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Eletto "Prodotto dell’Anno 2016”

Autore: Redazione


Sono 45 i prodotti scelti da oltre 12.000 responsabili degli acquisti italiani. Cresce la sensibilità nei confronti delle referenze più nuove. I consumatori sono sempre più esigenti e demanding nei loro acquisti: si affidano maggiormente ai brand che sanno offrire un valore aggiunto reale

oknoplast_prodotto-annoSono 45 i prodotti eletti Prodotto dell’Anno da oltre 12.000 consumatori italiani che hanno votato tramite la più importante ricerca sull’innovazione in Italia svolta da IRI, istituto indipendente leader mondiale nel campo. Il Logo Eletto Prodotto dell’Anno permette di riconoscere velocemente l’innovazione e di scegliere un prodotto fidandosi della preferenza di più di 12.000 consumatori. Le novità che vedremo fregiarsi del Logo Eletto Prodotto dell’Anno 2016 seguono i trend di mercato e segnalano un dato sorprendente: la propensione all’acquisto di nuovi prodotti è balzata nell’arco di dieci anni dal 66 all’86%. Questo dato conferma la forte sensibilità dei consumatori nei confronti dei prodotti innovativi. Sensibilità trasversale tra uomini e donne, ma che impatta maggiormente sulle fasce di età: risultano, infatti, più sensibili i giovani tra i 15 e i 35 anni. Il consumatore avverte nuovi valori, più autentici, e sente il bisogno di un consumo sempre più morale ed etico, voglia di condivisione e partecipazione critica. Il comparto Food vince su tutti A dimostrazione di come le attese nei confronti dell’innovazione mostrino innanzitutto un cambiamento salutistico in atto, un prodotto su due delle innovazioni premiate appartiene al comparto Food. Per la prima volta sono presenti categorie come “piatti pronti vegetariani”, “zuppe fresche pronte”, mentre si riconferma quella dei “senza lattosio”. In aumento anche le categorie di integratori e prodotti venduti in farmacia (12,5%), canale dove il Logo di Prodotto dell’Anno viene utilizzato in modo molto strategico e impattante. Seguire uno stile di vita sano, insieme alla maggiore attenzione posta agli ingredienti, sta diventando sempre più importante nelle scelte dei consumatori (+5%). In crescita anche la maggiore attenzione verso l’ambiente (come per la categoria capsule caffè compostabili) che si traduce con un consumo più responsabile e un’attenzione soprattutto al pack (+2%). Anche il made in Italy, gioca un ruolo rilevante nelle aspettative dei consumatori verso i nuovi prodotti, con un trend in crescita (+4% rispetto allo scorso anno); trend che si è consolidato anche grazie a Expo. Pur rimanendo il primo driver di scelta, perde quota il rapporto qualità/prezzo (-5%). E’ la qualità intrinseca il plus riconosciuto dai consumatori (non solo la filiera controllata ma anche il fare bene). Continua, così, a crescere il trend di chi è disposto a riconoscere un premium price quando si aspetta una piena soddisfazione dal prodotto (+3%). Non si risparmia sulla qualità, ma sulla quantità. Dunque, acquisti mirati a soddisfare i propri bisogni. Consumatori a caccia di qualità multisoggetto scaffaleA caccia della qualità e non più solo della promozione. I consumatori sono sempre più esigenti e demanding nei loro acquisti: si affidano maggiormente ai brand che sanno offrire un valore aggiunto reale sia di performance che emozionale e chiedono un’innovazione vera e significativa. Nella società della sharing economy si conferma molto rilevante il passaparola, che è proprio uno dei valori alla base del Premio Eletto Prodotto dell’Anno. Infatti, all’82% dei consumatori piace provare nuovi prodotti consigliati da amici o parenti (dato in incremento del +5% rispetto al 2014). Prodotto dell’Anno rafforza il brand generando fiducia per ottenere preferenza e fedeltà, come dimostrano le performance del Logo in continua ascesa. L’awareness ha raggiunto l’87% mentre la fiducia sul Logo l’83%, rispettivamente +5% e +7% rispetto ai dati della precedente rilevazione. I media partner La serata di Premiazione, patrocinata dalla Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, ECR Italia, Upa, Iab, Iaa e Unicom, ha coinvolto più di 500 personalità del mondo dell’industria, della distribuzione, nonché della stampa e della comunicazione. Numerosi sono i Partner Media che daranno visibilità a tutti i prodotti eletti sulle loro testate e sui loro mezzi. In particolare DailyMedia, Mediaforum, TVN Mediagroup, Mark Up, GDO Week, Class Editori sulle proprie testate, IGP Decaux attraverso campagne in affissione sui mezzi pubblici di Milano e Roma; Distribuzione Moderna e al femminile.com con la copertura web attraverso banner, campagne online; DoveConviene attraverso una campagna dedicata sulle proprie piattaforme desktop e mobile e AdSolutions e Carrefour per la comunicazione nei punti vendita. Simonetta Flores: «E’ in atto un consumo sempre più morale ed etico» Abbiamo visto molte novità appartenenti al comparto Food. Come spiega questo fenomeno? «Vi è innanzitutto un cambiamento salutistico in atto. Per la prima volta si sono formate categorie come “piatti pronti vegetariani”, “zuppe fresche pronte, confermata quella dei “senza lattosio”. Seguire uno stile di vita sano, insieme alla maggiore attenzione posta agli ingredienti, sta diventando sempre più importante nelle scelte dei consumatori (+5%). In crescita anche la maggiore attenzione verso l’ambiente (ad esempio, categoria “capsule caffè compostabili”) che si traduce con un consumo più responsabile (+2%). Sempre più persone preferiscono fare spese giornaliere per acquistare alimenti freschi e cibi pronti per evitare gli sprechi. Pur rimanendo il primo driver di scelta, perde quota il rapporto qualità prezzo (-5%). E’ la qualità intrinseca il plus riconosciuto dai consumatori. Non si risparmia sulla qualità, ma sulla quantità. Acquisti mirati a soddisfare i propri bisogni. A caccia della qualità e non più solo della promozione. Anche il made in Italy gioca un ruolo rilevante nelle aspettative dei consumatori verso i nuovi prodotti, con un trend in crescita (+4% rispetto allo scorso anno). Il consumatore avverte nuovi valori, più autentici, e sente il bisogno di un consumo sempre più morale ed etico, voglia di condivisione e partecipazione critica». Ci sono altri comparti che stanno emergendo? «Sono in aumento anche le categorie di prodotti venduti in farmacia, il 12,5% del totale (abbiamo, ad esempio, categorie molto specifiche come integratori di fermenti lattici, sali minerali, multivitaminici, per il sonno e per la memoria) canale dove il Logo viene utilizzato in un modo molto strategico e impattante». Qual è il punto di forza del Premio? «Senza dubbio il voto di più di 12.000 consumatori aiuta/supporta il brand a costruire fiducia per ottenere preferenza e fedeltà come dimostrano le performance del Logo in continua ascesa. L’awareness ha raggiunto l’87% e la fiducia sul Logo l’83%, rispettivamente +5% e +7% rispetto al 2014. I consumatori si fidano della scelta fatta da altri consumatori e il perché lo spiegano con parole chiave come: affidabilità, consumatori, innovazione, valutazioni, opinioni…». Che cosa si aspettano, in particolare, i consumatori da un prodotto innovativo? «I consumatori sono sempre più esigenti e demanding e si affidano maggiormente ai brand che sanno offrire un valore aggiunto reale sia di performance che emozionale e un’innovazione vera e significativa. Nella società della sharing economy si conferma molto rilevante il passaparola, che è proprio uno dei valori alla base del Premio Eletto Prodotto dell’Anno. Infatti, all’82% dei consumatori piace provare nuovi prodotti consigliati da amici o parenti, un dato in incremento del +5%. Prodotto dell’Anno rafforza il brand generando fiducia per ottenere la preferenza e la fedeltà, come dimostrano le performance del Logo in continua ascesa. L’awareness ha raggiunto l’87% e la fiducia nel Logo l’83%, rispettivamente +5% e +7% rispetto alla precedente rilevazione. Cambiamenti si registrano anche nei canali di vendita. Continua a crescere a due cifre l’e-commerce, compreso l’e-food, e spicca la crescita dei piccoli negozi express in cui fare la spesa senza perdere troppo tempo e dove si può trovare vicinanza e maggiore assistenza all’acquisto».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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