DDB e da MEC per un planning che è partito ieri in tv con un 30” replicato con taglio da 15” sul web: il tutto sostenuto da un budget specifico stimabile in oltre 2,5 milioni di euro. Con questo film identitario, la Banca avvia, quindi, un nuovo format che, naturalmente, avrà poi varie declinazioni anche di prodotto (come svela anche il rullo del claim che, prima di fissarsi sulla parola “ideas”, ne mostra in sequenza altre come “emotions”, “projects” e “change”) e che segna una svolta rispetto ai precedenti, che hanno puntato su personaggi come Luciana Littizzetto, la Gialappa’s e, da ultimo, Claudio Bisio. Testimonial che hanno “lavorato” bene per la brand equity di Intesa Sanpaolo come “intermediari” tra quest’ultima e i clienti, mentre ora si entra in una fase nuova, in cui la Banca parla direttamente con le persone dei loro progetti. Intorno al concetto di “condivisione”, il Gruppo bancario sta costruendo da tempo la propria strategia di comunicazione e relazione con clienti e non clienti: dai cinque filoni tematici nei quali si è articolato il palinsesto di eventi durante Expo 2015 all’interno del padiglione “The Waterstone” (“Sharing arts”, “Sharing the world”, “Sharing creativities”, “Sharing visions” e “Sharing stories”), all’innovativo layout delle filiali di nuova concezione che mira a far sentire i clienti “a casa”, in uno spazio condiviso di incontro e lavoro. Le filiali di Intesa Sanpaolo diventano, così, vivai di idee e sperimentazione grazie agli spazi modulari che possono ospitare, oltre alle tradizionali attività della Banca proposte, comunque, in modo innovativo, anche eventi dedicati alle imprese, alle start up, alle idee imprenditoriali di donne e giovani e alla ricerca di nuovi percorsi professionali, oltre che all’arte e alla cultura. Intesa Sanpaolo ha introdotto questo nuovo modello nello scorso autunno: a oggi sono 50 le filiali già realizzate, nelle città come nei piccoli centri, e saranno 100 entro la fine dell’anno, 1.000 a regime. “Sharing Ideas”, dunque, rappresenta per Intesa Sanpaolo il fil rouge e insieme la sintesi di questo nuovo modo di “essere banca” e partecipare ai progetti di famiglie, imprese e territorio attraverso nuove modalità di relazione. Per quanto riguarda la campagna, il compito di sintetizzare l’idea di condivisione è affidato a un elemento semplice ma dal forte valore evocativo: il tavolo, oggetto fisico e concreto, che ciascuno ritrova nella propria vita quotidiana e nella memoria, e che rappresenta anche il luogo ideale attorno al quale raccogliersi per discutere, prendere decisioni, trovare supporto e soluzioni. Il tavolo come simbolo di incontro e dialogo: lo stesso, ampio e solido, che si ritrova nelle filiali di Intesa Sanpaolo, disponibile a sostenere le idee di chiunque abbia voglia di condividerle e farle crescere con l’aiuto della Banca. Spiega Vittorio Meloni, direttore centrale Relazioni Esterne dell’insegna: «Mettendo al centro della strategia di comunicazione il concetto di condivisione, Intesa Sanpaolo risponde a chi, come le imprese, le famiglie e i giovani, cerca risposte per i propri progetti di crescita. Il nuovo modello di filiale, con i suoi spazi modulabili e la versatilità di funzioni che lo caratterizza, esprime proprio questa evoluzione del rapporto con la clientela e la società. Nella campagna, così come nelle filiali di nuova concezione, il tavolo attorno al quale ci si incontra diventa simbolo di questo modo innovativo di fare banca. E per Intesa Sanpaolo la condivisione si realizza non solo all’interno di uno spazio fisico, ma anche attraverso i canali digitali, che costituiscono una piattaforma di confronto interattivo fondamentale». Per l’agenzia hanno lavorato gli ecd Michelangelo Cianciosi e Luca Cortesini; gli art Daniel Cambò e Andrea Maggioni, i copy Luca Gelmuzzi ed Elsa Tomassetti. Account director: Fiorella Bettin; account supervisor: Valentina Bolognino. Casa di produzione: Think Cattleya; executive producer: Philip Rogosky; regia: Tommaso Berté. Dop: Mauro Chiarello. Set design: Salvatore Santoro. Edit: Marco Battiloro. Music: Guido Smider.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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