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A Milano, il 13 luglio, appuntamento con Think Digital di GroupM

Autore: Redazione


Un incontro di grande prestigio organizzato da GroupM e The European House Ambrosetti per riflettere su come il cambiamento generato nelle imprese dalla rivoluzione digitale e tecnologica coinvolga la comunicazione

L’appuntamento è fissato per il prossimo 13 luglio, presso gli spazi di SuperstudioPiù, in Via Tortona 27, a Milano. Va in scena Think Digital, evento organizzato da GroupM e The European House Ambrosetti: un incontro per riflettere su come il cambiamento generato nelle imprese dalla rivoluzione digitale e tecnologica coinvolga la comunicazione, richiedendo ai vertici aziendali un radicale cambio di paradigma. Massimo Costa, country manager di WPP Davvero prestigioso l’elenco degli interventi che si alterneranno durante l’intensa mattinata dei lavori, che sarà presieduta e moderata da Massimo Russo, direttore divisione digitale del Gruppo Espresso e ceo di Huffington Post. In base al programma indicativo reso disponibile dagli organizzatori, dopo il Welcome Coffee, intorno alle 8:45, il via alla giornata, alle 9:00, con i saluti di benvenuto di Massimo Costa, country manager di Wpp Italia, e Massimo Beduschi, chairman e ceo di GroupM Italy, a cui seguirà l’intervento di Valerio De Molli, managing partner di T.E.H. - Ambrosetti.
Think Digital - Prima parte
La prima parte della mattinata sarà, poi, incentrata su uno specifico argomento: “La tecnologia sta cambiando il nostro oggi e il nostro domani”. Interverranno: Norm Johnston (Digital Prophet di GroupM), “What about tomorrow: the third wave of digital disruption”; Fabio Vaccarono (Managing Director di Google Italia), “La legge di Varian”; Giorgio Metta (Vice Direttore Scientifico di I.I.T.), “L’impatto dei robot androidi sul nostro quotidiano e sulla nostra vita”; Massimo Banzi (Co-fondatore di Arduino), “Stimolare creatività, immaginazione e prodotti interattivi in modo autonomo”; Alfonso Fuggetta (Ceo di Cefriel; Professore al Politecnico di Milano), “L’impatto delle tecnologia digitali su prodotti, servizi e processi delle imprese”; Bruno Lepri (Ricercatore al MIT), “Trasformare i big data in smart data per ottenere insight strategici e operativi”; Massimiliano Magrini (Managing Partner di United Ventures), “Imprenditori che ridisegnano le industrie attraverso la tecnologia”; Massimiano Bucchi (Professore presso UNITN), “Perché la tecnologia non basta: innovazione, società e cultura”. Fabio Vaccarono, managing director di Google Italia
Think Digital - Seconda parte
Verso le 10:50 un intervallo, prima dell’inizio della seconda parte del meeting, che a partire dalle 11.10, fino alle 12:20, si soffermerà su “La rivoluzione in atto nella comunicazione”. Anche qui cinque relazioni di particolare rilevanza, a partire da quella di Paolo Borzatta (Senior Partner di T.E.H. - Ambrosetti), “La rivoluzione digitale nella comunicazione per la competitività delle imprese e la sfida per i Ceo”. A seguire: Brian Gleason (Global Ceo di [m]PLATFORM, GroupM), “Enable audience addressability and accountability across all media”; Maximo Ibarra, “Innovazione digitale e cambio di paradigma: giovani, competenze e open innovation”; Philip Missler (Director di Amazon Media Group Deutschland and Italy), “As custumer shopping habits change - How we engage them needs to change”; Andrea Fontana (Managing Director di Storyfactory), “Scienza della narrazione e storytelling nella contemporaneità sociale, politica, e organizzativa”.
Think Digital - Terza parte
Terza e ultima parte della giornata, al via intorno alle 12:20, dedicata a “I cambiamenti nel mondo della comunicazione digitale visti dalle imprese”, con tre interventi: Francesco Cecere (Direttore Marketing e Comunicazione di Coop Italia), Walter Scieghi (Head of Marketing & Consumer Communication di Nestlé Italia) e  Carlo Paolo Grossi (Direttore Divisione OTC di Menarini I.F.R.). Infine, dalle 12:50 alle 13.00, la conclusioni, affidate nuovamente a Massimo Beduschi. Seguirà un Light Lunch. L’organizzazione ricorda che la presenza all’appuntamento è rigorosamente su invito.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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