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Iab Seminar, al via tra 7 giorni con molte novità

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L'intervista al direttore generale di Iab Italia, Daniele Sesini

Daniele Sensini_PER PRIMA IAB Daniele Sensini Quando si parla di mobile non ci si riferisce più a una semplice tendenza che deve ancora dimostrare tutte le proprie potenzialità, ma di un fenomeno che, soprattutto negli ultimi anni, ha investito la quotidianità e le abitudini di tutti. E a conferma di ciò, esistono diversi dati che danno ragione a un sentore che, tra gli addetti ai lavori, è già diffuso da tempo: la total digital audience nel giorno medio, rappresentata da 21,7 milioni, conta ben 18,2 milioni di utenti collegati attraverso device mobili, a fronte di 11,5 milioni di italiani che hanno navigato da desktop (dati Audiweb gennaio 2016). Smartphone e tablet, dati alla mano, non possono quindi essere in alcun modo considerati fratelli minori del computer, anzi. Altri spunti interessanti arrivano anche da uno studio di We Are Social: una persona sblocca il proprio smartphone per controllare l’ora, mediamente, 110 volte al giorno, quasi 7 volte all’ora – salvo poi rimetterlo in tasca dimenticandosi l’orario. È una chiara testimonianza del crescente utilizzo dei device mobili da parte degli utenti e come questo, di conseguenza, spinga le aziende a pensare in termini “Mobile First”, sfruttando al massimo le opportunità a disposizione per creare user experience uniche. Dunque, il mondo del mobile rappresenta un punto di contatto unico tra azienda e consumatore, sotto tutti i punti di vista. Di questo, e di molto altro, se ne discuterà nel prossimo Iab SeminarPeople are Mobile, che si terrà giovedì 14 aprile presso il MiCo, con il preciso obiettivo di approfondire le tematiche calde del momento nonché le opportunità generate da un mercato in continua ascesa, anche sul fronte pubblicitario, dove il Mobile Advertising ha fatto registrare “un incremento del 53% tra il 2014 e il 2015 raggiungendo un valore di 462 milioni di euro e una quota pari al 21% dell’Internet Advertising e al 6% del totale dei mezzi pubblicitari”, come ha affermato in una nota del febbraio scorso Marta Valsecchi direttore Osservatorio Internet Media del PoliMi, tra gli ospiti della manifestazione. In vista dell’evento DailyNet ha intervistato il direttore generale di Iab Italia, Daniele Sesini. “People are Mobile” nelle parole di Daniele Sesini «Tra una settimana esatta prenderà il via il primo Seminar targato Iab Italia dedicato al tema del Mobile e l’edizione di quest’anno, intitolata “People are Mobile”, presenta diverse novità, dall’organizzazione della giornata agli ospiti. I lavori apriranno alle ore 9.30, nella sala Plenaria presso il Mico, con l’introduzione a cura del presidente di Iab Italia Carlo Noseda, del consigliere Stefano Portu e mia, in quanto direttore generale dell’organizzazione. A partire dalle 9.45 si susseguiranno sul palco diversi ospiti con l’obiettivo di far luce sui principali trend e le best practice che le piattaforme in mobilità offrono agli operatori della comunicazione interattiva. Si inizia con Marco Muraglia, presidente Audiweb, che svelerà gli ultimi dati relativi alla mobile audience, al quale farà seguito l’intervento della sociologa Monica Fabris “Il mobile alla conquista delle masse e delle abitudini” per capire le implicazioni che può avere sulle abitudini quotidiane. Fastweb e UnipolSai, rispettivamente con le case history presentate dal direttore marketing e cx Federico Ciccone e il responsabile comunicazione commerciale Giovanni Chiarelli, porteranno al Seminar il punto di vista delle aziende che forniranno nuove chiavi di lettura legate al mondo tech. Un altro momento importante della mattinata sarà l’intervento congiunto di Massimo Russo, condirettore de La Stampa, e Mario Calabresi, neo direttore di Repubblica, che parleranno delle sfide che deve affrontare il mondo editoriale in ottica mobile, portando le loro esperienze dirette. Emanuele Callioni, direttore prodotti e tecnologie multimediali RTI Mediaset, farà invece il punto della situazione sul nuovo ruolo della televisione crossmediale, che resta comunque il mezzo più seguito seppur le modalità di fruizione si siano trasformate, e l’impatto del second screen e dei social. Tra i tanti ospiti, spiccano anche diverse presenze internazionali di rilievo tra cui Zac Pinkham, vp International mobile AOL, e David Orban, chapter ambassador SingularityU Milano, che aiuteranno i presenti a dare uno sguardo diverso sul comparto mobile, con un respiro più ampio e completo. Il fatto di invitare personalità importanti da altri Paesi è per Iab motivo di orgoglio e di consapevolezza nel voler offrire nuovi spunti con cui interpretare il presente, affiancando così a interventi pragmatici altri più visionari. La vera novità di questa edizione sono i tre workshop pomeridiani che avvicinano il Seminar alla formula del Forum. Contemporaneamente ci saranno tre tavole rotonde nella Plenaria dedicate al confronto sulle nuove frontiere dell’adv, con la partecipazione di operatori del settore - Teads, Spotify e Condé Nast - e di IGP Decaux, in quanto rappresentante dell’out of home, settore che pensa alla comunicazione in modo sempre meno tradizionale e più orientato alla digitalizzazione, con diversi impianti digitali nelle zone urbane». Il 2016 di Iab Italia: il calendario «Per quest’anno abbiamo in programma quattro eventi, dedicati ai principali trend del mercato adv. Al Seminar Mobile si aggiungono quelli dedicati al Performance Marketing il 7 luglio, con un focus particolare sul programmatic in quanto brillante sistema per misurare andamenti e risultati in campo pubblicitario, e al Video Advertising l’11 ottobre. Infine, a maggio sarà la volta del comparto Food and Beverage, un evento al quale Iab prenderà parte nella giornata del 12 maggio per approfondire il tema della comunicazione digitale in ambito alimentare. Confermate inoltre le date del Forum, il 29 e 30 novembre, evento anche questo di respiro sempre più internazionale e visionario, capace di attrarre non solo operatori del settore ma anche un pubblico interessato trasversalmente al tema del digitale, allargando così ancora di più gli orizzonti di questo appuntamento che si propone, da anni, come un punto di riferimento per l’intero mercato». Uno sguardo al mercato digitale italiano: serve più equilibrio «Il mercato digitale italiano ha dimostrato di essere in buono stato, come emerge anche dai più recenti dati Nielsen: il web è in crescita e ha fatto registrare un incremento di circa 10 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Dunque, anche per quest’anno si prospetta un andamento positivo e questo risultato è possibile grazie all’apporto di tutti i player che operano in questo settore, dai colossi del web internazionali alla realtà più locali. È evidente, però, che a fronte di una leadership di realtà quali Google e Facebook è necessario che anche i publisher italiani possano competere sullo stesso terreno e ad armi pari per cogliere tutte le innumerevoli opportunità offerte da questo settore. Per fare questo serve fare sistema e una maggiore sinergia tra tutte le realtà coinvolte. E si inserisce proprio in questa direzione l’auspicio che fa Iab in quanto sostenitore dell’intero mercato: adottare un approccio differente per una crescita del comparto più equilibrata».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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