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Google lancia guida creativa per il programmatic

Autore: Redazione


Tre utili consigli ai marketer per realizzare una creatività basata sui dati

Quest’anno due parole sono sulla bocca di tutti: selezione programmatica. Si prevede che la spesa globale per la pubblicità programmatica raggiungerà i 21,6 miliardi di dollari nel 2016 e rappresenterà il 67% degli investimenti display (eMarketer). Non si tratta solo di cambiare le modalità di acquisto e vendita pubblicitaria, ma anche di trasformare il modo in cui si elaborano le strategie e si progettano e sviluppano le creatività. Tuttavia, anche se gli esperti di marketing sanno perché questo tipo di campagne è così importante, non sempre risulta chiaro come realizzarle al meglio. L’adozione di un processo creativo basato sui dati porta benefici concreti. Gli esperti di marketing vedono aumentare l’efficacia delle proprie campagne. I centri media possono offrire ai clienti una gamma di servizi più ampia, mentre le agenzie creative e le case di produzione possono produrre una creatività di migliore qualità, rendendo più efficiente il processo creativo. Per questo DoubleClick (Google) lancia una guida per aiutare gli esperti di marketing e le agenzie a sviluppare e implementare strategie creative per le campagne con selezione programmatica. La guida è il frutto di un anno di ricerche ed esperienze in collaborazione con lo studio creativo digitale Fancy Pants Group, Accenture e tre marchi globali: L’Oreal, Gilt.com e Royal Bank of Canada. Sono tre i principali cambiamenti a livello mentale che i marchi devono adottare per passare a una creatività basata sui dati.
Comprendere tutti i dati a disposizione, e selezionare quelli più significativi
Gli esperti di marketing utilizzano già i dati raccolti attraverso gli strumenti di CRM o le ricerche di mercato per rendere più efficaci le loro campagne. Ma è disponibile anche una grande quantità di dati aggiuntivi, come le analisi proprietarie dei siti aziendali, i dati sul pubblico forniti da terze parti e gli input contestuali su dispositivo, posizione o tipo di media. Per esempio, lavorando con L’Oreal a una campagna programmatica per i prodotti solari Vichy, Google ha usato i dati di localizzazione per diversi segmenti di audience insieme a informazioni meteorologiche da usare come base su cui costruire creatività differenti.
Lavorare con le agenzie creative per sviluppare solide strategie di creatività basate sui dati
Troppo spesso le agenzie creative e le case di produzione sono coinvolte nel processo quando le decisioni più importanti sono già state prese. Invece, gli esperti di marketing devono poter lavorare con le agenzie sin dall’inizio del progetto per costruire strategie creative basate sui dati. Per lo sviluppo di una campagna programmatica di Royal Bank of Canada, Google ha lavorato al fianco della società riunendo tutti i team di lavoro in un unico ufficio allo scopo di realizzare il brief creativo. Insieme hanno delineato una strategia che ha portato alla creazione di un team formato da persone provenienti da reparti diversi, che è stato coinvolto fin dall’inizio nel processo e nel risultato finale.
Implementare un processo per la realizzazione della campagna fondato su collaborazione e agilità, che coinvolga tutti i fornitori e le agenzie dall’inizio alla fine
Nell’attuale processo creativo di una campagna, ciascuna parte svolge il proprio compito e lo passa alla successiva con poco riscontro. In questo modo non c’è né comunicazione né trasparenza tra media e creatività. Per ottenere risultati convincenti, gli esperti di marketing dovrebbero coinvolgere tutte le agenzie lungo tutto il processo della campagna, assicurando la comunicazione tra tutte le persone coinvolte. Nella creazione di una campagna programmatica di Gilt.com finalizzata ad aumentare il numero di iscritti, Google non solo ha coinvolto tutti fin dall’inizio, ma ha continuato a collaborare anche dopo la conclusione della campagna iniziale. In questo modo, il marchio è stato in grado di sfruttare le capacità di analisi di più parti coinvolte.google guida programmatic

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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