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Clear Channel Italia Insieme ad AIPE per una migliore regolamentazione della pubblicità in esterna a Roma

Autore: Redazione


Si è tenuto martedì scorso il convegno sui nuovi piani regolatore e di localizzazione degli impianti della Capitale con la presentazione dello studio di congruenza effettuato dall’Università La Sapienza, che evidenzia la necessità di revisione

Per la prima volta la città di Roma si dota di un piano regolatore della pubblicità esterna, e di piani di localizzazione degli impianti. Un passo in avanti per la Capitale dove i casi di affissione abusiva sono tutt’altro che rari. Il problema, però, non è risolto. Perché secondo uno studio condotto dall’Università La Sapienza sul piano regolatore (PRIP) e sui piani di localizzazione (PiaLMIP) elaborati da AequaRoma vi sarebbero alcune irregolarità che rischiano di invalidare procedure di gara e assegnazioni effettuate sulla base di questi piani. Se verranno approvati dalla Giunta comunale così come sono al momento renderanno irraggiungibili gli obiettivi di pubblico interesse per i quali erano stati commissionati: il riordino della pubblicità esterna nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico cittadino e il significativo incremento delle entrate tributarie per Roma Capitale. Di questo si è parlato nel convegno “La Comunicazione Esterna: quale futuro?” organizzato da Clear Channel Italia e dall’Associazione Imprese Pubblicità Esterna (AIPE) martedì scorso. Oggetto dell’indagine il posizionamento degli impianti non coerente con il PRIP e la possibile ricollocazione dei posizionamenti impropri. Manca inoltre una mappa degli impianti di servizio pubblico, e in generale la mappatura degli impianti risulta carente sul fronte delle dimensioni e della composizione dei lotti da assegnare. La relazione della Sapienza sottolinea la necessità di considerare la revisione degli strumenti attuativi relativamente ai posizionamenti e alla composizione dei lotti, coerentemente con gli obiettivi di tutela ambientale, paesaggistica, storica e artistica che dovrebbero essere perseguiti con maggior decisione. Inoltre, la decisione di ricollocare alcune forme di esposizione (SPQR e impianti privati) su strade locali è anche rilevante in termini di affidabilità del gettito ed equità. La loro collocazione su strade commercialmente non affidabili, prive di installazioni, rende incerto il valore commerciale del lotto. Per Clear Channel Italia e AIPE è auspicabile che l’amministrazione di Roma intraprenda un percorso condiviso e trasparente verso la modifica dei piani di localizzazione degli impianti pubblicitari che compromettono l’immagine della Capitale e favoriscono interessi particolari. La proposta avanzata dai promotori del convegno è procedere alla selezione delle concessionarie in base ai comportamenti e adempimenti delle stesse in base alla normativa vigente, per consentire la corretta amministrazione degli impianti sul territorio. Un team di legali e di tecnici dovrebbe rivedere norme e regolamenti e impostare il nuovo assetto cittadino mediante l’assegnazione dei metri quadri derivanti dalla procedura di selezione. Le aziende individuate sarebbero gravate di un costo accessorio e di scopo per la creazione di un fondo apposito e apportare professionalità e mezzi per la stesura di nuovi PialMip. I promotori propongono inoltre di introdurre un’impiantistica tecnologicamente avanzata, all’altezza di Roma Capitale e già presente in tutte le principali città europee e mondiali, nonché organizzare il contrasto sistematico dell’abusivismo. Sergio Verrecchia, Contracts, Development & Bike Sharing Director di Clear Channel Italia, commenta in una nota: “Clear Channel è impegnata, a livello di Gruppo, in un importante piano di investimenti sul digitale e nell’ambito di questa strategia è disposta a investire anche a Roma, ma con la sicurezza che tali investimenti trovino riscontro in un mercato il cui regolare funzionamento sia garantito. Il nostro intento, insieme ad AIPE, sarebbe quello di riaprire un dialogo chiaro e trasparente con il Comune di Roma”. Aggiunge Daniela Aga Rossi, Presidente dell’Aipe: “Le valutazioni dell’Università La Sapienza sono utili per riallacciare il dialogo con l’Amministrazione comunale su un tema così sentito ed importante per Roma, in quanto rappresentano un’analisi scientifica ed oggettiva che eviterà di dare, a chi non vuole cambiare nulla, il pretesto per facili ricorsi amministrativi giustificati dagli errori tecnici e dagli squilibri di collocazione della nuova impiantistica presenti nei piani di localizzazione del Comune, come ad esempio in quelli previsti per l’arredo urbano ed il bike sharing”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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