Per il quotidiano l’obiettivo è raddoppiare il fatturato derivante dal digitale, a 800 milioni
Il digitale ti dà una mano. Forse anche due. Se ne sono accorti anche dalle parti del New York Times, che ha riorganizzato la redazione, tagliato sui costi, focalizzato l’attenzione sul web. Una formula che è servita alla storica testata per battere le attese di profitto nel quarto trimestre dell’anno scorso. Come riportato recentemente dal Sole 24 Ore, gli utili sono aumentati del 48%, a 52 milioni di dollari, anche se il giro d’affari è rimasto invece stagnante a 445 milioni, danneggiato dal calo nell’edizione cartacea. Per l’intero anno i profitti hanno raggiunto i 63 milioni e le entrate gli 1,58 miliardi. Gli utili di gestione del grande gruppo editoriale americano sono a loro volta lievitati a 118 milioni dai 104 milioni nei tre mesi scorsi rispetto allo stesso periodo di un anno prima e a 289 milioni dai 256 milioni nel 2015 dal 2014. Nel digitale la raccolta pubblicitaria trimestrale è lievitata dell’11%, fino alla quota di 70 milioni di dollari, che risulta pari, ormai, a un terzo delle entrate totali da inserzioni. Gli abbonamenti solo digitali sono da parte loro aumentati di 53.000 unità nel trimestre, un record da tre anni a questa parte, fino a un totale di quasi 1,1 milioni. Per tutto l’anno scorso il digitale ha nel suo insieme sfiorato i 400 milioni di entrate, con un incremento dell’8%, a 197 milioni nella pubblicità e del 14% a 193 milioni nei ricavi da abbonamenti. La nuova riorganizzazione e l’obiettivo di 800 milioni da raggiungere entro il 2020 Qual è l’obiettivo del New York Times? Semplice: raddoppiare il fatturato digitale a 800 milioni l’anno entro il 2020. L’edizione cartacea ha tuttavia sofferto un ulteriore calo del 7% nella raccolta pubblicitaria trimestrale che ha spinto il totale carta-digitale in declino dell’1%. Anche di fronte a queste ulteriori pressioni i vertici del Times hanno annunciato una nuova iniziativa di riesame dell’intera struttura redazione con l’obiettivo di identificare aree per riduzioni dei costi. Il progetto sarà guidato dal direttore Dean Baquet e dal responsabile e fondatore del prodotto digitale del quotidiano The Upshot, David Leonhardt. Tra le linee guida del riesame spiccano un maggior focus internazionale, l’analisi di quali segmenti della redazione non siano cresciuti a sufficienza, la valutazione di quali notizie nuove meritino la completa attenzione delle risorse digitali, cartacee e video e una discussione sui possibili ostacoli che il sistema di super-desk del gruppo può creare nella copertura di tematiche vaste e che riguardano più settori quali sono ambiante e istruzione.