Grazie a Spot+, DigitalMDE arricchisce le campagne in Digital Audio

DigitalMDE lancia Spot+, una soluzione tecnologica e commerciale per potenziare le campagne in audio digitale nelle radio. Grazie alla tecnologia sviluppata da Triton Digital, leader mondiale nella gestione del digital audio advertising e rappresentata in Italia da DigitalMDE, con Spot+ è possibile sfruttare le maggiori possibilità commerciali offerte dal canale digitale da parte di editori radiofonici e rispettive concessionarie per arricchire le campagne pubblicitarie trasmesse in streaming con una serie di opzioni. Spot+ In particolare, con Spot+, gli investitori e le agenzie che acquistano una campagna radiofonica potranno arricchire gli spot veicolati via streaming con una serie di possibilità che solo il digitale offre, come la targetizzazione, ad esempio per area geografica, la gestione di diverse creatività in funzione del target, l’inserimento di un banner cliccabile che porti ad una landing page apposita. Con questa soluzione tecnologica, tra le altre cose, una catena di negozi potrà acquistare una campagna pubblicitaria sull’audience di una radio e personalizzare la creatività degli spot che verranno ascoltati via streaming in base a diversi parametri di ascolto e misurarne precisamente le performance. Nuove opportunità “Questo enrichment digitale non cambia l’ampiezza dell’audience venduta e raggiunta, ma potenzia le possibilità di comunicazione. Essendo spot digitali, questi adottano sia le metriche del comparto, quindi parliamo di impression e CPM invece che di copertura e vendita a spot, sia le possibilità di accogliere anche soluzioni più avanzate come l’abbinamento con una DMP o l’inserimento in campagne di retargeting”, ha commentato Davide Panza, cmo e co-founder di DigitalMDE. Soluzione complementare per le radio Le radio possono dotarsi, quindi, di una soluzione complementare a disposizione di agenzie ed inserzionisti che potranno così inserire il Digital Audio a tutti gli effetti nel media mix di pianificazione digitale, integrando e aggiungendo valore alla pianificazione tradizionale broadcast senza alterarne l’audience complessiva. Grande interesse “Il Digital Audio sta raccogliendo ultimamente un deciso interesse da parte degli interlocutori della filiera dei media che iniziano ad accorgersi che esiste un mondo dell’audio digitale che non è assimilabile a quello della radio. Una parte la fa Spotify, con la sua affermazione tecnologica e di modalità di fruizione on demand, l’altra la fanno le prerogative digitali del mezzo, soprattutto, in chiave di possibilità di pianificazione pubblicitaria in linea con gli altri media moderni, e la nascita di nuovi device, come connected car e smart speaker di cui Google Home è il primo rappresentante, che utilizzano solo i flussi audio trasmessi in streaming”, ha concluso Davide Panza.