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Intelligenza artificiale e valore umano - Parte II

Autore: Redazione


Dopo l’appuntamento di martedì scorso, quest’oggi DailyNet ospita il proseguimento della riflessione di Massimo Pattano, marketing manager di 4w, sul tema dell’automatizzazione dei processi di planning e dell’importanza del valore umano

Articolo a cura di Massimo Pattano, marketing manager di 4w MarketPlace

Sono sempre stato affascinato dalla corrente cyberpunk e sentir parlare di intelligenza artificiale nel campo della pianificazione pubblicitaria digitale, da una parte mi fa sorridere, dall’altra mi fa un po’ paura. Ipotizziamo poi che questa intelligenza, se messa sotto pressione, possa diventare “aggressiva”, allora questo mi costringe a fare qualche riflessione in più. Siamo abituati a immaginare i robot come pedissequi esecutori di programmi impartiti dall’uomo, strumenti a cui poter far fare ormai di tutto, e già questo è abbastanza inquietante. Considerare che invece ci possa essere una reazione imprevista o addirittura un passaggio all’autonoma iniziativa del robot, mette veramente ansia, anche riferendoci al solo ambito della pubblicità digitale.

La potenza è nulla senza controllo

Addentrandomi nei vastissimi meandri del mondo dell’intelligenza artificiale, spaziando dall’aspetto filosofico a quello applicativo, arrivo senza indugio a una serie di domande cruciali. È nato prima l’uovo o la gallina? Come questa intelligenza continuerà a modificare il nostro modo di lavorare? Sarà in grado di prendere decisioni autonome? Sarà corruttibile? E se per caso sbaglierà creando qualche disastro, chi raccoglierà i cocci? E se l’intelligenza artificiale nella sua evoluzione più estrema, dotata di iniziativa propria, diventasse addirittura malvagia? I film sul tema si sprecano. Troppe variabili al momento, ma una cosa sappiamo di sicuro: la tecnologia sta dominando qualsiasi scenario e chi non riesce a stare al passo è destinato a scomparire, ma… una famosa pubblicità recitava: “La potenza è nulla senza controllo”. Dunque, sangue freddo e vediamo di governare l’evoluzione.

I vantaggi di utilizzare il pixel

Questa è una necessità che abbiamo ben presente anche noi del digital advertising e in 4w è quello che facciamo tutti i giorni, da molti anni. Abbiamo raccontato la scorsa settimana le numerose possibilità di ottimizzazione in ambito native e oggi vediamo tutto ciò che si mette in campo in tema di video e display. Il nutrito gruppo degli account di 4w gestisce le pianificazioni con la preziosa esperienza maturata in anni di specializzazione. Oltre alle ottimizzazioni di base come site-targeting, channel-targeting, geo-targeting e frequenza, una delle analisi principali viene fatta sul tipo di device per individuare se, quale e in quale misura, nel caso specifico, potrebbe inficiare il buon risultato della campagna, in modo da eventualmente limitarlo o addirittura escluderlo.

L’utilizzo del pixel rappresenta una preziosa opportunità nelle opzioni di retargeting: 4w è l’unica azienda del mercato italiano che offre la possibilità di fare campagne display e ritargetizzarle sul native, un enorme vantaggio per i brand che in questo modo possono gestire le azioni di visibilità scegliendo contesti verticali, audience e quant’altro sulla base del loro target predefinito per poi sfruttare il potenziale ingaggiante del native ritargetizzato sugli utenti che hanno visto la marca. Possiamo inoltre usare il pixel per censire azioni fatte dagli utenti nel caso le campagne display e video non siano solo finalizzate alla brand awareness. Questa funzionalità rappresenta un passo importante verso l’obiettivo “cross” che 4w si appresta a concretizzare a fine 2017, ovvero la gestione di tutti i formati, device e piattaforme in maniera completamente trasversale.

L’importanza dei dati: un tema ancora attuale

Massimo Pattano, marketing manager di 4w MarketPlace

Un altro importante strumento di ottimizzazione sono indubbiamente i dati. 4w lavora con NuggAd che ne verifica costantemente l’audience scandagliando puntualmente più di 1,4 miliardi di impression ogni mese. L’output che ne risulta è estremamente dettagliato con una serie di parametri che vanno ben oltre il tradizionale “genere / fascia d’età” e che possono essere associati a campagne con obiettivi di audience molto evoluti. Tra i parametri di riferimento più richiesti dagli investitori ci sono notoriamente il CTR per le campagne display e il VTR e la viewability per le campagne video. Questi parametri vengono monitorati in 4w con strumenti che permettono di determinare ed andare ad agire su tutto ciò che non è in linea con le aspettative del cliente. Il CTR e il VTR sono attentamente controllati verificando i posizionamenti e la tipologia di prodotto.

