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Dati ADS: le “nuove” multiple digitali a ottobre

Autore: Redazione


La società, di cui è presidente Carlo Mandelli, ha reso note le diffusioni di due mesi fa per quotidiani e settimanali e di aprile per i mensili. Il regolamento più restrittivo entrerà in vigore per le rilevazioni riferite, rispettivamente, ai mesi di settembre e agosto. Il Sole 24 Ore, intanto, sottolinea la bontà delle strategie avviate nel segmento business to business

Il CdA di ADS, riunitosi lo scorso 8 luglio, dopo aver acquisito e analizzato il parere tecnico di Reply - la società incaricata di verificare le modalità tecniche di accertamento delle copie digitali multiple -, ha deciso all’unanimità modalità e tempi per migliorarne ulteriormente la metodologia di certificazione e tornare a disporre in modo integrale dei dati diffusionali di quotidiani e periodici. “In sintesi - recita il comunicato emesso ieri - il CdA ha deciso di attenersi al principio della  centralità dell’utente finale, richiedendo, per le copie digitali multiple, la sua identificazione attraverso una procedura di login che prevede anche il ricorso a tecniche di sicurezza informatica atte a escludere sistemi automatici di attivazione”. Modificare il regolamento Il CdA ha dato inoltre mandato alla Commissione Lavori di opportunamente “modificare il regolamento e renderlo disponibile agli editori secondo i criteri approvati, in modo da poter ripristinare la normale divulgazione dei dati entro l’autunno. In attesa di ciò, per le prossime rilevazioni, i dati diffusionali di quotidiani e periodici saranno rilasciati ancora senza la colonna delle copie digitali multiple”. Le novità dell’autunno L’ufficializzazione di questo elemento significa che i dati di settembre per quotidiani e settimanali e quelli di agosto per i mensili dovrebbero essere i primi a tornare a essere resi noti nel loro “nuovo” insieme - ovvero con il contributo anche delle multiple digitali verificate secondo la nuova normativa -. “In  tutti i Paesi l’evoluzione digitale, con una sempre più diversificata modalità di fruizione di quotidiani e periodici, rende problematica la certificazione del numero di copie diffuse - ha commentato il presidente di ADS, Carlo Mandelli -. Se, da un lato, il digitale rappresenta un elemento di positività in virtù dell’ampliamento del bacino dei lettori, dall’altro è necessario raffinare con maggiore frequenza i sistemi di accertamento. Naturalmente, ha prevalso la necessità di continuare a disporre di un sistema credibile di dichiarazione ancorato alla realtà e, soprattutto, utile alla competizione tra editori e al dialogo con il mercato pubblicitario”. Le nuove stime Sempre ieri, intanto, sono stati resi pubblici i nuovi dati mensili stimati dagli editori e riferiti a maggio per quotidiani e settimanali, e ad aprile per i mensili. Per i primi, quindi, non cambia nulla, almeno per quanto riguarda le principali posizioni, con la conferma, in ordine decrescente, di Corriere della Sera, la Repubblica e Il Sole 24 Ore. Il primo cala da 350.000 copie, di cui 79.000 digitali in aprile, alle 344.000, di cui 77.000 repliche sul web, di due mesi fa. Invece, la Repubblica passa da 280.000 copie (di cui 50.000 digitali) a 275.000, di cui 49.000 digitali. Il quotidiano confindustriale, che è stato quello più penalizzato dalla sospensione dal conteggio delle multiple digitali, scende anch’esso: da 270.000 (di cui 121.000 digitali), a 265.000, comprese 115.000 digitali. Un comunicato emesso ieri dal Sole 24 Ore sottolinea che, comunque, anche così, si conferma pure nel mese di maggio il primo quotidiano digitale in Italia. E aggiunge che le verifiche che si sono rese necessarie sono state “generate per far chiarezza sulla segnalazione sollevata da Condé Nast rispetto a suoi concorrenti del segmento periodici e non riguardano in alcun modo il Gruppo Sole 24 Ore che, peraltro, per primo, ha richiesto da tempo in sede ADS di regolamentare la materia, proprio per evitare distorsioni e utilizzi impropri”. Naturalmente, poi, bisognerà vedere i riscontri che effettivamente “genererà” il nuovo regolamento. In ogni caso, intanto, sempre Il Sole 24 Ore rileva come “la quota media di queste copie multiple pari al 26,5% del totale diffusione “carta+digital”, si confronta con il 48% del Financial Times e indica, quindi, che ci sono ancora forti margini di crescita in termini di mercato”. Creazione di una filiera E aggiunge: “Uno dei principali elementi caratterizzanti della scelta editoriale multimediale che ha adottato in questi ultimi anni è stata proprio la creazione di una filiera di quotidiani digitali specializzati che ha rafforzato il legame con la nostra platea di riferimento, banche, aziende e professionisti, accentuando il profilo di strumento di lavoro indispensabile del Sole 24 Ore e stimolando, con particolare successo, la trasformazione del pacchetto storico di abbonamenti cartacei in digitali, nelle versioni singole e multiple. Queste ultime rappresentano l’offerta del Sole 24 Ore al mondo business (B2B) e ne testimoniano il gradimento del mercato”. A seguire, La Gazzetta dello Sport del lunedì supera quella degli altri giorni e La Stampa; e così avviene anche per Avvenire nei confronti del Messaggero, nonostante la differenza sia di poche centinaia di copie. Italia Oggi, l’altro quotidiano che ha subito le maggiori penalizzazioni dalla sospensione delle multiple digitali (in proporzione analoga a quella del Sole 24 Ore), risale da 37.000 (di cui 1.300 web) a 41.500 copie, di cui 1.100 digitali. Tra i settimanali restano confermate le prime tre posizioni, rispettivamente, di Sorrisi e Canzoni Tv, Settimanale Dipiù e Telesette; mentre tra i mensili, dietro al Messaggero di Sant’Antonio, al Volante supera Focus.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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