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Reuters Institute Digital News Report 2017: cresce l’uso del web e di WhatsApp nel panorama informativo italiano

Autore: Redazione


La televisione rimane sempre il mezzo chiave, mentre la stampa continua a perdere. I principali risultati del rapporto pubblicato ieri

L’ambiente mediatico italiano è caratterizzato da un forte settore televisivo, un debole e declinante settore cartaceo, e un crescente utilizzo di internet e dei social media per consultare le news. A rivelarlo è la declinazione locale del Digital News Report 2017 del Reuters Institute, indagine condotta su un campione di 70 mila consumatori di news online in 36 Paesi del mondo. A oggi, i telegiornali televisivi rimangono la prima fonte d’informazione per i nostri connazionali, nonostante social e smartphone siano sempre più centrali nel processo di scoperta delle notizie. Il mercato televisivo rimane comunque altamente concentrato - si legge nel rapporto - con tre operatori che generano il 90% delle entrate (Sky 33%, Mediaset 28% e Rai 28%). La readership dei giornali, tradizionalmente bassa nel nostro Paese, è ancora abbastanza contenuta e rivolta a un pubblico elitario e politicamente definito. Questo scenario ha costretto la stampa tricolore ad appoggiarsi a fonti di finanziamento esterne e sponsorship da parte di business privati, che li ha resi dipendenti da influenze di carattere per l’appunto economico e politico. La circolazione dei quotidiani è crollata dalle sei milioni di copie del 2000 fino a poco più di 2,5 milioni l’anno scorso. Gruppo Espresso e RCS assorbono, insieme, il 40% dei ricavi generati dal settore. Anche il report ricorda la fusione approvata l’anno scorso tra Gruppo Espresso e ITEDI che ha dato vita a GEDI, cambiando in modo importante l’assetto mediatico italiano. E che ha portato alla scalata in RCS da parte di Urbano Cairo, già proprietario del brand televisivo La7. Il panorama online è dominato dai grandi player della stampa (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano) e dai principali broadcaster (TgCom24 e SkyTg24), oltre all’agenzia di stampa ANSA, la cui presenza online è positiva secondo quanto indicato da Reuters Institute. Anche la Rai ha compiuto degli importanti progressi, ma online la sua reach è ancora ridotta se confrontata a quella televisiva e radiofonica. Intanto i primi risultati registrati dalla piattaforma di entertainment RaiPlay sono incoraggianti. Rimane il punto di domanda legato al tema della news, il cui progetto di riforma ha subito un rallentamento con le dimissione del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto. Ad accompagnare questo scenario si collocano i grandi portali, da Yahoo News a Libero fino a MSN, molto utilizzati insieme a media nativi-digitali, quali HuffPost Italia e Fanpage, vere e proprie star dell’ambiente internet tricolore. Altri brand citati dall’analisi sono Il Post, Dagospia, CityNews, Linkiesta, Lettera43 e Blogo. Da sottolineare due dati: nonostante l’introduzione del paywall da parte del Corsera, le persone che pagano per fruire le notizie online sono ancora poche (12%). Un altro dato interessante è relativo all’utilizzo di WhatsApp come fonte d’informazione: lo fa tra il 20 e il 24% del campione. In generale il rapporto evidenzia che molte persone non si fidano dei mezzi di informazione tradizionali, ma sono ancora più sospettose nei confronti dei social media: solo una persona su quattro (24%) pensa che i social facciano un buon lavoro nel separare i fatti dalle bufale. La fiducia nei media tradizionali è invece più alta (40%). In Italia la penetrazione di internet è al 63%, segnala Reuters Institute.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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