Per il secondo anno consecutivo Discovery Italia è media partner dei Diversity Media Awards. Un legame che si rinnova e rafforza: quest’anno infatti la media company trasmetterà la serata di premiazione su Real Time canale 31 del digitale terrestre. Una conferma dell’impegno di Discovery a favore di uno dei valori che fa parte del Dna del gruppo e rappresenta un pilastro della programmazione, in particolare di Real Time: la diversità. Discovery è da sempre una media company attenta al contesto sociale in cui opera e consapevole del ruolo di responsabilità proprio di un broadcaster. L’impegno dell’azienda, infatti, si esprime da un lato offrendo un aiuto concreto a realtà che operano in situazioni di disagio e in contesti problematici, dall’altro promuovendo - attraverso i canali del proprio portfolio - tematiche a favore di una società aperta a tutti e priva di ogni tipo di discriminazione. Nel corso del 2016, per esempio, è stato trasmesso su Real Time Di fatto, famiglie, uno speciale dedicato alle coppie di fatto omogenitoriali, raccontandone la quotidianità in una società che fatica ancora a riconoscerle come famiglia. Tra gli altri programmi dedicati alla diversità prodotti nel recente passato: “Italiani Made in China” e “Italiani Made in India”, “I colori dell’amore” e “Vite Divergenti” – candidato l’anno scorso ai Diversity Media Awards nella categoria Miglior programma tv. Gli ultimi mesi hanno visto anche la nascita di alcuni progretti speciali dedicati a temi particolarmente delicati come il bullismo: “#Adessoparloio”, pillole che hanno portato in tv le storie di 10 ragazzi vittime di questo fenomeno e “Bullo è chi il bullo fa” una campagna nata in collaborazione con il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per sensibilizzare i più giovani nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo. L’impegno di Discovery, inoltre, continua oltre lo schermo televisivo. Ne è un esempio l’iniziativa Muri DiVersi, un progetto in collaborazione con gli artisti del collettivo di ARTKADEMY che ha trasformato 5 muri di Milano in opere d’arte pubblica che hanno illustrato la diversità secondo tre declinazioni: di genere, culturale e legata alla disabilità. Numerosa, inoltre, la partecipazione diretta dei dipendenti ad iniziative sociali, come il Pride di Milano e la Pink Parade: un modo per offrire attivamente il proprio sostegno e contributo.
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