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Festival di Cannes 2017: il progetto per Netflix vale un argento e un bronzo a We Are Social negli Entertaiment

Autore: Redazione


Grande la soddisfazione per l’agenzia di cui è direttore creativo Gabriele Caeti, che mette a segno una doppietta con la promozione dedicata alla seconda stagione della serie “Narcos”. Nessuna medaglia nei media

dalla nostra inviata a CANNES, Anna Maria Ciardullo e Vittorio Parazzoli
Entertaiment

Batte bandiera spagnola il Grand Prix degli Entertainment, che è stato vinto da MRM//McCann Madrid per Santander Bank. Produzione di Oxigeno Barcellona. Un film di 17 minuti dove una donna vende esperienze tragiche per soldi. Il lavoro ha raggiunto un altissimo livello di engagement e spinge le persone a chiedersi davvero se i soldi siano realmente più importanti delle esperienze di vita: e questo è il plus premiato dalla giuria, perché il video è ironico ma nasconde un messaggio più profondo. Bel risultato per l’Italia (anche se è l’unico nella giornata di ieri), che vince un argento e un bronzo con il progetto “Speak like the Patròn” di We Are Social per Netflix, in particolare per promuovere la seconda stagione della serie “Narcos”. Proprio con questa campagna, l’agenzia di cui è direttore creativo Gabriele Caeti ha vinto, nel 2016, il Gran Prix ADCI, per la prima volta in una categoria non tradizionale come il social. Non arriva a medaglie, invece, “Guardian Fan”, firmato da Publicis Italy per Heineken.

«Gli Entertainment Lions celebrano la creatività che trasforma i contenuti in cultura - ha commentato il presidente di giuria, PJ Pereira, di Pereira & O’Dell -. Le campagne in gara devono dimostrare di veicolare idee “unskippable”, ossia che riescano ad affascinare in modo dirompente, comunichino un messaggio o si connettano con il pubblico in modo nuovo. La diversità dei componenti delle giurie riflette anche la diversità dei vincitori. Alle fondamenta del lavoro dei giurati c’è l’impegno a non scegliere mai i vincitori in base al caso, ma di guardare e riguardare i lavori e confrontarsi con gli altri fino a essere così profondamente sicuri delle scelte da trovarsi d’accordo all’unisono. E’ un onore essere stato un membro di questa giuria per una delle categorie più giovani e soggetta a continui cambiamenti, dove si possono mostrare al mondo i lavori più interessanti e speciali  e capire come i brand possano contribuire all’intrattenimento del pubblico e non solo. La giuria ha fatto un durissimo lavoro e il long film che ha vinto merita di essere visto fino alla fine perché rappresenta l’esempio perfetto di come si dia forma al brand entertainment di qualità. Abbiamo molto bisogno di integrità artistica ancora prima di integrità di branding per essere originali e ispirare il pubblico: il tempo dei consumatori non si può acquistare e, malgrado tutte le evoluzioni della creatività, questo punto saldo non cambierà mai. Tuttavia, la qualità dell’intrattenimento offerta dalla campagna vincitrice non è la sola che abbiamo premiato. Abbiamo scelto il lavoro che ha investito maggiormente sia nel branding sia nell’attenzione alla qualità del tempo dei destinatari», ha concluso Pereira.

Entertainment Lions For Music

Nella categoria Entertainment Lions For Music, dove non c’erano italiani in shortlist, ha vinto il Grand Prix l’agenzia Johannes Leonardo di New York con il lavoro per adidas Originals che si avvale di una colonna sonora originale di Human / Q Deoartment /Sonic Union. “Original is never finished” (produzione: Human New York/RSA Films Los Angeles, EGG Films, Cape Town, Exile New York, Blacksmith New York) ha come protagoniste figure visionarie provenienti dal mondo della musica, dello skate, dello sport, delle nuove tendenze e dell’arte. Puntando i riflettori sull’incessante ricerca dell’originalità, il video propone una versione remixata della celeberrima “My Way” di Frank Sinatra, con un inedito approccio provocatorio alla cultura moderna dello streetwear. Grazie a un cast multigenerazionale, con Snoop Dogg, Dev Hynes, Stormzy, Mabel, Kareem Abdul-Jabbar, Brandon Ingram, Petra Collins, Gonz e Lucas Puig, adidas Originals reinterpreta i propri classici rivolgendosi a una nuova generazione di creatori, incoraggiandoli a riscrivere il significato di “originalità”.

