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Gruner+Jahr, ecco tre strade per fermare l’Ad Blocking

Autore: Redazione


L’editore tedesco ha pubblicato un lungo blogpost nel quale ha attaccato duramente questa pratica. Tra le strade intraprese ci sono l’informazione, la limitazione d’accesso e l’aggiramento dei filtri per bloccare la pubblicità

Gli ad blocker stanno distruggendo la catena di valore e il modello di business di gran parte delle attività editoriali online. È questa, in sintesi, la visione di Gruner+Jahr, spiegata in un lungo blogpost pubblicato nei giorni scorsi. Il gruppo tedesco attacca duramente questa pratica, sempre più minacciosa e dibattuta, arrivando a definire illegali le società che forniscono filtri per bloccare la pubblicità. La tesi di fondo è che il giornalismo di qualità va pagato, o tramite pubblicità o con un sostegno degli utenti sotto forma di abbonamento. L’ad blocking nuoce (anche) agli utenti Se è emerso più volte il tema dell’invasività pubblicitaria, che porterebbe gli utenti a installare gli ad blocker, Gruner+Jahr afferma in modo deciso che  questi non hanno diritto di interferire con il business online dei vari gruppi editoriali. Questo perché non migliorano la pubblicità ma piuttosto erodono i ricavi dei publisher. E, soprattutto, minacciano il giornalismo di qualità, a tutto svantaggio dei suoi fruitori. Occorre, dunque, una comunicazione strategica che spieghi ai lettori in quale modo gli ad blocker possono nuocere alla capacità di produrre contenuti di valore. Anche perché il giornalismo online richiede un team dedicato che non riporti banalmente i contenuti cartacei. Spesso, infatti, i lettori non conoscono il complesso meccanismo che regola una redazione né tantomeno hanno una chiara idea a proposito del fenomeno ad blocking. La necessità di dare una spiegazione  ai lettori Per indagare e arginare tale tendenza, Gruner+Jahr ha realizzato un sondaggio su 10 mila lettori chiedendo cosa conoscevano di AdBlock Plus, il più popolare tra i software per bloccare l’advertising. Solo il 18% sa che AdBlock Plus crea delle whitelist e fa soldi a partire da queste. Su queste basi Gruner+Jahr sottolinea la necessità di aiutare i propri utenti a comprendere la necessità dell’advertising nel salvaguardare la qualità del giornalismo online. Un tema, di cui si è parlato anche al Publisher Day organizzato da 4w MarketPlace, dove è emersa la necessità di arrivare a un patto editore/lettore. Le tre strade intraprese da Gruner+Jahr L’editore tedesco ha indicato le tre vie per aprire un dialogo costruttivo con gli utenti, al fine di sostenere una produzione giornalistica di valore. La comunicazione agli utenti è il primo passo: attraverso messaggi pop-up viene spiegato agli utenti il funzionamento del modello di business, richiedendo di disattivare qualsiasi filtro pubblicitario. La seconda modalità di azione è limitare l’accesso, testata in alcuni siti come Geo.de, dove viene veicolato un messaggio in cui si domanda di spegnere l’ad block o di pagare una piccola quota giornaliera o settimanale. L’ultima strada percorsa è l’aggiramento tecnico degli ad blocker attraverso alcuni software. In questo modo la pubblicià viene erogata, ma come spiega il blogpost, questo tipo di risposta è efficace su formati come il preroll, non sempre sul fronte della display. Una strategia che ha pagato, facendo registrare un decremento nell’uso dell’ad block fino al 43%. Il tema vero, però, rimane una continua informazione e Gruner+Jahr si è detta soddisfatta della risposta della sua utenza in questo senso.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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