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Gruppo L’Espresso: nel trimestre la raccolta è a quota +6,8%, anche grazie alle nuove concessioni terze. E nasce GEDI

Autore: Redazione


In flessione i mezzi proprietari su internet e sulla stampa, che perdono, rispettivamente, l’1,5% e il 10,4%. Le radio, in controtendenza, hanno registrato un aumento dell’1,5%

L’assemblea degli azionisti di Gruppo L’Espresso ha approvato ieri l’aumento di capitale che permette la fusione con Itedi. L’assemblea ha anche approvato la modifica della denominazione da Gruppo Espresso a Gedi gruppo editoriale Spa. In esecuzione degli accordi dell’integrazione fra Itedi e il Gruppo Espresso, l’assemblea ha deliberato l’aumento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 11 a 14, nominando consiglieri John Philip Elkann, Carlo Perrone e Elena Ciallie. Exor “ribadisce la volontà di contribuire attivamente allo sviluppo” del Gruppo Editoriale Gedi. Lo afferma il presidente John Elkann in una nota in cui viene viene ricordato che la finanziaria diventerà azionista di Gedi al perfezionamento dell’integrazione e della successiva distribuzione di azioni da parte di Fca. Il Consiglio ha approvato anche i risultati consolidati al 31 marzo 2017 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini. Il Gruppo ha chiuso il primo trimestre 2017 con un risultato netto positivo pari a 5 milioni di euro. I ricavi consolidati, pari a 136,4 milioni, hanno registrato un incremento dello 0,4% sul primo trimestre del 2016 (-3,1% a perimetro non omogeneo). I ricavi diffusionali, pari a 42,3 milioni, sono scesi del 4,6% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente a perimetro omogeneo.

I ricavi pubblicitari

I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 6,8%, registrando una flessione del 6,6% sui mezzi del Gruppo Gedi e un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie ai nuovi incarichi per Radio Italia, La Stampa e il Secolo XIX, per la pubblicità nazionale. Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta dell’1,5%, confermando il trend positivo già riscontrato nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una leggera flessione (-1,5%), inferiore a quella di mercato. Infine, la stampa ha registrato un calo significativo (-10,4%), riflettendo l’andamento negativo del mercato dei quotidiani e dei periodici, che si è riflesso in particolare sul quotidiano nazionale, mentre i locali hanno mostrato una buona tenuta. I costi sono scesi del 6,4%; sono diminuiti sia i costi fissi del personale (-5,4%) che gli altri costi (-7,2%).

Andamento della gestione del Gruppo

Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a 13,1 milioni (12,3 milioni nel primo trimestre 2016 pro-forma). Il risultato operativo consolidato è stato pari a 9,7 milioni (8,8 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente pro-forma). La posizione finanziaria netta a fine marzo 2017 era positiva per 29 milioni, rispetto ai 31,7 di fine 2016 e ai 15,5 al 31 marzo 2016. L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine marzo a 1.946 dipendenti e l’organico medio del periodo a perimetro omogeneo è stato inferiore del 2,3% rispetto al primo trimestre del 2016.

Piano di deconsolidamento

Nell’ambito del piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con La Stampa e Il Secolo XIX, nel corso del 2016 il Gruppo Espresso ha perfezionato le seguenti operazioni: cessione dell’intera partecipazione, pari al 71%, nella Seta SpA, editrice delle testate Alto Adige e Il Trentino; cessione il 1° novembre 2016 del ramo d’azienda includente le testate Il Centro, ed il relativo centro stampa, e La Città di Salerno; affitto dal 1° dicembre 2016 del ramo d’azienda comprendente la testata “La Nuova Sardegna” a favore della società DB Information SpA. Per tutte le testate è stata mantenuta la raccolta pubblicitaria in capo alla concessionaria A.Manzoni&C.. In ordine a garantire la comparabilità dei dati, il Gruppo ha elaborato per il primo trimestre del 2016 un conto economico pro-forma che rappresenta i risultati sul perimetro attuale, vale a dire tenendo conto, per le 5 testate deconsolidate, dei soli ricavi e costi della concessionaria. I confronti con l’esercizio precedente sono quindi da intendersi riferiti ai dati pro-forma.

Evoluzione della gestione

Il 9 marzo 2017 l’AGCM ha autorizzato l’operazione di fusione tra tra il Gruppo Espresso e ITEDI, subordinatamente all’attuazione di alcune misure correttive, adottate ieri dal Gruppo. Il 17 marzo l’AGCOM ha pubblicato i dati relativi alle tirature dei quotidiani in Italia nell’anno 2016, dai quali è risultato che l’integrazione tra il Gruppo Espresso e ITEDI non determina il raggiungimento di una posizione dominante nel mercato dei quotidiani. In merito alle prospettive dell’esercizio 2017, sulla base degli andamenti registrati nel corso del primo trimestre, Gruppo Editoriale L’Espresso non vede miglioramenti dei trend che hanno interessato il settore ormai da anni; per contrastarli, il Gruppo continua ad impegnarsi nello sviluppo delle attività digitali, in cui è leader nel proprio settore, e nel contenimento dei costi. La prospettata integrazione con ITEDI aprirà nuove opportunità su entrambi i fronti.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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