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Google rilascia una ricerca sulla viewability dei video ads e alcuni aggiornamenti su Active View

Autore: Redazione


A livello globale il 95% degli annunci video su YouTube sono visti e uditi. E uno su tre dei grandi inserzionisti, ha adottato i bumper ads per potenziare il messaggio

In occasione di dmexco a Colonia, Robert Kyncl, chief business officer di YouTube, ha presentato alcune novità della piattaforma. Terze parti hanno verificato che la viewability media su YouTube è pari al 95%, quasi 30 punti in più rispetto alla viewability media nel resto del web e sulle app. In solo un anno, uno su tre dei grandi inserzionisti di YouTube ha adottato i bumper ads per potenziare il proprio messaggio. Babak Pahlavan, senior director of Product Management for Measurement Products di Big G ha annunciato, inoltre, alcuni aggiornamenti su Active View, la tecnologia di misurazione accreditata dal Media Rating Council (MRC) che aiuta gli inserzionisti a posizionare i propri annunci dove hanno maggiori possibilità di essere visti. Lo stato dell’arte della viewability dei video L’anno scorso, Google ha annunciato che a livello globale la viewability media degli annunci video su YouTube era salita al 93%, decisamente al di sopra della viewability media degli annunci video nel resto del web e sulle app, pari al 66%. Oggi, questo numero è ancora più alto: globalmente la viewability media degli annunci video su YouTube è ora al 95%, mentre la viewability media dei video nel resto del web e sulle app è rimasta al 66%. Inoltre, il 95% degli annunci su YouTube è udibile. Sul report “Lo stato della viewability degli annunci video” è possibile vedere i livelli di viewability per diversi tipi di inventory e diversi dispositivi a livello mondiale. Nuove strategie di ottimizzazione con Active View in DoubleClick Bid Manager Per fare in modo che tutti gli annunci video siano visti e uditi, non solo quelli su YouTube, Google lancia due nuove strategie di ottimizzazione del bidding con Active View in DoubleClick Bid Manager, per gli annunci video che compaiono nel resto del web e sulle app in cui la viewability è minore rispetto a YouTube. Sono incluse la possibilità di ottimizzazione per un annuncio video che sia visibile sullo schermo per almeno 10 secondi, o per un annuncio video che venga visualizzato completamente e sia udibile. L’ottimizzazione di Active View utilizza il machine learning per massimizzare le impression che soddisfano gli obiettivi di viewability e audibility. Nello specifico, significa che Active View mette a fattore una serie di segnali come la dimensione del player video, il dominio e la posizione sulla pagina per determinare il bid ottimale per ciascuna impression, così da trarre il massimo dal budget di marketing. Queste nuove strategie di bidding permetteranno di migliorare il view-through rate in situazioni in cui si vuole verificare che la propria audience stia prestando attenzione - se, per esempio, c’è bisogno di più tempo per presentare l’offerta o se il brand o il logo compaiono solo alla fine del video. Queste due nuove strategie di ottimizzazione dei bid con Active View sono disponibili su Bid Manager per tutti gli inserzionisti, come espansione delle strategie di ottimizzazione dei bid con Active View già esistenti. Metriche avanzate di Active View per tutti i video Ads Quest’anno Google ha annunciato il reporting avanzato per le campagne TrueView di YouTube su DoubleClick. Oggi questa funzione viene estesa e le nuove metriche di Active View su DoubleClick Campaign Manager e DoubleClick Bid Manager rese disponibili per tutti i video, non solo YouTube. Queste nuove metriche di viewability e audibility permettono di scoprire insight approfonditi sulla performance delle creatività e sull’attenzione degli utenti.  Gli studi hanno mostrato che più a lungo viene visto un annuncio, maggiore è il lift nelle metriche di brand awareness e consideration. Con le nuove metriche di viewability e audibility su DoubleClick, è possibile avvicinarsi alla comprensione di quali annunci video catturano l’attenzione degli utenti, e hanno quindi un maggiore impatto, e quali devono essere migliorati per essere più efficaci. Gli annunci di oggi rappresentano l’evoluzione di Active View, la tecnologia di misurazione di Google accreditata da MRC, e riflettono l’impegno della company nel dare al mercato strumenti e insight necessari per verificare che gli annunci catturino l’attenzione.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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