Il progetto, realizzato con lo studio di ricerca e design Nefula (Near Future Design), diventerà una multichannel per il mercato dei media; Remo Lucchi: «Studiamo le aree comportamentali per illuminare i segnali delle tendenze in arrivo»
Eumetra Monterosa, la nuova società di ricerche guidata dall’amministratore delegato Matteo Lucchi (vedere DailyMedia dello scorso 2 novembre, ndr), si presenta sul mercato con un primo progetto dedicato ai futuri scenari dell’informazione. L’obiettivo è farne una multichannel quali-quantitativa mirata per clienti del mondo editoriale. «Ci muoviamo nell’ambito di tutte le aree comportamentali - spiega Remo Lucchi – dalla finanza alla cura di sé, all’abbigliamento… Ci rivolgiamo al mondo dei media e della comunicazione con lo scopo di illuminare i segnali di tendenze che stanno per esplodere. Il nostro sguardo è attendo alle realtà peculiari, perché sebbene ci siano delle parentele ogni mercato ha le sue caratteristiche. Sono contrario alle strategie uguali per tutti adottate da certe multinazionali. Il consumatore è al centro, non l’azienda. Il problema è che queste grandi realtà non hanno la visione del medio-lungo periodo, anche perché i loro manager cambiano in continuazione e le strategie a lungo termine non gli appartengono». Il progetto Infosfera presentato ieri è stato per il momento realizzato su alcuni target privilegiati: giovani colti nativi digitali, professional (giovani adulti professionisti 30-40enni), donne colte quarantenni e manager in età centrale. Target più ampi saranno presi in considerazione dalla multichannel, alla luce del fatto – per esempio – che la ricerca ha già evidenziato un forte orientamento al territorio e al consumo di informazione locale. «Vogliamo realizzare una ricerca ampia in grado di fornire al sistema dei media risposte agli interrogativi sulle nuove tendenze del mercato dell’informazione - spiega il presidente di Eumetra Fabrizio Fornezza -, oltre a creare nuove definizioni dei comportamenti dei consumatori, da cui partire per sviluppare strategie», per esempio in relazione ai modelli di remunerazione. Questo compito è stato affidato a Nefula (Near Future Design), studio internazionale di ricerca e design che unisce big data, etnografia digitale, emotional e natural language analysis per disegnare gli scenari del prossimo futuro. Nefula ha collaborato al progetto Infosfera studiando per tre mesi 1.574.841 conversazioni intercorse sul web e sui social network, in gruppi e forum specializzati e analizzando gli annunci di lavoro apparsi su oltre 200 testate internazionali. «Il futuro dell’informazione si configura all’insegna dell’iperspecializzazione - commenta Remo Lucchi - e delle piattaforme integrate, ma contemporaneamente si crea un problema di verifica, semplificazione e di facilitare la comprensione», nonché di creazione di un sistema informativo anche orizzontale a cui devono rispondere le redazioni, luogo che deve raccogliere il più ampio numero di competenze diverse, e in ultima analisi, gli editori alle prese con il consumatore di informazione 3.0.
di Silvia Antonini