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Dalla fusione di AOL e Yahoo nascerà Oath, realtà da 2 miliardi di consumatori e oltre 20 brand editoriali

Autore: Redazione


La nuova entità che verrà costituita nel corso dell’estate sotto l’ala di Verizon sarà guidata da Tim Armstrong. E' in uscita l’amministratore delegato di Yahoo Marissa Mayer

#TakeTheOath. Estate 2017. Tutto è nato ieri da un’indiscrezione di Business Insider, subito confermata da un tweet del ceo di AOL, Tim Armstrong: “Miliardi di consumatori, più di 20 marchi. Saremo una squadra imbattibile”. Da allora la notizia è rimbalzata per tutti gli angoli della rete: dalla fusione di AOL e Yahoo nascerà una nuova realtà chiamata Oath (giuramento, in italiano). Le premesse sono incoraggianti, secondo un breve comunicato emesso da AOL prima del tweet di Armstrong: “Potete scommettere che nell’estate del 2017 lanceremo una delle realtà digital più rivoluzionarie”.

L’accordo

Nel luglio 2016 Verizon, la società americana di tlc che controlla AOL, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione delle attività internet core di Yahoo per 4,8 miliardi di dollari, somma poi scesa a 4,5 miliardi di dollari dopo il cyberattacco costato la ‘perdita’ di 500 milioni di account a Yahoo. Secondo le ultime notizie, quindi, l’operazione si concluderà a giugno con la fusione di AOL e Yahoo, e la nascita di Oath. Il resto delle attività di Yahoo prenderà il nome di Altaba e si occuperà di investimenti e della gestione delle quote di Alibaba. Non è dato sapere se Verizon deciderà di mantenere il brand Yahoo in qualche forma o se anche servizi popolari e ben riconosciuti dal pubblico come Yahoo Mail e Yahoo News verranno ribattezzati in Oath Mail e Oath News. Secondo le informazioni disponibili, è ormai certo, invece, che il ceo di Yahoo Marissa Mayer non farà parte della nuova realtà, che sarà guidata da Armstrong.  Secondo i dati degli investimenti digital riportati da eMarketer i numeri combinati di AOL e Yahoo non dovrebbero preoccupare per ora colossi del settore come Facebook o Google, cui rispettivamente fanno capo il 17 e il 32% del mercato. Oath, infatti, potrà contare su una percentuale ben inferiore e cioè di poco superiore al 2%.

Obiettivo, 2 miliardi di persone

Raggiungere 2 miliardi di persone è l’obiettivo dichiarato a settembre dal palco del Dmexco di Colonia dallo stesso Armstrong che ha spiegato che due sono le strade percorribili: “la prima si sviluppa sul network, generando su tutti i nostri brand esperienze coinvolgenti per gli utenti, grazie anche alla sofisticazione sempre più alta del mobile. La seconda è off network, sfruttando social come Facebook e Snapchat per generare traffico. Infatti il 40% del nostro pubblico proviene da piattaforme esterne. Puntiamo a raggiungere 2 miliardi di persone entro il 2020, la nostra expertise e i mezzi a nostra disposizione ce lo permettono”.

“Per andare incontro ai consumatori - ha detto ancora Armstrong - adotteremo una strategia molto semplice: costruiremo una struttura che colleghi tutti i nostri brand dando a ognuno un senso specifico. Vogliamo indirizzare i nostri marchi consumer ad audience completamente diverse, mantenendo sempre però un’idea di sistema. Faremo più attenzione ai marchi dei nostri investitori inserendo brand metrics, brand formats, e l’idea che tutto ciò che succede nell’azienda ricade sui brand. È un modo per semplificare l’organizzazione, un passo necessario se vogliamo competere con Google e Facebook. È un’industria complessa, gli advertiser hanno tanta scelta e non è certo un bene rendergli le cose difficili”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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