Clima distensivo nelle parole del presidente di Assorel verso la nuova carica dell'associazione
Lettera a cura di Filomena Rosato
Caro Emanuele,
le tue stimolanti dichiarazioni stampa lette stamane (ieri, ndr) su Assorel nel rapporto con AssoCom hanno fatto evolvere il messaggio di congratulazioni che mi apprestavo a inviarti, per le vie forse un po’ ‘fredde’ dei nostri rispettivi uffici di segreteria, in questa lettera, che ti invito a considerare come la pagina nuova di un capitolo nuovo, da neo-Presidente di Assorel a neo-Presidente di AssoCom.
Questo nostro essere a capo di due Associazioni di grande storia e prestigio nel mondo della Comunicazione ci pone nelle migliori condizioni per collaborare con senso di responsabilità a migliorare il mondo che rappresentiamo, verso un mercato che ci accomuna tutti negli stessi obiettivi: riconoscibilità delle specificità professionali, qualità, riconoscimento del valore del nostro lavoro, rispetto dell’identità della persona.
Riguardo alla storicità del conflitto tra Assorel e AssoCom, preferisco guardare avanti. La mia storia personale nel mondo della Comunicazione mi vede impegnata da più di vent’anni nel superamento delle barriere tra le diverse industry, così come delle rendite di posizione che hanno cementificato il nostro segmento economico. Vivo da sempre come un dovere offrire al mercato il meglio delle competenze in una progettualità di lavoro che, per ambire all’eccellenza, deve nutrirsi di coraggio, trasversalità, integrazione, che non sono ‘moderne specializzazioni’, come lo storytelling non è dato dell’irrompere improvviso dei nuovi touch point.
Le PR, storicamente, lo sanno bene ed evolvono continuamente la loro complessità in quel mondo della relazione che oggi sembra appartenere a tutti professionalmente e invece necessita di specializzazione, approfondimento continuo, dedizione, ascolto, umiltà, pensiero.
Rappresentiamo ambiti professionali diversi e facciamo lavori diversi ma contigui, che hanno bisogno l’uno dell’altro. Nella piena consapevolezza di questo, Assorel ti conferma tutta la disponibilità e l’apertura per sviluppare insieme quel processo federativo delle eccellenze della comunicazione di cui il mercato ha profondamente bisogno, trovando un respiro nuovo e un luogo nuovo ideale. Una moderna agorà che faciliti l’incontro, la contaminazione vitale tra persone e intelligenze, solida nel suo avere radici antiche e aperta a tutte le piattaforme possibili.
Un percorso nel quale Assorel crede e sta investendo molto e che può portare a una fase nuova per tutta la Industry, fuori da logiche egemoniche e prevaricatrici. Su queste basi ogni dialogo è, non solo possibile, ma anche urgente e ti invito a incontrarci sin dall’inizio del nuovo anno.
Auguri di buon lavoro. Auguri di buone feste
Filomena Rosato
Presidente Assorel
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