Il ceo di Wpp ha intervistato il regista premio Oscar e il presidente dei New England Patriots a Cannes. Tra i temi discussi, le mire digitali della NFL, la costituzione di un team vincente, le possibilità e le sfide offerte dalle nuove tecnologie in campo cinematografico
Le dinamiche all’interno dei team, creativi, sportivi o artistici che siano, devono avere dei tratti precisi per essere vincenti. L’ego deve lasciare il posto al bene comune, vincere una partita, girare un buon film, creare una pubblicità efficace, senza prevaricare gli obiettivi. “Siamo un business ego-driven - spiega Robert Kraft, founder, chairman e ceo di Kraft Group e president dei New England Patriots riferendosi proprio al football americano - . Quando tutto va bene la domanda che affiora è: di chi è il merito? L’importante è creare un team con grande talento, capace di lasciare fuori dalla porta l’ego. Se ci sono divisioni interne è impossibile competere con gli avversari. La questione del merito mette in dubbio la possibilità di mantenere un equilibrio interno. Quando si parla degli artisti, questo è diverso, loro sono diversi”.
Anche Ron Howard, vincitore di diversi Academy Award, abbraccia questa teoria, e imboccato da Sir Martin Sorrell, founder e ceo di WPP, racconta che “Brian Grazer, il mio primo partner, aveva una personalità molto diversa dalla mia. Abbiamo iniziato a collaborare in teatro, e la nostra interazione era più quella tra due amici che tra due colleghi. Poi i nostri lavori hanno iniziato a intensificarsi e a diventare più seri. Abbiamo due personalità molto diverse, e questo si rifletteva anche nelle idee che mettevamo sul tavolo, ma se pensiamo che ogni progetto, serie tv o film, è come una startup, bisogna lasciare da parte le controversie per arrivare al successo. Anzi, la differenza tra le nostre personalità è stata un’arma, in ogni team è importante avere punti di vista diversi e una visione coesa degli obiettivi”.
La flessibilità e la diversificazione, oltre che all’interno dei team, sono centrali anche per rinnovare i business e mantenersi all’apice del successo. “Arrivare al successo può essere relativamente facile, ma per mantenerlo serve una programmazione profonda e attenta”, spiega Kraft, e a volte non è nemmeno sufficiente. “La pazienza è necessaria, specie quando tutto va male. Cambiare tanto per cambiare non ha senso”. Il lato tecnologico della creatività è stato uno dei temi sotto i riflettori dei Cannes Lions e dei seminari ospitati dall’edizione di quest’anno.
La NFL si sta adeguando al mondo delle OTT e dei social network, e questo è uno dei cambiamenti che Kraft commenta, imbeccato ancora una volta da Sorrell: “Twitter e Amazon hanno acquisito i diritti per lo streaming della NFL, e contestualmente le audience televisive hanno deluso”, introduce il ceo di WPP. “Siamo arrivati a dare a Twitter le partite del giovedì. Abbiamo anche accordi con OTT e con broadcaster via cavo. Ma il futuro sono proprio le OTT, grazie ai dollari che derivano dalle targeted ads. I millennials non possiedono più la televisione e non hanno abbonamenti via cavo, quindi questi servizi – social e ott – sono gli unici canali per riportarli dentro.
Permettono poi di offrire contenuti extra come telecamere speciali o l’accesso ai microfono dei vari giocatori. Ora siamo pronti ad analizzare i risultati che otterrà il paywall su Amazon”, commenta Kraft. Attraverso le piattaforme di streaming, “ è possible racocntare storie più specifiche alle audience di riferimento. Il modo di girare consentito dalle nuove tecnologie (come la VR ad esempio) è molto diverso da quello tradizionale. È creativo, libero e sperimentale. Questo grado di novità, lato produzione, aumenta la competitività. Le audience rimangono la chiave, suggeriscono quali sono le preferene. Discutere le loro preferenze è diventata una parte del nostro lavoro”, aggiunge Howard. “Non ci sarà un vincitore tra tv e OTT. I media seguono percorsi diversi e a questo livello di innovazione sono sempre dietro l’angolo novità in grado di cambiare la posizione di dominio. È sempre l’audience che decide”.
Il terreno del gaming sta diventando fertile per gli investimenti di media e advertiser. “Activision ha messo sul piatto 500 milioni di dollari per creare una piattaforma che riunisce gamers e spettatori. League Of Legend ha già audience enormi. La NFL ha un franchise riconosciuto e vasto, ma dobbiamo allargare ulteriormente la reach per iniziare a giocare sul terreno virtuale”, dice Kraft.