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Il caso Arthur Sadoun insiste: “Le agenzie hanno perso la leadership creativa a Cannes. Ci allontaniamo dai premi per raccogliere fondi a vantaggio della nostra trasformazione”

Autore: Redazione


Il ceo di Publicis Groupe ha spiegato a duecento dei suoi principali leader i motivi della decisione di ritirarsi dal Festival

Due giorni dopo l’annuncio del ritiro di Publicis Groupe da tutti i premi e, in particolare, dal Festival Internazionale della Creatività di Cannes dell’anno prossimo, il ceo Arthur Sadoun ha incontrato a porte chiuse, nel lussuoso hotel Majestic, sulla Croisette, duecento dei suoi principali leader creativi e ha indicato quello che ha descritto come il simbolo delle odierne difficoltà che si trova ad affrontare il mondo delle agenzie: la ruota panoramica di Snapchat vicino all’ingresso del Palais. AdAge ha riportato una descrizione dell’incontro.

L’incontro a porte chiuse

“Quello che mi fa più arrabbiare - ha detto Sadoun, mostrando una foto della ruota alle sue truppe -, non è la ruota, ma il fatto che sia posizionata in uno spazio così prezioso, come prova del fatto che le nostre società, le holding pubblicitarie, hanno perso la loro leadership creativa a Cannes”. La risposta di Sadoun consiste, quindi, nel mettere in pausa gli investimenti per questo tipo di eventi costosi per 365 giorni. Il risparmio finanzierà lo sviluppo di Marcel, assistente professionale interno basato sulle più recenti tecnologie di AI. Lo strumento è volto a collegare meglio gli 80.000 dipendenti della holding di 200 discipline in 130 paesi, in modo da identificare le opportunità di progetto cui vogliono lavorare in diversi mercati e anticipare le esigenze dei clienti con le loro capacità predittive. Marcel “darà una prospettiva ai nostri giovani talenti ovunque siano, perché tutti noi ci concentriamo troppo sugli Stati Uniti”, ha dichiarato Sadoun. “Si tratta di ipotizzare come il mondo intero possa contribuire al lancio di grandi idee”. Annunciare l’ambizioso progetto dal palcoscenico di Cannes significa, per Sadoun, esercitare una pressione immediata su tutta la sua holding per farlo bene. Non solo, le agenzie Publicis sono così state improvvisamente esposte alla potenziale perdita di talenti creativi a vantaggio dei concorrenti che continueranno a iscrivere i loro lavori a Cannes il prossimo anno. “Sono molto preoccupato per questo”, ha detto Sadoun. E nel tentativo di tenere unito il suo esercito di creativi, ha detto di aver condiviso il suo numero di cellulare con tutti, dicendo loro di “chiamarlo direttamente”.

Trasparenza essenziale

Quanto al motivo per cui ha deciso di annunciare proprio a Cannes il ritiro dai premi, ha detto di averlo fatto per essere trasparente e discutere con un gran numero di suoi dipendenti. Le speculazioni sul perché Sadun abbia deciso di farlo proprio ora si sprecano. Tra le teorie più gettonate: la volontà di attirare l’attenzione di Wall Street, dimostrando che la holding è seriamente in grado di tagliare i costi. “Mi piacerebbe che il fatto di fermarmi per un anno dai festival possa aiutarmi con Wall Street” ha detto Sadoun, ridendo. “Ma purtroppo non lo farà”. Altri hanno ipotizzato che Publicis volesse rinegoziare la sua locazione dello spazio che utilizza al Majestic, ma la replica è stata che la holding si assicura la sua sistemazione alberghiera su base annuale. Altri ancora hanno insinuato che Publicis abbia voluto interrompere il suo coinvolgimento a Cannes nel tentativo di attirare maggiore attenzione sul proprio evento Viva Tech, che si tiene a Parigi e mira a esplorare “idee di trasformazione su scala globale”.

Motivi di bilancio

Sadoun, invece, ha spiegato la mossa in termini esclusivamente di bilancio, suggerendo che il trasferimento di fondi da Cannes a Marcel per un anno non danneggerà altre operazioni più critiche. “Non ho intenzione di prendere i soldi dalla mia gente, non ho intenzione di togliere fondi a quello che faccio per i miei clienti”, ha detto. “Allontanandoci da Cannes, stiamo solo dicendo che per un anno ci concentreremo su ciò che conta, la nostra trasformazione. Un premio è una cosa piacevole... ma non è ciò che conta. Quello che conta sono le azioni”, ha detto Sadoun.

Il ceo è infine tornato alla ruota panoramica di Snapchat: “Il suo posizionamento la dice lunga sul nostro settore. Quando uno passeggia per la Croisette, quello che vede davanti al Palais è Snapchat, non un’agenzia. Vogliamo essere in prima linea o in terza?”. Ha chiesto provocatoriamente Sadoun. “Io voglio che Publicis sia in prima linea e, per farlo mi devo trasformare e per trasformarmi, devo prendere decisioni, anche audaci!”.

La replica

Cannes Lions lancia un comitato per aiutare il futuro del Festival dopo le critiche di Wpp e Publicis

Cannes Lions ha annunciato la creazione di un comitato per “contribuire a modellare il futuro del Festival”. Quest’anno, infatti, l’evento ha dovuto fare i conti con le critiche del numero uno di Wpp, Martin Sorrell, mentre Publicis Groupe ha dichiarato che non parteciperà ai premi nel 2018. Di conseguenza, le azioni del proprietario di Cannes Lions, Ascential, hanno perso oltre il 3% mercoledì scorso. Il nuovo advisory committee includerà la rappresentanza dei principali inserzionisti, partner, network di agenzie e il sindaco di Cannes.

Al tavolo siederanno, tra gli altri, Marc Marc Pritchard, brand chief di P&G, e Keith Weed, direttore marketing e comunicazione di Unilever, che ha dichiarato: “È il momento giusto per rivedere il modo in cui i Lions di Cannes potranno fornire la migliore piattaforma possibile per la creatività del nostro settore e P&G è pronta ad aiutare”. Altri brand come Burger King, AT&T e Heineken saranno coinvolti nelle discussioni. Lions Cannes ha detto che il gruppo sarà una piattaforma per condividere le proprie opinioni e raccomandazioni su tutti gli aspetti dell’esperienza del Festival. “Oltre ai clienti che hanno offerto di contribuire a modellare il futuro del Festival, come sempre, consulteremo tutti i leader creativi mondiali, i capi delle holding e altri importanti partner”, ha dichiarato Philip Thomas, amministratore delegato di Ascential Events. “Ci sono state molte discussioni questa settimana circa la struttura del Festival e vogliamo che tutti i partecipanti possano avere la giusta esperienza di Lions Cannes. Quello che ci unisce davvero tutti è la fiducia nella creatività, come forza potente nel mondo, e questo risiede anche nel cuore di tutto quello che facciamo”.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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