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Spiacenti, questa pagina non esiste.
Autore: D Sechi - 28/03/2024
Intelligenza artificiale come bacchetta magica, come spauracchio, come soluzione, come opportunità con vista sul futuro. AI, GenAI, ormai basta la parola, ma non è così: vantaggi e tranelli sono sempre dietro l’angolo e occorre una mano d’aiuto per capire quali siano le reali possibilità. Un brand come Microsoft delinea i possibili tragitti dell’innovazione, anche nel nostro Paese, e presenta Copilot per Microsoft 365, soluzione al servizio della crescita delle aziende italiane. Di cosa si tratta? Chiediamo lumi a Martina Pietrobon, Direttrice Modern Work di Microsoft Italia (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv). Come si sta muovendo Microsoft nel campo dell’AI e del Web3.0? «Microsoft è leader per quanto riguarda GenAI e Copilot, che noi vediamo proprio come un co-pilota, un aiutante integrato nelle nostre applicazioni, quelle che usiamo tutti i giorni, una soluzione che ci permette di essere a fianco delle aziende, per aiutarle a essere competitive e ad attirare nuovi talenti». Quai vantaggi porta affidarsi al Copilot? «È uno strumento che Microsoft ha lanciato quasi un anno fa, disponibile in Italia dal 22 novembre scorso; è sempre più utilizzato e i nostri dati ci dicono che il 77% di chi lo utilizza non riuscirebbe più a rinunciarvi, mentre il 70% ha assistito a un effettivo aumento della produttività. Copilot viene utilizzato nelle mansioni più ripetitive e libera spazio per la creatività». Quai tipologie di aziende o quai mercati potrebbero giovarsene di più? Circa 200 aziende italiane l’hanno già adottato. Facciano qualche esempio: nel campo dell’HR il Copilot aiuta a creare job spotting, comparazioni di cv, ma anche nel Finance permette un lavoro più approfondito sui dati, è un reale sostegno nei capitolati di gara. Nel marketing, Copilot è usato per la creazione di post social, per la messa a punto delle ricerche, snellisce attività quali power point, excell e analisi di mercato. Con Copilot è possibile creare eventi da zero, tra inviti e analisi dei partecipanti. Ma sono soltanto esempi, le funzioni che si possono ricavare sono tantissime. Il vantaggio che porta l’AI è enorme, si pensi che ogni dollaro investito in Europa in progetto con intelligenza artificiale generano un ROI medio di 3,3 punti più alto. A questo punto è anche scontato ripetere che perdere un simile treno significherebbe essere meno competitivi». Come vi muovete invece sul fronte della sostenibilità? «Ci poniamo in prima linea sull’argomento e l’AI aiuta nella limitazione degli sprechi e nella ricerca di una maggiore efficienza. E poi, non dimentichiamo che Microsoft si è posta l’obiettivo di essere carbon zero entro il 2030». AI e occupazione: tra ansie e preoccupazioni, quali lavori sta “inventando” ‘intelligenza artificiale e quai figure professionali state cercando o ritenente che serviranno in un prossimo futuro? «L’AI è un servizio, un co-pilota, non qualcosa che ci sostituisce. In un simile contesto, diventano fondamentali le soft skills, utili per capire, per esempio, come porre bene una domanda affinché il Copilot risponda in maniera sempre più precisa, ma perché questo accada serve l’ingegno umano». L’Italia è cresciuta su fronte dell’innovazione, può competere o è ancora frenata? «Secondo una ricerca recente di Microsoft, le aziende italiane sono allineate all’Europa e anzi stiamo adottando i servigi dell’AI per il 73% rispetto al 67% di media europea, quindi possiamo dire di essere addirittura davanti». Microsoft offre soluzioni, si prodiga anche nella formazione? «Abbiamo lanciato AI L.A.B, iniziativa attraverso la quale facciamo incontrare i migliori partner e le aziende italiane, un momento di scambio, di conoscenza, un percorso che stiamo facendo insieme al mercato italiano».
