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Adform: il punto di vista di un esperto ad tech al Festival Internazionale della Creatività

Autore: Redazione


L’intervista a Jakob Bak, Co-Founder e Cto di Adform, incontrato durante la kermesse per capire più da vicino come vivono questo evento le piattaforme tecnologiche, partner ormai fissi delle strategie creative

Al festival di Cannes Lions, oltre alle agenzie creative con i loro lavori, ai brand che mai come quest’anno sono numerosi, c’è un altro spazio molto importante tra le fila della kermesse, quello per le piattaforme tecnologiche, che mai come oggi, svolgono un ruolo cruciale nel supportare le strategie creative con i loro servizi che permettono di aumentare le performance, aggiungere elementi interattivi, sfruttare i dati per servire creatività sempre più rilevanti e tanto altro. Ne abbiamo discusso con Jakob Bak, Co-Founder e Cto di Adform, incontrato durante le soleggiate giornate che la cittadina francese ha regalato a questa edizione.

Cosa si aspetta in particolare da questa partecipazione al Festival?

Questa è la mia prima volta qui a Cannes e da molti anni ricevo dalle agenzie l’invito a essere presente, finalmente ho raggiunto questo scopo e ho avuto un riscontro molto positivo sia in termini di networking sia per quanto riguarda l’ambiente stimolante di questa kermesse che offre moltissimi spunti da portare a casa e su cui lavorare per migliorare ulteriormente i nostri servizi. Per il lancio delle nostre novità aspetteremo il prossimo Dmexco, che è una piazza più idonea per introdurre i nostri nuovi prodotti, ma Cannes resta un prezioso momento di incontro e confronto con le altre aziende.

Qual è il posizionamento dei servizi di Adform relativamente al supporto che la vostra tecnologia può offrire al comparto della creatività?

Abbiamo avuto il privilegio di partecipare al lavoro di molte agenzie che sono state premiate negli anni come fornitori di tecnologia e siamo orgogliosi di poter offrire l’abilità di creare qualcosa di speciale, usando l’interattività o, ad esempio, sfruttando il potere dei dati a servizio dell’intrattenimento. Attualmente, abbiamo team dedicati alla creazione di sistemi che consentano di creare campagne totalmente rilevanti rispetto al momento e al contesto in cui vengono servite, in modi che sarebbe impossibile creare senza il supporto della tecnologia e che offrono l’opportunità di centrare l’obiettivo per il quale la campagna è stata creata come mai prima d’ora. Con un plus, che a mio avviso ha davvero cambiato le regole del gioco, ossia la possibilità di ottenere questo risultato in real time, piuttosto che perdere il tempo prezioso che servirebbe per rendere possibile una tale varietà di esecuzioni.

Quali sono secondo i temi più caldi che saranno discussi tra le aziende durante l’evento?

Sicuramente il GDPR ha rubato la scena a molti avvenimenti spostando il focus delle conversazioni sul tema della privacy e della compliance. Tuttavia, questo festival è una buona occasione per dare nuovamente risalto ad altri aspetti del cambiamento nell’industry come, ad esempio, al ruolo dei nuovi attori come le consultancy. Penso che in molti meeting sulla Croisette si sia discusso proprio di questo. Inoltre, l’advertising si sta sempre di più trasformando in programming e moltissime operazioni sono e saranno sempre di più automatizzate e penso che una domanda da porsi e su cui discutere sia come mantenere e alimentare la relazione tra la creatività e l’integrazione dei sistemi, delle operazioni e capire l’importanza della scalabilità di una campagna pur senza nulla togliere alla qualità dell’elemento creativo.

Che tipo di relazione avete con le società di consulenza?

Abbiamo avuto moltissimi meeting con le società di consulenza ed essendo sostanzialmente una società di ingegneria abbiamo con esse davvero moltissimi punti in comune. Il modello full stack è perfettamente affine alle loro esigenze. Abbiamo, infatti, già all’attivo moltissime collaborazioni con la consultancy come, ad esempio, Deloitte e PwC, e riteniamo che per noi sia un territorio di crescita molto interessante. A mio avviso le agenzie controllate dalle società di consulenza sono maggiormente aperte alle opportunità offerte dalle infrastrutture tecnologiche.

I trend più attuali dell’adtech?

Sicuramente l’AI è la tecnologia più ampiamente in via di sviluppo, anche noi siamo, infatti, molto focalizzati sul suo utilizzo, in particolare per quanto riguarda applicazioni in ambiti quali la brand safety e le frodi, le quali rappresentano senza dubbio un altro trend che affolla le agende degli advertiser. Digital Out Of Home e Connected Tv sono altri due big trend e molti broadcaster stanno iniziando a dotarsi delle infrastrutture per compiere questo switch, che sta iniziando a prendere forma e che entro un anno penso raggiungerà già un discreto livello di diffusione. Un altro trend molto importante è che i C-level delle aziende sono sempre più preparati sulle questioni puramente tecniche e tecnologiche legate all’adtech, cosa che da un lato dimostra l’importanza di questo comparto e dall’altro le sue straordinarie opportunità di crescita.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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