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Iab Seminar Mobile: è il momento di pensare all'adv

Autore: A Rocca


Consapevole dell’assoluta affermazione del comparto, la industry ora al lavoro su cultura e trasparenza

Mentre a Milano si svolge frenetico il celebre Salone del Mobile, la industry della comunicazione digitale risponde insieme a Iab Italia, la sua associazione di riferimento, con un vero e proprio “salone del mobile” (ing, mobail, ndr.). Con questa un po’ scontata, ma pur sempre azzeccata, battuta del conduttore Marco Montemagno si sono aperti i lavori ieri mattina al MiCo di “People are mobile”, seminar organizzato, appunto, da Iab per fare il punto sul mobile advertising. A fare gli onori di casa il presidente dell’associazione, Carlo Noseda: «Dopo un 2015 che per il settimo anno ha visto gli investimenti pubblicitari su smartphone crescere a doppia cifra, passando da 293 milioni a 452 milioni di euro, abbiamo deciso di dedicare il primo appuntamento del 2016 di Iab proprio al mobile». Noseda ha parlato di una crescita nei primi mesi dell’anno dell’advertising online pari al 3,5%, dove il mobile occupa ormai una quota del 25%. «Le potenzialità di crescita del comparto sono ancora elevate soprattutto se legate ad altri temi cari alla nostra industry come il programmatic e i video o se contrapposte a un altro argomento “caldo” come l’ad blocking, cui Iab sta dedicando un white paper per fare chiarezza e cultura». Insieme a Noseda sono saliti sul palco del MiCo anche il consigliere Stefano Portu e il direttore generale di Iab Italia Daniele Sesini. «La qualità dell’esperienza online degli utenti - ha concluso Noseda - è al centro di tutto il lavoro di questo direttivo». MURAGLIA Marco Muraglia Un segmento in grande crescita Marco Muraglia, presidente di Audiweb, ha illustrato alla platea i numeri del mobile. Gli utenti unici giornalieri da mobile crescono del 26,4% negli ultimi due anni e raggiungono i 18,2 milioni. Entrando più in dettaglio sulle abitudini di consumo, tra le prime categorie di siti e applicazioni più consultati nel mese da device mobili si riscontrano: i siti di ricerca con 20,6 milioni di utenti, i social network che raggiungono 19,9 milioni di utenti per 15 ore in media per persona, siti e applicazioni dedicati alla messaggistica e chat in mobilità con 18,9 milioni di utenti, i portali generalisti con 19,2 milioni di utenti e, nella sfera dell’intrattenimento, i siti e le applicazioni dedicati ai contenuti video con 17,8 milioni di utenti nel mese, news e informazione con 12,6 milioni e il mobile commerce con 15,3 milioni di utenti. «Ben il 72,5% del tempo complessivo trascorso online viene dedicato al mobile. E 10,2 milioni di utenti si connettono nel giorno medio solo da mobile ». L’86,7% del tempo speso nella categoria “member communities” è mobile, così come il 99,6% di quello nel “cellular paging”, il 78,1% di quello nei giochi online, il 65,7% nel “mass merchandiser” e il 62,5% nei video e nell’intrattenimento televisivo online. «Lo smartphone ha un uso esclusivo per il 98,4% degli utenti, mentre il tablet al contrario viene condiviso dal 65,9%». L’84,5% del tempo totale in mobilità è in-app. Un’ora e 31 minuti è il tempo trascorso in media al giorno da mobile app, cioè il 62% del tempo totale online. Quasi il 60% dei 18-24enni naviga da mobile app. «Il consumo di news da mobile - conclude Muraglia - è molto diffuso tra i millennials ma per tempi brevi, mentre l’ecommerce piace loro senza riserve».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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