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Havas entra nella fase 2 della strategia “Togheter” e riunisce le agenzie Havas events in un network internazionale

Autore: Redazione


Il piano, iniziato nel 2013, continua ora trasformando l’offerta del Gruppo secondo logiche di condivisione e networking. Le agenzie Havas Events Paris, Havas Events Milan, Havas Events Shanghai e Havas Events New York sono state riunite in un’unica struttura, ma presto ne saranno aperte altre in middle east e LATAM

È passato un anno dall’annuncio dell’acquisizione di Havas Worldwide da parte di Vivendi. La notizia era già pubblica nello scorso maggio, ma a Cannes, nell’Havas Café allestito sulla croisette, è stata raccontata per la prima volta l’operazione. A distanza di 12 mesi l’amministratore delegato del Gruppo, Yannick Bolloré, si è detto «molto contento di vedere già risultati positivi e un numero sempre maggiore di collaborazioni tra la sfera della comunicazione e quella dell’entertainment». Tra l’una e l’altra corre un filo di contenuti, un’arma incredibilmente forte per chi è capace di padroneggiarla. La maggior parte dei brand non hanno presa sull’audience, tanto che «i consumatori non si accorgerebbero se sparissero il 74% dei brand». La colpa, in parte, è «dei contenuti che propongono, incapaci di avere effetto sugli utenti” e del “media landscape sempre più frammentato». Gli utenti non riconoscono valore le 60% dei contenuti branded che incontrano, «nonostante il 61% di loro sia permeabile ai messaggi pubblicitari», spiega. Terreno fertile per agricoltori poco attrezzati, ma a procurarsi gli attrezzi non ci vuole molto. Bolloré ieri mattina ne ha messi sul piatto diversi, ognuno con il suo specifico effetto sul consumatore.
La strategia “Togheter”passa alla fase 2
Nel 2013 Havas ha deciso di rivedere le dinamiche interne di agenzia, abbattendo il muro che divideva “media” e “creatività” per garantire un servizio più agile, immediato e integrato ai suoi clienti. Sono stati creati 52 Havas Villages, all’interno dei quali i 20.000 dipendenti appartenenti all’area creativa, digitale, media, PR, organizzazione eventi, siedono fianco a fianco con un approccio collaborativo. I villaggi sono ormai ultimati e i team hanno raggiunto un livello di coesione sufficiente per passare alla seconda fase: la creazione di offerte verticali, che però mantengano la potenza data dall’integrazione delle risorse. Una strategia che ha portato a una serie di miglioramenti che vedremo qui di seguito.
Nasce la rete internazionale Havas Events
Il Gruppo ha riunito sotto una struttura comune le agenzie di Parigi (Havas Events Paris), Milano (Havas Events Milan), Shanghai (Havas Events Shanghai, di recente creazione) e New York (Havas Events New York), ma si prevede l’apertura di nuove sedi in middle east e in America Latina. Le diverse agenzie sono attive nell’ideazione e nella produzione di eventi per conto di clienti locali e internazionali come, tra gli altri, L’Oréal, LVMH, Orange, Coca Cola, Huawei, Roland Garros (FFT), Jeep e Moncler, da cui deriva un margine lordo annuo consolidato pari a 25 milioni di euro. L’obiettivo è offrire ai brand la possibilità di creare esperienze significative e memorabili, attraverso «una unit che sarà capace di imporsi come la migliore al mondo nel suo settore», si augura Bolloré. L’experience marketing si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nel panorama dei media, e la ristrutturazione dell’impianto di strutture che organizzano eventi sembra agire proprio in quel ruolo. «Sono pochissimi i gruppi che si occupano di comunicazione ad aver già creato una vera e propria rete di collaborazione nel settore degli eventi. La nostra scommessa che il marchio Havas Events, grazie all’ulteriore rinsaldata dotazione e coordinamento nel marketing e sviluppo, possa offrire appieno e al meglio la propria attività di accompagnamento dei nostri clienti nella conquista dei mercati internazionali».
La prima blockchain di un’agenzia
Havas Blockchain è «la prima blockchain lanciata da un’agenzia, oltre a essere la migliore del mondo», dice Bolloré. L’annuncio dell’offerta dedicata al mondo della comunicazione pensata per supportare I business tecnologici e imprenditoriali risale alla fine di marzo ed è stata sviluppata con Blockchain Partner, struttura consulenziale francese legata alla blockchain transformation, e si appoggia ad AMO. Inizialmente servirà a supportare le ICO e offrirà training, coaching e un supporto globale sulla comunicazione per le aziende che lavorano nel campo della blockchain. La trasparenza è sicuramente tra i temi più discussi degli ultimi due anni, e la blockchain ultimamente si è imposta come una soluzione concreta, incorruttibile e condivisa.
AMO, investimenti da 100 milioni di euro nei prossimi 5 anni
AMO è un network di consultant operative nella strategic advisory sui settori corporate e financial communication create da Havas nel 2001. Per soddisfare le crescenti necessità dei clienti, «mettiamo a disposizione 1200 professionisti, 12 agenzie partner e 4 agenzie associate, oltre a 50 uffici sparsi per il mondo. Inoltre, ci impegnamo ad investire 100 milioni di euro nei prossimi 5 anni», afferma Bolloré. Il servizio è attivo in 12 Paesi, tra cui l’Italia. Le consultancy sono entrate prepotentemente nel mercato pubblicitario, e basano la loro forza sulla capacità di offrire ai brand tutti gli strumenti necessari per una completa digital transformation. Havas, da tempo, offre un servizio a supporto delle aziende che intraprendono la via del digitale, e sta puntando a potenziarlo per competere con le società di consulenza. Mantenendo un vantaggio consistente sul versante della comunicazione.
Havas Helia: il Gruppo riunisce i suoi team CRM
Havas Helia raggruppa oltre 100 powerhouse in grado di sviluppare e implementare strategie di CRM. I team, che lavoravano separatamente, saranno raggruppati in un network, coerentemente con gli obiettivi del programma Togheter. Il CRM è il cuore del marketing contemporaneo, la cassaforte dei dati degli utenti e il motore che produce insight e target, ovvero i pilastri di creatività e spending.
Havas Edge Performance Network: l’unione fa le performance
Havas Edge Performance Network è una powerhouse internazionale per le campagne performance, e fornisce risorse globali a clienti in cerca di un approccio integrato su scala mondiale. Bolloré racconta la sua espansione in Nord America e in Europa, con otto uffici nuovi a Los Angeles, New York, San Diego, Boston, Londra, Leeds, Amsterdam e la nuova sede parigina di All Response Media. L’unione fa la forza anche sulle per- formance, specie in una logica di network glocal. Lavorando sui territori specifici insieme a partner come All Response Media e Revenue Frontier, l’accuratezza delle strategie aumenta insieme all’esperienza delle diverse strutture che ne compongono la rete.
Annex, una hub clturale in espansione
Grazie all’integrazione in Vivendi, il network globale di cultura e intrattenimento proporrà ai brand «un tipo di comunicazione diverso dall’adv, grazie al lavoro fianco a fianco con Vivendi e Universal Music Group». Un nuovo ufficio è stato da poco aperto ad Atlanta, ma il lavoro di espansione continuerà con l’espansione a Los Angeles e con un nuovo Annex/Vivendi Village a New York. Un elemento disruptive che rappresenta un’alternativa importante per emergere nell’attention economy e in un ambiente in cui i contenuti sono spesso poco efficaci.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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