LEGGIAutore: V Parazzoli - 28/03/2024
Proseguono le attività di ottimizzazione dei network di WPP, ora in modo operativo in 5 mercati tra cui l’Italia, dopo che l’operazione era già stata annunciata a fine 2020. In questo caso si parla di Grey e AKQA. Il progetto, che ha portato alla creazione di AKQA Group al di sopra delle due sigle operative, prevede che Grey riorganizzi strategicamente la propria rete di uffici con l’obiettivo di accelerare la crescita e diversificare le proprie competenze. In parallelo, AKQA, specializzata in comunicazione digitale, accresce la sua presenza globale e la propria offerta di servizi. Questo riassetto è un altro passo progettato da Laura Maness, Global CEO di Grey, per realizzare la sua visione di creare una “borderless Grey”, obiettivo identificato al momento del suo ingresso nel network nel settembre 2022. Questa mossa consente a Grey di concentrarsi sui mercati ad alta crescita, garantendo un servizio ancora migliore per i propri clienti globali. Il riassetto Il riassetto coinvolge le sedi di Grey anche in Australia, Emirati Arabi Uniti e Belgio, che si uniscono ad AKQA, espandendo significativamente le loro operations, con i vertici di Grey che entrano a far parte dei management team locali. Grazie alle forze complementari e all’esperienza di questi uffici che vanno a integrarsi negli studios di AKQA, il nuovo team continuerà a generare valore sulla scorta dell’eccellente lavoro sviluppato per clienti come Volvo, Westfield, The Coca-Cola Company e altri brand globali. In Cina, Grey assumerà la gestione dello studio di Shanghai di AKQA, dove entrambi i brand continueranno a operare sotto un unico leadership team. Queste azioni sono una componente fondamentale della strategia di Grey e della visione di crescita accelerata, sfruttando i propri primari punti di forza e mantenendo la sua indipendenza come uno dei network più creativi al mondo. Il piano non prevede l’integrazione di altri studios di Grey in AKQA (che si era fortemente rafforzata con l’acquisizione, sempre da parte di WPP, dell’italiana H-ART che faceva parte di H-FARM). Il nostro mercato In Italia, AKQA assumerà la gestione dello studio di Milano di Grey rafforzando ulteriormente la collaborazione fra i due team, che ha già generato ottimi risultati fra cui la gestione della comunicazione corporate e interna di UniCredit, recentemente assegnata con estensione internazionale al team combinato in seguito a una gara. Entrambi i brand continueranno a operare sotto un’unica leadership almeno per ora condivisa: Umberto Basso, Managing Director di AKQA, e Marta Di Girolamo, CEO di Grey. La nuova realtà conterà più di 170 professionisti, al servizio di brand globali come The Coca-Cola Company, Nike, Whirlpool, ed eccellenze italiane come Edison (che già era stata acquisita insieme dalle due sigle), RTI, Artsana, Ducati, Sofidel, Angelini Pharma, Campari Group e Cameo, nei tre uffici di Milano, Roma e Treviso. I commenti “AKQA e Grey hanno già lavorato insieme in queste regioni e le nostre aree di competenza si integrano perfettamente - dichiara Laura Maness -. Unendo i nostri team, stiamo unendo il meglio di entrambi i mondi: la rinomata creatività di Grey e l’eccellenza nel design e innovazione di AKQA. Sono convinta che a beneficiare di questo nuovo assetto non saranno solo i nostri dipendenti, ma anche i nostri clienti, che avranno accesso a un pool veramente ineguagliabile di talento ed esperienza diversificati”. Ajaz Ahmed, Fondatore e CEO di AKQA, dichiara: “Siamo orgogliosi di collaborare con il team di Laura e crediamo che il valore del brand Grey sia permanente nel tempo. La ricerca dell’eccellenza operativa è centrale nella nostra missione di fornire una crescita sostenibile e al servizio della costruzione di un’agenzia più snella e agile per migliorare le nostre performance e supportare la nostra visione a lungo termine”.
LEGGIAutore: Redazione - 27/03/2024
abbiamo parlato di: GenAI, quali sono le sue opportunità? Martina Pietrobon, Direttrice Modern Work di Microsoft Italia, presenta Copilot per Microsoft 365; L'andamento degli annunci adv online secondo i dati dell'AdReport IAB diffuso da Media Consultants; La centralità del modello JIC nella relazione annuale 2024 di Auditel Srl ascolta la puntanta del 27 marzo 2024
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