Il segmento cresce del 25% secondo uno studio di IAB e Winterberry Group, ripreso da eMarketer, ma il grado di complessità è più elevato rispetto ad altre aree del martech
In un contesto di crescita della spesa in marketing technology, sono sempre di più gli inserzionisti che veicolano i propri budget in prodotti di data management. A dicembre dell’anno scorso uno studio a cura di IAB e Winterberry Group, ripreso da eMarketer, ha stimato che nel 2018 gli investimenti in questa tipologia di soluzioni sono aumentati del 25% a 5 miliardi di dollari. Il dato si riferisce al solo mercato statunitense e tra i principali prodotti figurano sistemi di CRM, DMP e CDP. Tali strumenti sono una risposta alla necessità di di fare leva su informazioni e dati di valore, in un panorama però assai frammentato e caratterizzato da un elevato livello tecnologico.
Un segmento complesso
A ottobre dell’anno scorso, Ascend2 ha intervistato 145 professionisti del marketing operativi su scala globale, scoprendo che per oltre la metà del campione le attività di data management sono complesse da implementare. Il grado di difficoltà, sostiene lo studio, è maggiore rispetto ad altri segmenti del martech, tra cui email marketing, paid search e analytics. Una situazione che ha portato gli inserzionisti a rivolgersi a operatori specializzati. Secondo un’altra indagine curata sempre da Ascend2 in collaborazione con Adestra e relativo all’ultimo trimestre del 2017, il 43% dei rispondenti ha detto di aver esternalizzato le operazioni di marketing data-driven. Solo il 5% se ne occupa internamente, mentre la maggioranza una combinazione tra in house e partnership commerciali.