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Facebook e Dentsu Aegis Network presentano tutte le potenzialità del comparto video

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Le due realtà, partendo da un tema d’interesse comune, hanno dato vita a una partnership che si è concretizzata, tra le altre cose, nella ricerca “Effective People Based Strategy”. Ne hanno parlato con DailyNet Alberto Mazzieri e Mariano Di Benedetto

Negli ultimi anni il segmento video è cresciuto in maniera esponenziale perché, da un lato grazie alle sue caratteristiche di dinamicità e flessibilità, dall’altro grazie a un mutato dna dell’audience online, ha saputo intercettare le esigenze digitali dei singoli, ponendosi al centro delle social e digital user experience. E anche a livello commerciale i video advertising stanno facendo la parte del leone, tanto che quasi la totalità degli stakeholder attivi nell’ecosistema digitale ne hanno testato le funzionalità. Solo l’8% degli advertiser, il 10% delle agenzie media e l’8% degli editori non ne fa uso, secondo gli ultimi dati emessi da Iab Europe, anche se in realtà il peso del digital video adv sul totale non supera il 20% di investimenti o guadagni. Si tratta di cifre che rendono l’idea di quanto questa tendenza si stia rapidamente trasformando in un dato di fatto, sul quale però c’è ancora da studiare e riflettere. Ed è proprio questo che hanno fatto Facebook e Dentsu Aegis Network: partendo da un tema d’interesse comune – le potenzialità del video – hanno dato vita a una partnership che si è concretizzata in uno studio dal titolo “Effective People Based Strategy”. Ne hanno discusso con DailyNet i protagonisti: Alberto Mazzieri, sales manager di Facebook Italia e Mariano Di Benedetto, ceo iProspect Italia & chief digital officer Dentsu Aegis Network.

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Le origini della ricerca

«La ricerca nasce dall’esigenza di capire come sono cambiate le abitudini di fruizione dei video online, soprattutto in seguito all’esplosione del digital, prima, e del mobile, poi. È stata inoltre nostra intenzione indagare il modo in cui le aziende possono sfruttare tale strumento per elaborare strategie di comunicazione e marketing. Analizzando un arco di tempo che va dal 2015 al 2020, l’obiettivo è stato cercare di intuire e comprendere i trend del futuro, per essere preparati a soddisfare le necessità degli utenti in real time», ha specificato Mazzieri, dimostrando ancora una volta come in Facebook l’approccio “people-based” sia la strada maestra.

Video: online in crescita, in tv c’è uno stallo

Il fenomeno dei video online è talmente impattante che, nonostante i buoni numeri che fa registrare oggi, è destinato a crescere ancora. «Lo dimostrano anche i numeri: il 20% del tempo speso online nel mondo lo si utilizza per guardare video e solamente negli Stati Uniti quest’anno è triplicato il numero di video postati e condivisi sulle piattaforme social, una tendenza che può essere anche estesa a livello globale. Dunque, emerge con chiarezza l’abitudine degli utenti a creare sempre nuovi contenuti video per poi condividerli con la propria community virtuale, determinando un aumento dell’audience e una solida crescita della raccolta pubblicitaria. Nei prossimi 5 anni, invece, la tv tradizionale pay e free rimarrà in una fase di sostanziale stand by, sia in termini di audience che di revenue», ha affermato il sales manager di Facebook Italia. «Entrando nello specifico – continua – su Instagram abbiamo riscontrato un aumento del 40%di visualizzazioni video, dovuto al target più giovane degli utenti così come alle modalità di fruizione, in mobilità e con rapidità». Toccando inoltre il rapporto video – qualità, Mazzieri sottolinea come «Su Facebook le aziende si concentrano sulla rilevanza del contenuto, piuttosto che sulla qualità in sé del prodotto, a differenza dei media tradizionale dove invece le modalità di produzione fanno la differenza. Un esempio rilevante è Facebook Live».

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A proposito di Facebook Live…

«Li abbiamo lanciati da poco a livello internazionale notando un grandissimo interesse da parti degli utenti, tanto che alcuni video in diretta hanno raggiunto milioni di views in pochissime ore conquistando una viralità inaspettata. Questo ci ha convinti a investire ancora di più su questo fronte e a breve sono previsti ulteriori sviluppi. Parlando della misurazione, per esempio, abbiamo iniziato una fase di test con alcune aziende per sponsorizzare attraverso campagne ad hoc i video Live in modo da segnalare il momento della diretta e, di conseguenza, attirare più utenti durante il live. Oltre ai video Live – prosegue Mazzieri – i prossimi 10 anni saranno segnati da un altro fenomeno in rapida ascesa: i Video 360. Come ha recentemente confermato anche Mark Zuckerberg in una conferenza, Facebook ha appena dato il via libera per investire risorse nella realtà virtuale, pensando a questi investimenti come a un progetto a lungo termine, sui 10 anni».

