La società social non ha strutturato un’offerta autonoma, ma ha deciso di attivarla in collaborazione con Amazon, AppNexus, Index Exchange, Media.net, Sonobi e Sortable
Facebook ha annunciato ieri di aver stretto una partnership con sei società ad tech per aprire Facebook Audience Network (FAN), che consente a migliaia di editori e sviluppatori di monetizzare le proprie proterties servendosi degli strumenti di targeting del social, alle loro piattaforme di header bidding. Questo passo rappresenta una apertura verso la community ad tech: Facebook, infatti, è spesso criticato per non dare accesso ai suoi dati e inventory, tant’è che è stato definito un walled garden. E soprattutto rappresenta un attacco diretto al suo più grande rivale, Google, che detiene una quota del 33% del mercato del digital advertising globale, a fronte del 16,2% di Facebook.
La novità per Facebook Audience Network
Facebook non sta strutturando un’offerta autonoma di header bidding, ma sta aprendo le porte di Audience Network a quei publisher che utilizzano la tecnologia in partnership con sei aziende, vale a dire Amazon, AppNexus, Index Exchange, Media.net, Sonobi e Sortable. Nel blogpost in cui è ufficializzata la novità, Matt Wheatland, director of programmatic di Daily Mail US, sostiene che i primi test effettuati con FAN hanno prodotto un incremento dello yield, cioè i soldi generati dai suoi annunci, nell’ordine di due o tre volte. Facebook ha detto che le entrate dei publisher che hanno sperimentato l’header bidding, sono aumentate tra il 10% e il 30%. Per salire a bordo servono quattro principali requisiti:
- Tutte le risorse di domanda devono ottenere le stesse informazioni in contemporanea
- Lo spazio pubblicitario va assegnato alla fonte disposta a pagare di più
- Non ci dev’essere arbitraggio, né manipolazione delle aste da parte della domanda
- Diversificazione e stabilità delle entrate degli editori.