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Scattato il countdown in vista dell’edizione 2018 di Cannes Lions International Festival of Creativity

Autore: Redazione


Da oggi DailyMedia dedica una sezione a tutte le novità e le notizie sulla kermesse, in programma nella città francese dal 18 al 22 giugno, giunta alla 65esima edizione

di Anna Maria Ciardullo

Manca pochissimo all’edizione 2018 del Cannes Lions International Festival of Creativity, che si terrà nella città francese dal 18 al 22 giugno. Come di consueto, DailyMedia sarà presente all’evento per svelare ogni giorno gli insight e le novità più interessanti che animeranno la Croisette. Tuttavia, c’è già molto da sapere sull’iniziativa più attesa dall’intera industry. Per questo, si inaugura oggi uno spazio dedicato alla kermesse, dove tenere viva l’attenzione già durante il countdown.

Una formula rinnovata

La 65esima edizione dei Cannes Lions sarà più breve; e sarà costruita attorno a una nuova struttura, che unisce i programmi educational ai premi per fornire al pubblico una conoscenza più completa possibile di un settore in grande evoluzione e riportare il focus sulla creatività, che sarà di nuovo assoluta protagonista. Snellita anche la classificazione dei premi, dai quali sono state eliminate 120 sotto-categorie (ora sono 26 in totale, escluse le ONG che saranno, per la prima volta, presentate separatamente) per enfatizzare l’attenzione su ciascun Lion, in quella che vuole essere anche un’edizione più accessibile, con prezzi agevolati e pacchetti di risparmio che daranno ai numerosi partecipanti maggiore certezza sulle spese mentre si trovano nella splendida, ma dispendiosa, località balneare francese. “Il Festival di quest’anno presenta più brand che mai, e ci sono molti argomenti che saranno discussi - ha dichiarato Jose Papa, ceo di Cannes Lions -. Il 2018 è un anno in cui i ruoli, le responsabilità e addirittura l’identità dell’industria creativa stanno cambiando. Leggende come David Droga e Jeff Goodby saranno affiancate dai debuttanti Apple, Uber e Amazon in un programma ricco di format inediti che daranno vita a grandi sfide”.

Creatività e tech

Ma non è solo l’organizzatore Ascential a rafforzare il suo gioco creativo: gli sponsor, in particolare i marchi e le società di consulenza tech, dovranno cambiare il modo in cui gestiranno le proprie attività sulla Croisette per placare le preoccupazioni di chi temeva che la settimana della creatività si stesse trasformando in una conferenza tecnologica. Ascential incoraggerà attivamente un ulteriore impegno creativo proprio da parte delle tech company. Negli ultimi anni, operatori come Google, Facebook e Twitter si sono distinti maggiormente per l’acquisto di spazi sulla spiaggia e per aver ospitato feste esclusive e costose più che per la partecipazione ai premi o per il loro contributo alle conversazioni come relatori. Tuttavia, la loro partecipazione resta fondamentale. Il programma Lions Innovation è stato, infatti, esteso per tutta la settimana proprio per riflettere l’importanza della tecnologia come catalizzatore di creatività.

Italia presente

Il tocco creativo nostrano quest’anno sarà rappresentato anche dagli otto giurati italiani chiamati a dire la loro su alcune delle più importanti categorie in gara. Annunciati da ADCI, l’associazione guidata da Vicky Gitto, partner dei Cannes Lions per l’Italia, i giurati sono: Stefania Siani, Executive Creative Director DLVBBDO per la categoria Film; Elisabeth Leriche, Advertising & Crm Manager Renault Italy per la categoria PR; Francesco Bozza, Chief Creative Officer FCB Milan per la categoria Brand Experience; Flavio Fabbri, Digital Chief Creative Officer Armando Testa per la categoria Mobile; Chiara Tescari, Managing Partner OMD per la categoria Media; Cristiana Boccassini, Executive Creative Director Publicis per la categoria Industry Craft; Gina Ridenti, Group Executive Creative Director TBWA\Italy per la categoria Direct; e Raffaella Citterio, Head of Experience, Interbrand, Italy per la categoria Product Design Lions. Spicca la percentuale di donne, sempre crescente negli ultimi anni, volta a riequilibrare la diversità nelle giurie e l’impegno del Festival, confermato anche per quest’anno, nel voler abbattere le differenze di genere.

Un festival giovane

Il Festival 2018 segna anche l’introduzione di una nuova iniziativa volta a coltivare i giovani talenti globali in tutto il settore. Un pass per i delegati Young Lions sarà rilasciato gratuitamente a tutti gli uffici che hanno partecipato a più di 15 iscrizioni al Festival del 2017, per un totale di oltre 650 posti gratuiti per il Festival nel 2018. Italia presente e agguerrita anche nella categoria “Giovani Leoni”, con We Are Social (Film), Y&R (Digital), DUDE (Design), Noesis e PHD (PR specialist). Commentando il programma Young Lions, ancora Jose Papa ha dichiarato: “In qualità di rappresentante del futuro dell’industria, è assolutamente vitale che i giovani creativi possano sperimentare Cannes Lions e trarre ogni vantaggio da tutto l’apprendimento, l’ispirazione e l’esperienza che ne può derivare”.

La scommessa

I cambiamenti di quest’anno sono molti e alcuni hanno anche alimentato parecchi dibattiti tra i player del settore, come l’astensione di Publicis, che ha preso una pausa da Cannes per un anno, la reazione che avranno le aziende tecnologiche al focus creativo, le iniziative più accessibili che potrebbero indebolire il portafogli di Ascential. E ancora, come influirà la scelta di alcune holding, come WPP e Dentsu Aegis, di ridurre lo spending destinato al Festival? Il tetto massimo di sei premi per campagna sconvolgerà l’ammontare di denaro che i premi possono ottenere? Che ruolo avranno le società di consulenza ora che sono parte attiva del settore creativo? E che forma avrà l’industry del futuro? A queste e altre domande l’evento tenterà di rispondere nei prossimi giorni. Jose Papa pensa che ogni rischio finanziario valga la pena in cambio di un reale ritorno alla creatività. “Se questo è un anno di compromessi per noi, siamo pronti. Perché stiamo guardando al valore a lungo termine dei Cannes Lions”, conclude il ceo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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