Il nuovo formato, più interattivo e ingaggiante, si chiama inRead AR e sarà disponibile dalle prossime settimane su Teads Studio. Permetterà agli utenti di provare virtualmente i prodotti, una opportunità che «dovrebbe accelerarne le vendite»
dai nostri inviati a CANNES, Anna Maria Ciardullo e Francesco Lattanzio
Il periodo dei Cannes Lions è, notoriamente, uno dei più propizi per lanciare novità nel mondo dell’advertising. Teads, dal suo yacht ormeggiato nel porto di fronte al Palais, ha annunciato un nuovo formato che apre una nuova porta ai creativi del digitale, capace di mettere l’augmented reality a servizio delle inventory. Ieri è stato mostrato in anteprima il nuovo inRead AR, disponibile su Teads Studio dalle prossime settimane, che abiliterà i brand a sfruttare le alte potenzialità di interazione e di coinvolgimento proprie della tecnologia AR. Il format di Teads permette all’utente di interagire con l’ad, per esempio provando virtualmente un nuovo paio di occhiali. Non c’è bisogno di scaricare app dedicate, l’interazione avverrà direttamente all’interno dell’inventory. L’integrazione è stata possibile grazie alla partnership con DeepAR, un team di ingegneri e ricercatori del MIT, e a designer 3D e animatori con esperienze nello sviluppo di Candy Crush e in Dreamwork. Grazie a questa unione delle forze, gli strategist creativi di Teads e i designer potranno sfruttare le SDK di AR e Face Tracking di DeepAR per produrre questo tipo di esperienze pubblicitarie.
Andare oltre
«L’AR è l’ultima feature che abbiamo lanciato insieme a Teads Studio, che, per noi, è un elemento con un peso strategico sempre maggiore. L’obiettivo è andare oltre, e permettere ai nostri clienti di sfruttare a pieno le caratteristiche dei dispositivi. L’AR è una delle tecnologie più calde, e noi abilitiamo il suo utilizzo aggiungendo un servizio di creazione e distribuzione. Il nuovo formato permette alle creatività di aumentare i livelli di engagement, la prima metrica che teniamo in considerazione, attraverso una personalizzazione molto alta e un rapporto diretto con l’utente. Il fatto che non sia necessaria una app supplementare per attivare le funzioni è un vantaggio per i nostri clienti, che possono risparmiare sui costi di sviluppo. Nella costruzione del nostro porfolio di formati teniamo molto in considerazione la personalizzazione dell’adv, e Dinamycs Creative Optimization ne è un altro esempio. Genera ads che si assemblano in autonomia a seconda del contesto e dell’utente che ne viene a contatto», ha commentato il managing director italiano Dario Caiazzo Managing Director, a DailyMedia.
Piacere
«Oggi più che mai, le ads devono far piacere all’utente finale. Questo format permette ai brand di essere scherzosi e creare un’esperienza divertente, dando ai consumatori l’opzione di provare virtualmente il prodotto prima di comprarlo. Un’opportunità che dovrebbe accelerare le vendite. Questo tipo di tecnologia sta aiutando i marchi a rendere interattivi i loro asset creativi. I direttori creativi dovrebbero tenere questo a mente quando creano le video ads, in modo da aiutare i propri contenuti a diventare ancora più coinvolgenti», ha affermato Emi Gal, ceo di Teads Studio & Group CMO.