La viewability viene monitorata oltre che con strumenti interni, anche con operatori terzi specializzati. Questo ci permette di avere una serie di riscontri per ogni singola url in modo da affiancare i kpi richiesti per ogni campagna a un perimetro di domini che li soddisfano. Il network 4w è completamente trasparente e questo consente al cliente che si avvale di uno strumento di post-validazione esterno di condividere con noi il suo pannello in modo da armonizzare i nostri risultati su quel determinato operatore. Questo per quanto riguarda le campagne dirette, mentre per il programmatico possiamo cercare di offrire alla dsp del cliente (quella che sceglie le impression) il traffico basato sui kpi di campagna.

Brand safety e AI

Uno dei temi più ricorrenti negli ultimi tempi è la brand safety e qui, ricollegandomi al tema conduttore dell’intelligenza artificiale, scopro altre variabili che non sono di facile implementazione. Poniamo il caso dell’investitore che non vuole apparire di fianco a news negative. Come si comporterebbe l’intelligenza artificiale nel caso in cui il placement più “proficuo” da pianificare per la campagna di una compagnia aerea fosse proprio lo spazio accanto alla notizia di un disastro aereo? In tema di fake news, ovvero notizie manipolate per raggiungere determinati obiettivi, mi sento di dire con certezza che purtroppo non c’è intelligenza artificiale che tenga, forse solo HAL9000 sarebbe in grado di gestire il problema delle mezze verità o delle balle piene.

Parliamo quindi di siti sicuri. Qui qualche aiuto dall’intelligenza tecnologica ci può arrivare, il problema è che ancora una volta è surclassata da accordi diversi poiché difficilmente queste intelligenze pianificherebbero sugli UGC, li troverebbero potenzialmente pericolosi. Il trend del mercato invece non sembra questo o quantomeno non mi pare di intravedere segnali in questa direzione. Ci sarebbe spazio per numerosi approfondimenti ma a questo punto mi limito a ribadire il concetto cardine dell’attività in 4w: “tecnologia sì ma con valore umano”.

Per leggere la prima parte dell'intervento di Massimo Pattano, clicca qui.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 15/04/2024


Absolut Vodka sceglie CreationDose per la campagna di influencer marketing dedicata al lancio di Absolut Gift

Absolut Vodka, il brand leader di vodka premium, ha lanciato lo scorso mese la nuova bottiglia “Absolut Gift” e, dopo una gara, ha scelto CreationDose per la realizzazione del progetto di influencer marketing su Instagram, con l’obiettivo di promuovere Absolut Gift come il regalo perfetto per ogni occasione e stimolare l’engagement del pubblico. Il brand ha prodotto le bottiglie  in quantità limitate, disponibili per la vendita in esclusiva su Amazon dal 21 marzo. La particolarità della bottiglia risiede nell’offrire una “gift experience” unica attraverso il suo QR code che, una volta scansionato, mostra messaggi personalizzati dai  propri  amici  attraverso  la  realtà  aumentata e  rende speciale ogni evento.  La strategia influencer Il team di CreationDose è stato chiamato a ideare la strategia per il lancio del prodotto e ha individuato profili in linea con i valori del brand legati all’amicizia, al divertimento e all’inclusività. La squadra di influencer selezionata comprende Edoardo Zaggia e Alberto Sacco, conduttori di “Most Ridiculus” su Comedy Central Italia e coppia nella vita, e Lina Galore, la vincitrice della terza edizione di Drag Race Italia. I creator hanno raccontato le caratteristiche tecniche del prodotto Absolut Gift all’interno di uno storytelling in linea con i loro contenuti di intrattenimento, arricchito da un tocco di magia. Lina Galore ha assunto le vesti di una fatina che arriva in aiuto di Edoardo e Alberto, in crisi per un’idea regalo: la bottiglia Absolut Gift risolve il loro dilemma. “Ciascun party è un’occasione per creare ricordi indelebili, e Absolut Gift rappresenta un regalo unico che rende ogni momento ancora più speciale”, afferma Letizia Invernizzi, Brand Manager di Absolut Vodka. “Insieme al team di CreationDose, che abbiamo scelto per la sua capacità di connettere brand e community attraverso i giusti creator, abbiamo dato vita a una campagna originale, capace di dare voce  ai  valori  del  brand  con creatività. Con il lancio, Absolut si conferma un brand che osa innovare e che si impegna a celebrare l’unione e la gioia di stare insieme”.  La campagna a supporto Il team di CreationDose ha coordinato una campagna di seeding che ha amplificato la risonanza del lancio di Absolut Gift e ha inviato a un pool di creator box personalizzate e curate in ogni dettaglio, per un’esperienza di unboxing propensa alla condivisione. Infine, CreationDose ha curato l’ideazione e la distribuzione del comunicato stampa dell’azienda, in collaborazione con Ghost Studio per l’attività di Pr. “Siamo molto contenti di essere stati scelti da Absolut per l’ideazione della campagna - sottolinea Anthony Favitta, Head of Influencer Marketing di CreationDose -. Per il team di CreationDose è motivo di orgoglio essere riusciti a progettare una campagna che sia stata in grado di abbracciare i valori del brand e farli propri; una leva essenziale al fine di raggiungere i risultati migliori”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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