«Gli entertaiment Lions For Music celebrano le collaborazioni musicali più creative e i contenuti musicali più originali. Le entry in gara devono dimostrare produzioni originali, di promozione o distribuzione musicale per i brand. Lavori dove un artista o una piattaforma trovino  il modo di comunicare con i consumatori in modo innovativo - ha detto il presidente di giuria, Olivier Robert Murphy, di Universal Music Group -. Se si pensa a Cannes, non si può non pensare alla musica, la musica è pura emozione e può suggerire in che direzione va il business oggi.  Per intenderci, “no music no party”. Come giuria, abbiamo cercato il lavoro che riuscisse a creare le connessioni più significative con l’audience perché, per funzionare, l’associazione con un brand deve essere ben costruita».

Design

Il Grand Prix del Design se l’è aggiudicato CJ Worx di Bangkok con il progetto “The unusual football field” per AP Thailandia. La campagna mostra come le persone anche in piccoli spazi ristretti riescano a trovare il modo per interagire tra loro, come i bambini che giocano a calcio anche in piccolissimi spazi di giardino: così in Thailandia hanno creato dei campi da calcio per riempire tutti gli spazi abbandonati anche se piccolissimi o irregolari per adibire anche quelli più impensabili alla condivisione sociale. Non ottengono medaglie i tre lavori italiani entrati in shortlist e, cioè, due per “Responsibly the beer’”, firmati da McCann per Ubrew, e uno per “Moleskine Café”, realizzato da Leo Burnett Milan.

«I Design Lions celebrano la maestria visuale. I lavori in gara devono dimostrare come il design può essere usato per definire un brand o comunicare il suo messaggio chiave, ma con una identità visuale unica che porti i consumatori a riconoscerlo e capirlo - ha detto la presidente della giuria, Sandra Planeta, della svedese Planeta Design -. Ringrazio la fantastica giuria di quest’anno, abbiamo dibattuto e discusso la vera natura del design, e mai come adesso è evidente l’impatto che ha sui business. Il lavoro cui abbiamo attribuito il Grand Prix lo abbiamo scelto perché è disruptive e facilmente replicabile e perchè apporta un vero e proprio contributo alle persone che non possiedono spazi dove soddisfare il più semplice dei bisogni umani: il piacere di condividere».

Product Design

In Product Design, dove non siamo entrati in zona-medaglie, il Grand Prix è andato a Grey Colombia con “Payphone bank” per Tigo-Une. Nel video, la gente del posto racconta di non potersi permettere un conto in banca e di dover tenere i propri risparmi nascosti con il rischio che diventino oggetto di furti talvolta anche molto violenti. Per questo, hanno inventato le “Payphone bank”: sono cabine telefoniche, simili a quelle vecchia maniera, che permettono di caricare direttamente i soldi dentro un telefono pubblico che poi viene ritirato e svuotato, consentendo alle persone di aprire un conto digitale che permette di fare pagamenti anche semplicemente attraverso sms e senza costi di gestione.

«I Product Design Lions celebrano la creatività che fonde forma e funzione. L’estetica e l’applicazione devono risultare inseparabili, raggiungendo al contempo bellezza e utilità - ha spiegato il presidente della giuria, Ruth Berktold, della tedesca Yes Architecture -. E’ stato estenuante scegliere a chi dare il Grand Prix, ma abbiamo premiato la passione. Il product design è forma, interfaccia e funzionalità, ma abbiamo cercato tutto questo arricchito da qualcosa in più che facesse la differenza».

Media

E’ R/GA New York ad aver vinto il Grand Prix nei Media (nella cui giuria c’era  anche Graziana Pasqualotto, m.d. di OMD Italia), con il lavoro “Innovating Saving” per Jet.com. Una pubblicità che fa il verso ai commercial per il Super Bowl sfruttando il fatto che “bowl” in inglese significa anche “scodella”, “la pubblicità delle super scodelle”. Delusione per l’Italia, che non ha vinto niente pur con otto shortlist: tre per “Responsibly the beer” firmato da McCann per Ubrew (centro media Rapport Italy/ UM Milan); due per “Guardian Fans” di Publicis Italy per Heineken, pianificata da MediaVest/Spark Milan; e uno a testa per “The Host”, firmato sempre da Publicis Italy per Leroy Merlin, con pianificazione a cura di Maxus, “Dont’ text and Drive” di Saatchi&Saatchi per Groupama (centro media Zenith Roma) e “Speak like the Patròn” di We Are Social per Netflix.  «Abbiamo cercato una campagna digitale integrata che riflettesse tutti i trend del momento che stanno scuotendo l’industry come gaming e machin learning - è stato il commento del presidente della giuria, Mike Cooper, di PHD -. Il vincitore è un retailer: Jet.com è un sito che aiuta i consumatori a risparmiare con sconti e offerte. E’ stata una scelta difficile ma unanime, perchè premia una strategia di comunicazione sostenibile, che meritava di essere evidenziata».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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