Un commento sul mercato video italiano

«Nonostante l’Italia sia ancora un mercato fortemente orientato al mezzo televisivo, sul fronte online il video sta facendo segnare risultati importanti, sulla scia di quanto sta avvenendo anche nel resto del mondo. E questo rappresenta sicuramente un segnale incoraggiante per tutte le aziende. Viste le particolarità del panorama nostrano, credo che in futuro andremo verso un utilizzo congiunto dei video su tv e digital, Facebook nella fattispecie, creando così importanti opportunità di business. La recente collaborazione con GfK, con cui abbiamo iniziato a fare una serie di misurazioni congiunte ad hoc, ne è un esempio», ha infine spiegato il sales manager di Facebook.

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Il punto di vista di Mariano Di Benedetto

Che cosa ne pensa del mercato video advertising?

«Partendo dal presupposto che oggi viviamo in una diatriba mediatica e che essere memorabili e rimanere impressi nella memoria del consumatore è sempre più difficile, il video sembra essere la soluzione più efficace per “comunicare” alle proprie audience perché è in grado di catturare l’attenzione dei consumatori e vivacizzare la loro fantasia, coinvolgendoli emotivamente prima che razionalmente. Il potere del video risiede nella forza evocativa delle immagini e dei suoni, che riescono a coinvolgere lo spettatore attivando una comprensione immediata del messaggio e una eventuale interazione con lo stesso. È chiaro che tutto dipende dal contesto e dal contenitore nel quale i video sono erogati, ma soprattutto quello che fa la differenza è il contenuto. Due sono i requisiti fondamentali che un video deve avere per essere efficace: un primo frame interessante che incuriosisca il pubblico, che lo spinga cioè a spingere “play” e al tempo stesso una narrazione intensa, che lo renda complice della storia che si sta raccontando, favorendo una user experience immersiva  e non passiva. Questo è quello che le piattaforme digitali consentono di fare. Su queste piattaforme il video è protagonista di grandi innovazioni, basti pensare alla crescente diffusione di formati coinvolgenti e ingaggianti quali i video 360. Un’altra interessante opportunità per il nuovo anno è rappresentata dalla crescita dei video “in verticale”, a seguito della popolarità di alcune applicazioni social come Snapchat, Periscope e Vine oltre a Facebook, naturalmente. Oggi stimiamo che in Italia la raccolta pubblicitaria in video advertising valga il 24% del totale mercato digitale. E se guardiamo tra i nostri clienti, questa quota è ampiamente superata. «Capire chi si ha di fronte, creare il contenuto da veicolare attraverso un linguaggio consono, “ingaggiare” e persuadere il pubblico in maniera rilevante permette di passare dall’OTS (opportunity to see), all’ OTI (opportunity to interact) e perché no all’ OTT (opportunity to transact)», ha spiegato Mariano Di Benedetto.

Le principali evidenze della ricerca “Effective People based strategy”

«Le evidenze che emergono dalla ricerca restituiscono un quadro in cui il video, inteso sia come formato che contenuto, rimane protagonista, indipendentemente dal canale distributivo. I sistemi dovranno necessariamente evolvere in funzione della fruizione di ogni singolo individuo. Ecco perché parliamo di People based marketing. In questo scenario i media tradizionali non danno segnali di crescita significativa e gli OTTV hanno modelli di business che non attribuiscono alla raccolta advertising un peso specifico notevole, questo a oggi. La potenziale crescita del consumo di video online nei prossimi anni potrà essere ulteriormente accelerata dal superamento di alcuni fattori, che al momento ostacolano la crescita: una rapida diffusione della banda larga, una reale diffusione degli hotspot wifi gratuiti sul territorio, offerta dati degli operatori mobile, e infine l’esclusività e la qualità dei contenuti  disponibili online. Il digital può trarre vantaggio dalla stagnazione e si appresta a diventare la piattaforma centrale di strategie che prevedano la compresenza e l’interazione di più mezzi», ha spiegato ancora.

La partnership con Facebook

«Ogni partnership in Dentsu Aegis Network deve avere caratteristiche di “knowledge”: quella con Facebook soddisfa questo requisito. Oltre alla ricerca su temi d’interesse comune, siamo impegnati a realizzare concretamente progetti di Data Connection per massimizzare gli investimenti attraverso l’ambito “segment of one” e risolvendo il limite del cookie e del calcolo probabilistico. Per citarne uno Facebook Audience Lab, un laboratorio di ricerca congiunto per mettere a fattor comune idee, dati e le rispettive competenze. Costruire un futuro sostenibile, passa attraverso la possibilità di offrire soluzioni di comunicazione in grado di dialogare con persone reali in modalità open e always connected, questo il nostro manifesto», ha infine concluso il ceo iProspect Italia & chief digital officer Dentsu Aegis Network.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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