Pesano i costi legati al programmatic e una partenza lenta del mercato nel suo complesso. Molto bene l’area mobile
Partenza d’anno in chiaroscuro per le concessionarie di FCP-Assointernet: a marzo, infatti, il giro d’affari è in calo del 2,8% a 42,1 milioni di euro. Il tendenziale gennaio-marzo è negativo per il 2,6% ed è pari a 103,1 milioni. In una nota, il presidente di FCP-Assointernet, Giorgio Galantis, sottolinea come il responsabile di questo modesto declino sia il programmatic, e in particolare i costi che questo processo ha sugli editori, oltre a una partenza lenta del comperto pubblicitario nel suo complesso.
Un altro fattore è legato al mobile: qui gli Over the Top hanno saputo assorbire con maggior velocità i budget degli spender e gli editori hanno fatto inizialmente più fatica ad adeguare il proprio business a questo canale. Tuttavia, in questo campo, la crescita della galassia FCP-Assointernet è molto importante: +84,4% a 6,3 milioni. Bene il Tablet, a+ 101,9%, mentre il segmento Web scende na 35,1 milioni (-11,1%). In contrazione anche gli introiti dell’area Smart Tv/Console, a -33,5%. “A marzo il fatturato rilevato dall’Osservatorio FCP-Assointernet risulta in decremento del -2,8%. Analoga la flessione del primo quarter chiuso a -2,6%, circa tre milioni di euro in meno rispetto al 2016. Una perdita in parte imputabile ai costi tecnologici connessi alla crescita della componente programmatic, come sottolineato in più occasioni, e ad una partenza rallentata del mercato pubblicitario nel suo complesso. Confermata invece la forte crescita, ormai continuativa, della componente mobile la cui incidenza sul totale ha raggiunto nel trimestre il 15%”, ha dichiarato Galantis.