Una giornata dedicata alle strategie del brand che lavora ogni giorno per creare la cosiddetta “connetted beauty”. Un orientamento sempre più votato alla digital transformation, che si riflette anche negli investimenti media gestiti a livello globale e in crescita del 31,9%
La sfida dei brand, oggi, è riuscire a innovarsi rimanendo competitivi ma, soprattutto, mantenendo salda la fiducia dei propri consumatori. Lo sa bene L’Oréal che di questa necessità ne ha fatto un valore fondante e che su innovazione e personalizzazione ha basato tutte le sue strategie di marca. Ieri a Milano, la company ha organizzato un “Innovation Day” dedicato proprio a raccontare quest’approccio, a studenti, aspiranti beauty expert e player del settore.
Ricerca e sviluppo
«L’Oréal spende oltre 850 milioni di euro d’investimenti in ricerca e sviluppo, con 3862 dipendenti impegnati in diverse attività specializzate e un centro di ricerca mondiale con relative sedi regionali per portare avanti una costante e significativa innovazione di prodotto e di processo», ha spiegato Filippo De Caterina, direttore comunicazione corporate L’Oréal Paris. «La nostra vocazione all’innovazione si riflette anche negli investimenti media, sempre più orientati al digitale, dove la quota, in crescita rispetto all’anno scorso, si attesta al 31,9% rispetto al media mix a livello mondiale, nella crescita a doppia cifra della nostra quota eCommerce rispetto al 2016 e gli oltre 300 milioni di follower che ci seguono sulle nostre piattaforme online».
Beauty e nuove tecnologie
Tutto l’ecosistema L’Oréal crede molto nel matrimonio tra le nuove tecnologie e il beauty come, per esempio, la realtà virtuale e aumentata, molto usate come strumento di ricerca e come canali di fidelizzazione dei consumatori. Un altro esempio: attraverso le innovative real time platform, ultima frontiera della beauty routine. “Make up genius”, l’app che permette di provare il make up virtualmente, il “My UV Patch”, che misura il livello di raggi UV che la pelle sta assorbendo durante l’esposizione al sole e persino un tool di Lancôme in grado di scansionare il colore della pelle per creare un fondotinta su misura grazie ad algoritmi di shade match studiati ad hoc. Per chi volesse provarlo, sarà lanciato a Milano dal 17 al 28 ottobre in esclusiva per Rinascente.
Un’app che aggiunge valore
Make Up genius è un raffinatissimo esempio di come un utilizzo strategico delle nuove tecnologie possa aggiungere valore a un brand e il suo successo è ampiamente dimostrato dai numeri: l’app è disponibile in 65 Paesi ed è stata scaricata oltre 20 milioni di volte sia da privati sia presso i rivenditori che la utilizzano per migliorare la customer experience. Basta inquadrare il codice a barre di un prodotto, posizionarsi davanti alla fotocamera e voilà, ecco apparire il make up corrispondente sul proprio volto grazie alla realtà aumentata. I tool di bellezza diventano, dunque, smart e vanno anche oltre lo smartphone, ad esempio, con la spazzola intelligente di Kerastase dotata di sensori in grado di testare lo stato di salute dei capelli e dare consigli personalizzati per mantenerli sani o tutta la nuova generazione di wearable (che includono chip da impiantare sotto pelle) che presto debutteranno sul mercato.
Un team per sviluppare la “connected beauty”
Per descrivere come l’azienda si è affacciata al mondo delle nuove tecnologie è intervenuto Guive Balooch, global vice president del Technology Incubator di L’Oréal. “Il settore beauty è influenzato dai dispositivi connessi e la rivoluzione digitale ha un ruolo cruciale anche nella filiera della bellezza. Per comprendere come creare questa connessione in modo organico, abbiamo creato un team e un incubatore ad hoc proprio per sviluppare la cosiddetta “connected beauty” e offrire a ogni nostro consumatore un prodotto perfetto e personalizzato. Penso che la personalizzazione e le connessioni emozionali siano il cuore dell’innovazione nel nostro settore e la tecnologia può essere utilizzata per ottenere questi due obiettivi fondamentali”.