La sigla fondata a inizio d’anno dal creativo Paolo Guglielmoni e che opera attraverso un network di talenti si è affermata nel pitch internazionale indetto da Illva Saronno Holding per il rilancio del suo brand di punta. Sul mercato Italia, il planning viene curato da Omni@
Il movimento delle emozioni
“Lo spot parla del brand in modo nuovo e ne racchiude tutto il mondo aspirazionale, evocativo, iconico ed elegante - dichiara Augusto Reina, a.d. di Illva Saronno Holding. Il concept creativo, che Guglielmoni ha sviluppato con il d.c. art free Filippo Rieder, parte da un elemento distintivo del prodotto, la rotazione dell’iconico tappo quadrato, quando si svita per aprire la bottiglia. Da questo elemento di autentica “visual property” si accede al mondo evocativo e aspirazionale di Disaronno.
Lo spot, girato in una villa sul lago di Como da Fernando Mainguyague e prodotto da Diaviva (direttore della fotografia: Guido Mazzoni; executive producer: Alain Sanyas), rappresenta pienamente l’inconfondibile stile di questo liquore italiano di eccellenza dalla personalità contemporanea e innovativa, amato in tutto il mondo; un brand premium e moderno sempre al passo con i tempi. Il film, che si anima tra immagini e musica intorno al concetto di rotazione, si articola in diversi momenti, tutti collegati tra loro: un volo spettacolare di uccelli, il movimento impalpabile di una volta stellata, una danza armoniosa.
Il movimento delle emozioni più coinvolgenti è sempre una rotazione, ispirata a quella del tappo. Si ritrova, inoltre, l’essenza più autentica di Disaronno, presentato puro, on the rocks, a esaltare la qualità premium del liquore icona dello stile italiano del bere nel mondo. Lo spot, ambientato in un’atmosfera sognante, racconta di un brand dinamico che, nel corso degli anni, ha saputo rinnovarsi e innovarsi, per conquistare la mente e il cuore dei consumatori di tutto il mondo.
Approccio disruptive
«Questo progetto suggella il primo anno di attività della sigla che ho fondato a inizio anno per raccogliere attorno a me un network responsive di talenti, in grado di adattarsi, come insegna il responsive design, a qualunque situazione, assumendo di volta in volta la configurazione più efficiente - spiega a DailyMedia Guglielmoni che, proponendosi in prima persona direttamente come project manager oltre che direttore creativo copy, ha già lavorato in questi mesi, tra gli altri, anche per IBM, Europ Assistance e Breil -. RADS vuole proporsi con un modello imprenditoriale creativo “disruptive”: non ha sede nè uffici, è un network appunto nomade, che si configura di volta in volta a seconda del progetto, del budget, del cliente. In questo senso, è una rete “responsive”, e raccoglie talenti multidisciplinari: adv, design, digital, social, produzione digitale e cartacea, architettura, eventi, food, musica e arte».
Chi è Paolo Guglielmoni
Filosofo teoreta all’Università Cattolica di Milano. Visiting scholar all’Università di Cambridge. Clarinettista al Conservatorio di Piacenza. Saggista e traduttore per Bompiani. Adottivo digitale, runner, geek. Copywriter di nascita, diventa creative director in Leo Burnett dove, in 12 anni, lavora sui progetti adv e digitali dei principali clienti locali e globali d’agenzia, vincendo numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2012 decide che il futuro della comunicazione è la filiera corta tra creatività e produzione, per cui dà vita a hungryideas, la prima storytelling factory in Italia. Nel 2017 decide che l’approccio responsive è il futuro del business creativo, per cui fonda RADS_Responsive Ads. È stato consigliere esecutivo dell’ADCI, lecturer e keynote speaker. Dal 2017 è professore a contratto di Viral Creativity e Introduction to Adv, in NABA, nelle classi in lingua inglese. È l’unico creativo italiano incluso nella collezione di arte pubblicitaria del Louvre.