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Publicis Media, 3,9 milioni di spettatori e il 23,3% di share per il “Grande Fratello 2018”

Autore: Redazione


Le audience sono tra le più basse nella storia del programma, che quest’anno è stato oggetto di forti critiche

Il Research & Business Intelligence di Publicis Media Italy ha realizzato un’analisi tv e social relativa all’ultima edizione del “Grande Fratello”. Dopo tre anni e due stagioni di assenza il format è tornato su Canale 5 con la sua quindicesima edizione in una stagione televisiva che ha già visto andare in onda sulla stessa rete Mediaset due reality, “L’Isola dei Famosi” e “Il Grande Fratello Vip”. Al timone Barbara D’Urso, una delle prime presentatrici del reality e che è sicuramente stata tra i punti di forza nell’edizione 2018 rappresentando un volto di riferimento per il pubblico televisivo grazie alla conduzione di “Pomeriggio Cinque” e “Domenica Live”.

I dati

Il reality ha raggiunto nel complesso quasi 28 milioni di contatti, il 2% in più rispetto all’ultima edizione del 2015 nonostante quattro appuntamenti in meno. In media il programma, come da dati di Publicis Media, ha ottenuto 3,9 milioni di spettatori per il 23,3% di share, audience tra le più basse nella storia del “Grande Fratello”. Ha senza dubbio influito su questa performance la durata delle puntate, che si sono contraddistinte per l’estrema lunghezza terminando sempre oltre l’una di notte dopo circa quattro ore di diretta. Ciò ha determinato una contrazione dell’audience assoluta del programma che ha tuttavia riportato un ottimo risultato in termini di share. La terza puntata, caratterizzata dall’espulsione di un concorrente in seguito a un episodio di bullismo, è stata la più seguita nonostante la concorrenza del “Commissario Montalbano”, in replica su Rai Uno.

L’audience

Come nell’edizione precedente il profilo del pubblico si conferma in prevalenza femminile. Publicis Media registra un significativo aumento di telespettatori over 65 che crescono di 7 punti percentuali vs 2015 e arrivano a rappresentare quasi il 28% dell’intera platea del reality. Essi, insieme ai telespettatori 45-54 e 55-64, mostrano gli indici di affinità più alti verso il programma. Diminuisce in modo significativo, invece, l’affinità sul target più giovane, quello dei 15-19 anni, mentre si osserva solamente un lieve calo di interesse sulle fasce 25-34 anni e 35-44 anni.

Dinamiche negative

L’analisi di Publicis Media si è poi concentrata sul confronto degli ascolti ottenuti dalle puntate finali di tutte e quindici le edizioni del programma. Dall’analisi emerge un progressivo disaffezionamento del pubblico verso il format e le sue dinamiche. Nello specifico, la finale 2018 è stata seguita da 3.8 milioni di spettatori e il 23.6% di share, un’audience sotto la media rispetto all’intera edizione e in generale la meno vista di sempre. La critica verso il programma quest’anno si è dimostrata essere tra le più aggressive a causa dei comportamenti tenuti nella casa dai concorrenti, portando all’abbandono degli sponsor e alla progressiva perdita d’interesse anche da parte del pubblico televisivo. Allo stesso modo, in seguito alle forti polemiche, l’attività dei fan e dei follower sulle pagine ufficiali Facebook e Twitter è drasticamente calata. In generale, il sentiment delle interazioni social generate intorno al programma risulta essere molto negativo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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