ABBONATI

IAB Interact 2018: a Milano va in scena il futuro del settore, tra dati, AI e blockchain

Autore: Redazione


L’appuntamento annuale di IAB Europe, organizzato per la prima volta nel capoluogo lombardo in collaborazione con IAB Italia, ha aperto il confronto sulle sorti di un’industria, quella pubblicitaria, che contribuisce allo sviluppo dell’economia UE con introiti oltre i 526 miliardi all’anno

di Anna Maria Ciardullo

Ieri, Milano ha ospitato la prima giornata di IAB Interact 2018, il congresso annuale organizzato da IAB Europe, quest’anno in collaborazione con IAB Italia, dove i più grandi esperti del settore si sono riuniti per discutere di innovazione digitale e nuove frontiere dell’advertising e che approda sul suolo nostrano per la prima volta. Ad aprire i lavori è stato Constantine Kamaras, Chairman del Board of Directors di IAB Europe, che ha espresso l’obiettivo principale di questo appuntamento, ossia rompere alcuni cliché che si sono costruiti intorno all’industry e indagare in modo strutturato la base commerciale della rete, affinché si possa dare nuova forma all’ecosistema digitale e affrontare le sfide che pone per creare inedite opportunità. «Nessun luogo è più adatto di IAB Interact per fare questo, la più grande organizzazione del settore ha come obiettivo primario quello di creare una visione comune che ponga le basi per portare avanti il settore nei prossimi anni, facendo il punto sui temi più caldi come AI, blockchain, privacy online e portando a fattor comune visioni ed esperienze», ha spiegato Kamaras alla platea.

Un bivio per l’industry

«Il consolidamento del potere delle grandi tech company pone delle problematiche economiche e politiche e ha creato un gap generale tra le data driven company e tutte le altre - spiega Rob Norman, per lungo tempo ai vertici manageriali di GroupM -. Nessuno può negare l’enorme potere che hanno questi attori al momento, ma la sfida è riuscire a regolamentarli affinché si stabilisca un nuovo ordine nel mondo ed emergano inedite modalità di fare business, più sostenibili per tutti». In questo scenario entra in gioco il ruolo delle agenzie, la cui sfida, secondo Norman, è diventare una sorta di “guardiani” delle transazioni che intercorrono dal commercio fino alle relazioni con i consumatori e puntare alla destrutturazione per creare e trasferire valore».

Townsend Feehan, Ceo di IAB Europe, ha aggiunto in una nota: “Il settore della pubblicità digitale ha registrato un altro anno di forte crescita a due cifre in Europa, confermando il suo ruolo nel sostenere la fornitura di contenuti digitali e le esperienze dei consumatori. Con l’imminente entrata in vigore del GDPR, ci troviamo a un bivio per l’industria e dobbiamo continuare a migliorare l’esperienza degli utenti, oltre a sottolineare il contributo che la pubblicità digitale apporta all’economia europea”.

Da dove partire

Il percorso di rinnovamento deve partire dai dati, di qualità, organizzati in modo efficiente per trovare i giusti asset dove operare e con obiettivi chiari. Questo, amplierà la qualità delle inventory (traffico umano, viewability, safe enviroment) per garantire finalmente la brand safety. «Gli inserzionisti, oggi, hanno bisogno di servizi integrati e distribuiti  e di comunicazioni rilevanti per differenziare e rendere riconoscibili i propri prodotti a prescindere dalla piattaforma di destinazione - continua Norman - anche dal punto di vista del media, dove è necessario distaccarsi da un approccio ancorato a logiche tradizionali. Non si può semplicemente imparare da ciò che si è fatto prima, bisogna attingere dal know how dei brand nativi digitali per poter bilanciare e mediare l’esperienza nella comunicazione, nel commercio e nei servizi»

I prossimi trend

Ma quali sono le dinamiche che impatteranno sul futuro?  Dei digital trend che daranno forma al settore ne ha parlato Daniel Knapp, direttore esecutivo TMT di IHS Markit. Innanzitutto, quest’ultimo ha anticipato la fine della crescita, in quello che si può definire ormai un settore maturo e in fase di definitivo consolidamento. Come hanno già fatto alcuni dei più grandi advertiser, si assisterà anche a una diminuzione della spesa da parte dei brand già presenti sul mercato, un mercato dove sempre di più i dati guadagneranno valore, sorpassando quello del media.

Parlando di trend, poi, non si può non menzionare Amazon, che avrà un ruolo cruciale nell’advertising, come ha spesso sostenuto Martin Sorrell. Sebbene, appaia ancora piccolo comparato ai suoi competitor come Facebook e Google, l’azienda ecommerce ha assunto ben 2.000 persone nel 2017 per gestire questo ambito del business e le sue ad revenue sono aumentate del 139% nel primo trimestre del 2018. Un altro trend ha come protagonista la blockchain e il suo ruolo nella pubblicità che dovrebbe incidere positivamente soprattutto nel campo della tutela della privacy.

La tecnologia che porterà l’innovazione alla ribalta, però, è e continuerà a essere, senza dubbio, l’Artificial Intelligence, soprattutto per quanto riguarda la Data Science. Le nuove advertising platform, infine, si configureranno nell’ambito della voice technology. Più di 7 miliardi di altoparlanti intelligenti saranno usati entro il 2020 ed emergeranno strategie di marketing ad hoc.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy