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Di.Co: dal 12 luglio in edicola il mensile Sono in Salute

Autore: S Antonini


La nuova casa editrice di Anna Disabato lancia un secondo prodotto dopo il settimanale Sono che ha debuttato a fine 2017; il target è quello della famiglia, tiratura iniziale di 100mila copie

Uscirà in edicola il prossimo 12 luglio il nuovo mensile della Di.Co, casa editrice che a fine dicembre 2017 ha debuttato con il settimanale Sono e che vanta la direzione editoriale di Guido Veneziani. Sono in Salute è la prima di una serie di brand extension che dovrebbero costituire il sistema a marchio Sono, creato da Anna Disabato, amministratore delegato e titolare quasi al 100% dell’azienda. «Ci inseriamo nel segmento dei famigliari con un giornale diverso, che evita accuratamente di scivolare nel gossip o, peggio, nello scandalistico - spiega Disabato -. Il nostro pubblico è la famiglia, a cui ci rivolgiamo con prodotti di qualità che competono con la fascia alta del mercato di riferimento, Gente e DiPiù Tv, per intenderci». La Di.Co punta a chiudere il primo anno di attività con ricavi per 3 milioni di euro, quasi esclusivamente realizzati in edicola, su cui punta il modello di business. La raccolta pubblicitaria viene gestita internamente.

Laura Avalle
Il nuovo mensile

Sono in Salute debutterà il 12 luglio con il numero datato agosto e una tiratura di lancio di 100 mila copie e un prezzo di copertina di 1 euro. Il direttore Laura Avalle ha un’esperienza professionale maturata in quindici anni di lavoro nel settore salute. Anche in questo caso, la Di.Co ha voluto portare in edicola un giornale diverso dalle altre testate del settore: «Mentre altrove si parla soprattutto di benessere, noi parliamo concretamente di salute nelle diverse declinazioni della famiglia» spiega Disabato. Aggiunge Laura Avalle: «Noi mettiamo al centro la famiglia che è fonte di ogni benessere, senza distinzione di età, genere, e includendo anche gli animali domestici che per alcune persone rappresentano la famiglia». Il mensile parla di salute della donna, dell’uomo, bambini e ragazzi, terza età, psiche, animali domestici, alimentazione, con una novità anche nell’approccio: «Questo è il primo giornale che affronta il tema dal punto di vista del genere: donne e uomini hanno esigenze diverse, nella dieta come nella medicina - spiega ancora Avalle -. E nel parlare di alimentazione trattiamo sia la cucina tradizionale sia quella vegetariana, sia vegana». Tutto l’impianto scientifico è inoltre avvalorato da un team di 23 medici specialisti che collaborano con la redazione di 8 persone. Importante novità è la collaborazione con una onlus in via di costituzione che si occuperà di famiglie in difficoltà con persone gravemente malate a carico. Il 5% del ricavato in edicola e le donazioni dei lettori verranno devoluti alla questa onlus, la quale a sua volta li destinerà a famiglie che hanno bisogno di supporto economico, di volta in volta individuati dalla redazione su segnalazione dei lettori stessi. Sono in Salute potrebbe avere, in futuro, anche una release digitale. A supporto del lancio, è prevista un’attività di comunicazione su radio e affissione curata internamente. La distribuzione è, come per Sono, affidata alla MEPE, «che abbiamo incaricato a maggio e sta facendo un ottimo lavoro», dichiara Disabato.

La casa editrice

Di.Co è nata all’inizio dell’anno scorso per iniziativa di Disabato, che di Veneziani è stata collaboratrice stretta curando la direzione di Vero Tv dal 2012 al 2015. Precedentemente, Disabato ha lavorato per 17 anni nel gruppo Profit di Raimondo Lagostena, e ha operato sia per Sportitalia sia nel settore radio della PRS. Dall’ex gruppo di Veneziani, il quale, peraltro, non possiede partecipazioni nella nuova realtà editoriale, arrivano Alessandro Banchero, già alla guida di Confessioni, a cui è stata affidata la direzione di Sono; e la direttrice di Sono in Salute Laura Avalle, che da fine 2011 a marzo 2018 ha diretto Vero Salute. Entro la fine dell’anno potrebbe vedere la luce un’altra brand extension verticale del sistema Sono.

Alessandro Banchero
Sono, un famigliare garbato

Il settimanale Sono, diretto da Alessandro Banchero, punta a offrire qualità al prezzo concorrenziale di 1 euro. «E’ un giornale garbato, curato nel linguaggio e ricco di argomenti, apprezzato dalle nostre lettrici che ci scrivono per manifestarci la loro approvazione» spiega Banchero. Il giornale rifugge dal facile traino del gossip e dello scandalismo, e punta sull’attualità, i fatti e i personaggi «così come “sono”, nella loro essenza e non nell’apparenza. Da qui nasce il nome del giornale». Una redazione di 15 persone cura la realizzazione della testata. La qualità è ricercata anche nella grafica e nella fattura della sezione dedicata alla moda, con servizi posati e realizzati internamente. Tra le novità, la trattazione del tema calcio nella sezione dedicata “Sono nel pallone”, e della dimensione spirituale nella rubrica “Parole sante”, a cura di monsignor Luciano Frigerio. Anche la salute è trattata con la collaborazione di specialisti e della Croce Rossa Italiana per la rubrica del pronto soccorso in pillole. «L’obiettivo è non essere uguali a nessuno» commenta Banchero, e in questo senso si inquadra la parte finale del giornale dedicata al racconto dei best seller corredato da illustrazioni originali. A meno di sei mesi dall’esordio, il giornale vanta una media diffusionale di 45mila copie, dichiarate dall’editore in attesa della certificazione ADS; l’obiettivo a regime, però, è raggiungere le 70mila copie.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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